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Le 36 poesie pubblicate il giorno 25/10/2017
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E mi accorsi di vivere
quando nulla sembrava vita
con occhi nuovi
che guardavano lontano
oltre ciò che appariva
o che immaginavo fosse vero.
E restai nudo
dinnanzi allo specchio
che rifletteva
immagini distorte
e profondità
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La luce filtrava
tra le fronde degli alberi,
onde verdi
nel mare blu del cielo.
Colonne di luce
nella calma del tramonto,
giochi di realtà
nel vento freddo d’ottobre.
Lungo la strada,
costellata di buche,
inciampavo rincorrendo
il
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Maschera mia il tempo è ‘l tuo ausilio,
portato ha ‘l materiale a disciogliersi,
sì da fondersi con forza all’appilio
che rende arduo il suo distinguersi.
Se ‘l tentar mio tende al mutamento,
media volontà, o bisogno che sia,
ecco la mente
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Come luci d’arcane stelle
brilleranno di proprio splendore
i ricordi attaccati al soffitto del cuore
a illuminare i
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Nun te mettere paura
si nu munno fatto ‘e gesso
te vo’ sempe allero- allero
sempe pronto e sempe ‘o stesso.
Nun fermarte a tremmulià
si nu viento cosce- corte
corre pe’ te ‘nfenucchià
e te ‘nchiude tutte ‘e porte.
Nun ce vole ‘o cacasotto
si
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Seguiti e fughe d’insegne accese
suggeriscono conforto e fortune perse
mentre corre l’asfalto oltre la soglia urbana.
Scavalco ruggendo in accelerazione costante
acque sognate, sfioro pinete, graffio crocicchi.
L’aria è ancora ermetica,
artifizio
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| Il tuo sguardo saraceno
dipinge arabesche trame
nella mia mente,
mentre il tuo sorriso
vibra sulla mia anima
come il ventre
di un odalisca che danza.
Batte una mano
al ritmo incalzante
del tempo che scorre
su un tamburo arabo.
Si
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| Son tutti là
in attesa d’imbarcare
scalzi, affamati
e con il freddo al cuore,
guardano il cielo,
le nuvole e il mare
e poi la madre terra
con dolore.
E ad uno ad uno
son pronti a salire,
su barche, carrette
e gran barconi,
ognuno è solo
a
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E’ un luogo dove sostare e scivolare tra le onde
un luogo dove volare, dove vivere e smarrirsi e dove
l’apparenza inganna i predatori di parole e di pagine serrate
sotto le giacche e i cappotti o addossate al petto nei giorni dell’estate...
Per
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La mia poesia preferita
era breve
e si leggeva in un fiato
leggero come le nubi
Non aveva le rime
ma sussurrava la tristezza
dei mattini
ancora accesi fra le stelle
Le mie parole più belle
avevano il silenzio
fra le righe
e un contorno di
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Sei tu, vento.
Sogno evanescente
figura calda
velata di serici odori.
Splendente corpo d’ebano
bello di
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| Il cielo grigio
corre velocemente
verso l’inverno
Fisso il
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| Se potessi raggiungerti lassù nel cielo
metterei le ali e volerei lontano,
dove il sole illumina il tuo viso,
dove i tuoi
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Ventre cobalto
dalla ferita immota
quella luna d’amianto
un simile abisso
a tratti ridiscende
singhiozzo
che parte
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Mi assomiglia il lento scarrocciare
delle foglie d’Autunno a terra
portate dal vento ad una meta
del chissà dove a rinsecchire
Mi assomiglia il loro lento e muto grido
come se cercassero una tenerezza
perduta che ho qui con te per mano
nello
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S’interroga l’anima
umana fonte d’irrisolti dubbi
dacché nasce
orfana assetata di risposte
né sa se l’oltrevita sia una credibile certezza
o solo un opinabile placebo.
Le fa paura il nulla
questo senso di vuoto e di silenzio
l’assenza di una
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L’assolata stagion di fanciullezza
s’è ormai sciolta in rivoli asciutti
che attendon le copiose pioggie
per rigenerarsi tra i verdi arbusti
e già avanza verso più vetusta età
il tempo dei frutti maturi e dolci
e delle foglie che si rincorrono
per
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Come potrei spiegare il tremito di mani
le lance infuocate sui glomeruli renali
Come potrei parlarti tra i denti che stridono l’asfalto
il costato irrigidito che fa a pugni con i centri nervosi del cervello.
La vendetta delle gambe tremolanti: curva
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kronos esce dal mare
prenatale
il domani è un imbuto
dove fluiscono gli oggi
coi sordi tamburi del sangue
dove in fondo
agli specchi
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Saranno forse le scarpe
a raccontare le ore,
quella luce gialla di mezz’autunno
un passante solitario che parla tra sé e sé,
il fumetto ambito
che l’edicolante ha esaurito.
Sarà forse tra le pieghe del vestito
che rallenteranno i tram
e la
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Bellissime bugie le nostre ciglia di luce.
Socchiuse ante di una finestra sconosciuta.
Crediamo di volare in un vuoto
che scambiamo per cielo.
Arrampicati sulle costole della vita.
Scivolati dentro fragili illusioni.
Dolcissime parole
scritte
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Tu, che aprendo la porta di casa tua
in alto salir potresti
se non usassi tutti quei pretesti
e, se degli altri che ti stanno intorno non rideresti.
Con sonanti parole
ti giunga al cuore
questo mio stupore
e, ti tenga legato
a quello che la
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Guardami,
osserva il viso
osserva gli occhi
occhi che lasciano trasparire
che lasciano intuire
dell’amore i rintocchi
Sei la voce,
sei il sussurro
guarda la splendida luce
guarda il respiro
e il cammino che conduce
Guardami
osserva bene
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Mi puniranno per i miei sogni
per essere diverso o per aver amato.
Mi puniranno spesso e lo faranno nel silenzio.
Forse non troverò nessuno capace di ascoltare
ma non è questo che poi è importante.
La cosa che fa più male è il tradimento
di chi ti
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I sogni del cielo
sotto le sue ginocchia,
il vento urla la sua essenza,
io faccio
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L’amore non ce l’ordina il dottore,
l’amore è un sentimento sacrosanto
che va nutrito con rispetto e ardore,
sennò finisce
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Scende come la sera sul petto
l’assenza di te
L’aria, la rosa, il mio letto
tutto è una casa senza finestra
una musica senza ritmo
Scende come la sera sul petto
nel lavabo,
la goccia sul piatto
e resta lo sporco
S’incrosta la parola
il
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| Solo parole stanche
ormai obsolete,
slogan abbandonati
negli anni di vigore.
Ora quiescenza
e un altro spaccato
riempie i giorni
del quotidiano.
Scioperi e bandiere al vento,
immagini offuscate,
ricordi lontani
di lotta dura.
Vigoria di
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| ’Sta piccerélla d’’a lavannaria
me ll’allicordo ch’era chiattulélla
e mmo nun saccio che ssarrà succiéso
è addiventata overamènte bbella.
Ddujë uocchië nire int’ ’a ‘na faccella
ca lucene mentr’i’ ‘e ttengo mente
e mm’allicordo quanno mmiez’a
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| Era lì che mi guardava
era lì che sorrideva
c’era quando non parlava
c’era quando mi diceva:
"Sono qui per te
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36 poesie pubblicate nel giorno 25/10/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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