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Le 45 poesie pubblicate il giorno 27/02/2018
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Eri un albero eternamente fiorito
che regalava i suoi fiori a piene mani
e tracimava dal suo cuore pulito
Amore e dolce incanto per la vita.
Eri ancora tutta da venire,
età di chi s’affaccia alla vita
occhi desiderosi di scoprire
e primavera
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In un paesaggio da fiaba
sotto un sole di ghiaccio
brillano
in un candido bianco perlato
scaglie di cristalli lucenti.
È la brina
che fa gioielli
e con gocce di rugiada
fa diamanti
e sbianca steli
alberi e siepi
ed ogni cosa
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| Giocano le luci
sul mio viso
nascondono lacrime
che solo l’anima versa.
Nessuno le vedrà
nessuno mai saprà
tutto quel dolore
nascosto
impossibile
e inimmaginabile
a chi dal di fuori
osserva
e cerca di percepirne
anche solo l’essenza.
Giocano
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| Lassù nel cel se spanpàna
nebie grise col capel ciaro,
e subito le spolvara
i fredi e sechi montesèi.
Vardando ben ne la corte
gira e regira farfaline bianche
che le va a coersere tuti
i sassi che te fa scapussar.
E subito ‘l bacan col còrgo
’l
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| Giunge presto la sera
nelle giornate invernali
e fuori i rumori si attenuano
col passar delle ore.
Leggeri e svolazzanti
fiocchi di neve
volano
annunciando un’ovattata notte
coprendo di bianco
l’intero paesaggio.
Nel letto m’accuccio
in quiete
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Spengo la luce
e non ho che cera da consumare
la mia calda pena
tiene compagnia alla polvere
Apro la finestra
così le ombre potranno entrare
ad avvelenare il buio
sul muro vicino alle mensole
Non c’è spazio per il cuore
e nemmeno uno
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Paesaggistica vibrazione d’anima a primavera.
Tepore primaverile è di virgulto in fiore
come l’odore che si diffonde,
impermea i nostri sogni
e reca con sé le brezze che carezzano,
calore umano insostituibile
per ogni fiato che sfiora i
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Sorge la luna
e si accendono le stelle,
arriva la notte,
con un unico sogno.
Un viaggio, verso
ogni infinito
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Ora,
i posti dove abbiamo lasciato orme di noi
sono coperti di neve,
dove cacciavamo le ombre, vi è il ghiaccio,
cristalli, il nostro antico profumo.
Su quelle scale fioriva il cielo,
ora,
vi scivolano i bambini,
ridono e urlano,
rincorrono il
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Mi sono rannicchiato
nelle tue braccia dolenti e
ho accarezzato i tuoi piedi
stanchi nei campi.
Indecifrabili
nel peso della notte,
i tuoi soliloqui,
la paura dei mostri nei parati,
l’angoscia e l’impotenza
al cospetto di una sana follia.
Mi
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Scrissi
Poesie.
Molte furon
d’ amore.
Come Poeta fa, che guarda
la vita, io
scrissi la vita.
Della mia, e di cio’ che cuore
vedeva...
Vidi
ridere, giocare,
scherzare...
Non son scrittrice,
ma umile viandante...
Lasciate
a mete
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Scende la neve
su Napoli
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| Cinque sei centimetri in capitale
e già se ne parla con allarmismo
ma la neve d’inverno è normale
ed il freddo non è un
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| ti bacio la schiena sinuosa
come il vento fra i capelli
che buon profumo mentre ti spalmo
di olio e di crema come le onde
del frastagliato oceano assomigliante
ai tuoi occhi su di me
ma io vorrei sapere per davvero tu cosa senti
io
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| Infine il mio pensiero si aggroviglia
e sfuoca la visione del domani,
la vita é stata un lampo, e nelle mani
rimane solo un fondo di bottiglia.
Distorce forme e simula distanza
fra i sogni e i verosimili progetti,
si sfilacciano vincoli ed
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| Del pensare il futuro dalle ruote
di un treno che sfreccia
il dolore sul timpano.
Corre al nord la voce degli
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| Dalla borsa colma di colori
è sempre il nero
che viene fuori.
Tra i tanti,
sgomita, salta,
è il primo che si fa sempre avanti.
Solitario e arrogante,
indossa la sua maschera
viola e rossa,
mentre esce dalla borsa.
Saluta con mano guantata,
e
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Il giorno si allontana in punta di piedi.
Non ritorna ormai il tempo perso
e nel silenzio di nuvole e pietre
un senso di malinconico abbandono.
Amore troppo breve come bolla di sapone
mentre garze di solitudine avvolgono
un cuore sbiadito quanto
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Notte spezzata
bosco dei nostri
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Non si sfugge al sempre
così come non ci si nasconde
dietro un paravento
per dimostrare che le paure
sono una costante della vita
con cui bisogna misurarsi
oltre il nostro limite.
Consapevoli che lo scontro
sarà cruento.
Quando non si vuole
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Silenzioso è il passo
che attraversa i canaloni
d’arbusti e pietre
in alto nel mio sguardo
le creste innevate dei
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Stuzzica la distanza
aumenta il mistero ardente...
inafferrato pensiero.
Galoppa la fantasia
la mente ode la tua
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| Scrivimi
da dove il tempo si è fermato
lì sul greto la corrente
fra un sasso e la ninfea
impasta il sogno con l’aurora.
Danza piano lentamente
ogni passo
sulla fune del destino
questo frammento di cielo
che il tempo ha piegato.
E ci
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Bianco e nero...
monocromie
d’appiattiti pensieri
insinuose
schematiche diapositive
opacizzano l’estro.
Inacidisce il tempo
in vetrina
tra impolverati bijoux.
Ma...
al davanzale
uno scricciolo
cattura lo sguardo
in un incantevole
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Anche quest’anno, dirlo ancora vale
perché serva d’esempio nel futuro,
c’è stata un tragedia nazionale
e il sopportarla è stato tanto duro.
Televisione e radio, coi giornali
ci han tempestati tutto il santo giorno
raccontando bufere
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| In questo perdermi ogni giorno
nella foresta fitta dei pensieri
cerco una via d’uscita
ma più cammino e più mi perdo
e non ritrovo il sentiero
che mi riporti al nido.
Incontro visi sconosciuti
sento parole incomprensibili
vedo le ombre della
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| forse me ne andrò per non tornare più,
la mia ultima vista sarà questo quadrato
di cielo, in una stanza falsamente
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| Non potrò mai dimenticare
le gioie tra le righe
e quelle strambe proposizioni
in un mistero violento.
Non c’era un
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| M’han detto c’è la neve
in quel di Roma
ma l’evento
seppur inconsueto
non smuove
l’esauste membra mie
confinate a
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| Ci sono tante onde sporche
che ti conducono in soffi di morte
e le ombre si accumulano
sprofondando in lacrime urlanti.
Poi ci sono sorrisi che diventano
calici sanguinanti e siedi
attendendo l’ultima tempesta dell’inverno.
E, mentre la pioggia
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45 poesie pubblicate nel giorno 27/02/2018. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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