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Le 36 poesie pubblicate il giorno 25/07/2018
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Una foglia nel vento
disteso io mi sento,
so che sono morto,
un porto non mi aspetta
traduco in parole
la musica che nasce in cielo,
soffi forti mi cullano,
ho perduto la paura
nessun colore mi rapisce,
la luce lotta col buio,
mi lascio
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Sentinella
nella casamatta dell’Oblio
d’ogni movimento
che
oltre le sue anguste mura
si palesa
redige
dettagliati rapporti.
Ch’io dorma
o nel mondo mi confronti
pervicacemente
s’adopera
per preservare
la sua
indifendibile
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Il giorno se ne va
quando la sera scioglie il sole
e forse stanotte
avrò timore dei sogni
Vivo nel buio
per raggiungere le stelle
e il mio sguardo
va oltre il velo del silenzio
Ma ti penserò
mentre l’alba si avvicina
e nella luce
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E poi ti penso
in un buio
fatto d’assenza
In un richiamo muto
di passione e preghiere
senza un dio o una parola
che possa chiamarsi
d’amore
Ti penso ancora
senza pudore
senza colpe
da scontare
E rivederti
in un tempo
fatto di
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Al crepuscolo, il poeta canta,
non è più, né giorno né sera.
Si scorgono ancora gli amori,
dal vivo linguaggio
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La pioggia zampillava allegra
sulla superficie dell’acqua,
mentre il fiume sembrava
ignaro della propria persistente agonia.
I lampi baluginavano nel cielo
illuminando, ora sì ora no, la notte taciturna.
Solo le nubi brontolavano
in una lingua
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| Piegato nella postura
lo sguardo vacante,
minuto nella statura,
muto dolore in pianto.
Bisbigli nella stanza
persone lì a ricordo,
alcuna l’importanza
nel suo vuoto sordo.
Immobile sul letto
seduto su un lato,
il mento sul petto,
le mani
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| A voi amici
fedeli e sinceri
lascio un weekend
di sogno pagato,
su un bastimento
a vostra scelta,
e il giorno vi sarà
comunicato.
Liberi di andar
soli o in compagnia,
il secondo pagato
a metà prezzo,
solo se son compagne
o conviventi,
è
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| pacioso sguardo al vento di scapigliata chioma
la indole mai doma di nascosto tormento
percorsi visionari di solitudine angoscia
che l’esistenza accorcia nel bosco degli affari
all’apparenza rude ché la radice segna
di un destino cinico senza
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D’un sasso che rimbalza sopra l’acqua
restano mille cerchi e un gorgo al centro -
è il vuoto, - che l’ingoia fino in fondo - e
nel buio dolcemente lo confonde.
Di foglie che senza peso al primo autunno
da groppi di vento rapite
quasi sognando se ne
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Trascino la mia mente fra speculazioni
orgiastiche condivise dalla passione
rimasta fra le pieghe umide della tua
nudità
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Sugnu fattu di terra
e profumu di mari
sugnu lacrimi
chi non sannu nesciri.
Sugnu fattu di fangu
e suduri mpastato
cu sangu e duluri
chi mi scula ru nasu.
Sugnu nu cani
chi sbanda pi strati
sbavandu e baiandu
nte persiani chiusi.
Sugnu
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L’ombra del buio
aspetta solo le mie ossa-
Cos’è questo respiro inquieto
che in me chiama a vita
ora che non ho più
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Oh Luna!
Volteggiando vai...
e sicura,
al ritmo sincero
di palpiti crepuscolari!
Leggero e soave
è il tuo canto,
del cosmo inebri
il manto...
e la natura
qui dabbasso
la sento,
sussurrare in coro,
modulando frequenze
per unirsi a Te!
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Accende forme impalpabili
l’alba che silenziosa
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È notte Madre,
dentro e fuori al cuore.
Sono trascorsi anni
da quando ferma sulla porta,
hai atteso che coi suoi
passi incerti,
finalmente ti raggiungesse.
Per quanto è vero
che sei madre mia
e madre di mia madre,
permettimi di donarle
un
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| Rifioriranno le gioie perdute
e torneranno, le ore attese
porta nel vento nuovi colori
parlano di fiori le umide mani
e tu, che leghi i tuoi capelli come le spighe
sei vento d’estate, che non ha memoria
vento che passi sotto i vestiti
ti fermi al
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Ti parlo dal centro del mio inferno,
qui, dove il cielo non ha più colore,
dove ogni pianto s’incendia di vergogna,
ed anche la notte ha perso le sue stelle.
Vorrei che tu sentissi le mie pene,
che sanguinano come ciliegie in terra,
hanno il sapore
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Sento le voci di gente che parte
un fischio di un treno in lontananza.
Sono emigranti, sono voci di chi
non ha niente in cerca di fortuna
in cerca di lavoro di una casa,
trovare un po’ di calore.
Una carezza che parta dal cuore,
senti una voce
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Come ti sogno, oh Luna bella e bianca,
oh Luna, tiepidamente un po’ ascosta
tra le nùvole... oh Luna... oh Luna scialba,
dall’Ànima mia stanca!...
Oh Luna!
Come la tua leggèr... leggera breva
or carezzevolmente qui mi coglie
il sudore mio estivo, e
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Come balene arenate.
Sbuffiamo odio e rabbia
sulla spiaggia della vita,
abbiamo consumato marijuana pubblicitaria,
ci siamo venduti l’anima per una tavoletta di cioccolata.
Ora sbuffiamo arenati sul nulla
come delfini e balene in agonia alla ricerca
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M’accarezza
la tua fredda mano
come il ghiaccio il pianto
scivola il silenzio
d’intorno
e anime recitano
s’alzano
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Urlano le parole, urlano offese
chiuse al buio in un dismesso cassetto
dove ahimè da tempo più non batte il sole.
E tu, tu che inneggi al mio fare
tu che in quell’angolo oscuro
aspetti il mio proferire parola
e in falsa attesa stai di un
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Ascolta sua figlia la madre
ascolta impietrita
il suo mondo è il suo mondo
Ascolta sua figlia la madre
il mondo dove vive è finito
le sue cose
la sua casa
la sua libertà.
Non puoi più vivere da sola
non puoi
o prendi qualcuno
o vieni da
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Sfumavano pensieri
avvolti nella carta
tra spenti desideri
rollati coi miraggi
confronto non reggeva
con variopinta
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Senza cintura calano i pantaloni
quell’indumento che a volte può lasciare di stucco
quando in penombra risaltano i boccoli
non rimane che fare un salto in merceria
acquistare pagare e provvedere
da ambo le parti occorre un certo coraggio
quando
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Lento è il tuo incedere
triste il recriminare
sul tuo tempo.
La solitudine è la vera nemica,
non solo.
L’idea che non potrai
più guidare la tua panda,
ti strugge.
Non vuoi perdere le tue abitudini:
i tuoi compagni del mattino
le letture
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Tempio sacro
vi dimora
ogni qualvolta
prego.
Tendo mani
a chi ne abbisogna
divenendo
Cristo
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Passa il tempo
e qui sdraiato a pensare,
resto chiuso nel mio io.
Cambio fuori, persisto dentro
Feste, giochi, donne ma
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Kai |
25/07/2018 08:02| 852 |
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Tanto avranno da raccontare
se si guardano con occhi
di chi le sa guardare ...
le mani.
Forza, soavità, eleganza,
trasparenza, passione,
intelligenza, arte, gioia,
malinconia ...
di un trascorso in salita
o serena armonia.
Di certo sanno
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36 poesie pubblicate nel giorno 25/07/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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