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Le 44 poesie pubblicate il giorno 24/10/2017
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Se fossi brezza
suonerei violini
tra ciliegi in fiore.
Danzerei leggera
tra mille colori
ed al primo baglior di luce
ascolterei
il respiro d’un giglio
che s’apre al sole.
Spargerei nell’aria
profumo
di rose e viole
e su di un mare d’erba
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Il mio domani s‘abbiglia dell’autunno
che abbandonando smeraldini monocromi
veste d’accesi e cangianti policromi
quanto è destinato a cadere al suolo
Non v’è lietezza nello sgargiante divenire
ove l’acquerello si fa allegoria d’un svanire
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La vita strappata
corre appresso a uno squallido treno
di corpi stretti nel fiato della morte.
Nel buio l’affanno della paura,
non sapere dove arrivare,
direzione trasversa al normale volgere di eventi.
Esistenze rubate,
estrapolate dal contesto di
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Soméno sospìri
e remo col pensier
fra le frosche
de ‘sto senter,
’ndo scàpa ‘l sol
a scondirola
col vérdo che sgòla
tuto de’n tòco
e ch’el se ranpéga
fin lassù ‘n brasso
a le nebie ciàre.
Su’n praesel
se ‘nbriaga de capriole
’n useléto
dal
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rifletto dentro
vivo volo
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Camminando lungo la strada
mi rendo conto
di quante parole ho sprecato
parlando col vento
E non ho finito
di contare le nuvole
lungo i bordi del marciapiede
dove tutti sognano
Una stanza affollata
e forse un cielo prigioniero
di troppe
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Basterebbe un tozzo alla fame agguerrita
che si traveste tra miraggi e deliri
ad una mensa guarnita di colori
che inebriano la vista. I coriandoli piovono su chi sazio
si sollazza in strani labirinti tra specchi e gomitoli
Assaporo l’odore del
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Figlia,
figlia mia,
fosti colei
che mi salvò
dall’ Oceano
del dolore...
Figlia, non ho
che te...
Ti
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| Prego l’esorcista dei fiori
di espellere un graffio
mentre la nuca si copre di ascolti
fianco a fianco al brusio degli
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| C’era una volta un bel carretto a bovi,
alti, devoti, nella processione;
cari alla chiesa, e pure alle persone,
miti e solenni, come a intender trovi;
l’evo era quello di stil soavi e novi,
che, verecondia, è accanto a religione;
ciascun volgeva
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| La pluie tâtonne
et l’ombre douce de tes mains
sillonne mon regard
dans la brûlure éternelle.
Les enfants de l’automne
n’oublient jamais l’étoile
qui naquit sous le ciel
foudroyant leur destin.
Ils se posent irréels
sur la rose des vents
et
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| Sulle tacite note di un Notturno
mia leggiadra, t’osservo volteggiare
e in dolci trilli ti vedo giocare
mentre il mio
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Sei qui che ascolti
qui per farti sentire.
Non batti il dito al vetro
come l’invadente ramo di sole
non rubi alle falene fuochi d’oro
non sfidi il tramonto con pretese di Re.
Sei neve d’ambrosia
trafitto con lame di quarzo
sorseggi vino per
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Eppure ritagliavo da un viso
il dramma e la calma
e qualcosa si univa alla bocca, un
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| Quando il sole fuoriesce dalle nubi
la mia vita si ritempra
fino alla fine del giorno
riflettendosi sul labbro tuo
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| Prezioso il giorno
si fa cogliere.
Di noi adorno
vuole sorprendere.
Sbocciano promesse.
Inestimabile è il
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Erba d’autunno
è ricamo di luce
Nuova stagione
Arriverà
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L’acqua torna
nello schiacciar d’orme
spugna di sabbia
il cuore in una gabbia
d’immagini senza muri
reticolati
dai fori arrugginiti
dalle intemperie segnati
allargati dai momenti
che di battiti
eran lenti
docili
nessun luccichìo
quel
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Questo mattino preso in mano
come un fiore eretto nel suo stelo
bianco di brine e odori vecchi
in quei comignoli svuotati verso il cielo
le strade che parlano di fretta e d’altro ancora
e la mia voglia o la paura di guardare ...
a volte sai è un
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Quali orizzonti hai cercato?
Tra tante lampare sparse,
forse il giorno
che ti darà la luce
in quel buio infinito.
E ritroverò le tue mani,
i tuoi occhi, la tua bocca,
dentro un altro infinito,
e poi ancora, tutto di te.
Ogni cosa, ogni
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| E scoprire
nel piccolo suo
il mistero
del traboccare nettare
ora che come ginestra
del sole prediletta figlia
è divenuta amante
rapita dalla luna
che bacia la rugiada
del suo essere
dischiuso fiore
io vento astratto
sfiorai
il suo
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| Erano i tempi duri del conflitto
all’inizio del secolo passato
quando il compaesano era partito
alla crudele guerra
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| “Vorrei invitarti a cena questa sera! ”
le disse Federico ad Eleonora,
che invece gli rispose: “Son sincera,
...stasera devo andare ... a farmi suora! ”.
Il giovane, ridendo di gran gusto,
rispose: “Ma ti neghi a tutti quanti,
oppure io non
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| Rosse candele
sopra un nero tappeto,
le case
ardono la notte.
Cera cola
tra la terra arida,
scivola nelle valli,
dipinge la
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Il rifugio per un buon whisky
ogni domenica al saloon;
bottiglie ben allineate
come birilli da bowling,
la birra nel calice sembra agitarsi,
i pensieri man mano inebriarsi.
Fisso il fondo del bicchiere
come fosse un televisore,
l’audio è
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L’eternità
chiuderà il cancello
al giorno
per spalancarlo alla notte,
volerai con ali d’aquila
ogni suplizio avrà fine.
Sbocceranno le rose
tra stormi
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Venezia, il sole,
quelle parole d’amore,
voltate sul mare e rapite dal vento
parlano ancora dentro al mio cuore;
come un’onda di salsedine fresca
sei entrata serenamente nella mia vita,
crocifissa nella povertà della notte
in un giorno
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A piccoli passi
nel dedalo della mia mente,
cammino con cautela
cercando di non svegliarti
rischierei di ritrovarmi
in un altro tempo
in un mondo che non è il mio
che non mi appartiene più.
Ti vedo,
adagiata su un altare di marmo
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Con sempre maggior fardello
idee trascino meco e pensieri
pesi crescenti o forze cessanti
in l’uno o l’altro dei casi
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Siamo acqua di fiume alla ricerca del mare.
Sdruccioliamo fin dall’ inizio del viaggio
con forza sui ciottoli dell’alveo,
con impeto naturale,
come formiche
impazzite cerchiamo la strada,
il percorso più o meno lungo o breve.
Spinti dal tempo e dalle
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44 poesie pubblicate nel giorno 24/10/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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