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Le 47 poesie pubblicate il giorno 17/06/2017
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Sono partito guardando lassù
irraggiungibile, bianca vetta,
gemma solitaria nel cielo azzurro.
Ti ho cercata nel profumo dei pini
con il sudore che intorpidisce la mente
passo dopo passo nella solitaria ascesa.
Brividi sottili, eccitazione
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After the single son of Hohodemi died,
the wish of Amaterasu remained still unfulfilled
that a progeny will rule the Land of the Rising Sun.
So she gave to the eldest and the recent son of the prince,
Isetsu and Jimmu Tenno, strength and
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A piedi nudi
sulla sabbia
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Conobbi la nudità della parola.
Riuscii ad abbonirla e contenerla
quando smaniava per farsi udire,
la svestii dei
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Cresce l’ombra al crepuscolo
un ridondare di cicale
in accordi di violino.
Ticchettio di furtivi passi
apre il lucchetto al segreto
scrigno dell’anima,
erompe la tempesta
in un osteggiare
angeli e demoni in lizza
attizzano barbaglio
di vere o
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| Coro di grilli
che sale dal
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| Statisticamente considerando
medicina e benessere
hanno allungato la vita
e però conviene ai governi
che tanti
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| Con quali occhi
se non ho più occhi
come posso raccontarvi dei graffi
come posso guardare da questo lucernaio
il mondo che sembra un formicaio
tanti insetti in cerca della propria merda
eppure nell'aria ancora si respira aria
eppure la
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| Ampia geometria
dal un fascino suadente
da sola ti rinchiudi,
mi rinchiudi
dove non è detto
che sia semplice
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| Da vecchia, imparerò
l'indicibile essenza delle rughe
in trama estesa
assolta da una bellezza effimera.
L’albero
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Ventre affamato
landa immensa,
un ermo disidratato
di spirito di corpo.
Misantropi galleggianti
in un oceano
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| Un fischio d’un uccello dentro l’aria
di notte insonne sola alla finestra
racconta di me tutta la tua storia
e scruta
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Maledetta “fine”,
possiede qualcosa di definitivo,
parola che annienta la speranza
anche quando ti senti ancora vivo,
anche quando, stanco, ti guardi indietro e misuri la distanza.
Preferisco le parentesi,
tonde, quadre o graffe,
passaggi che
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T’abbraccio oh mondo
vedo in te il mio futuro ora incerto
vedo il tuo essere grande ... nel mio piccolo
sono relegato e lontano dal tuo respiro
Il mio mondo... Il mondo che vorrei
lo immagino libero, pulito d’ogni idiozia
da ogni forma di
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Prima che
l’estate delle magnolie
sfiorisca del tutto
vorrei vedere il mondo
che ho sempre sognato
-cambiare-
Un mondo bello
illuminato dal sole
senza la nuvolaglia del mattino
che respiri aria fresca
tra le dolci palpebre
del
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Annuncio di morte imminente silente bisbiglia
assorto in tiepidi giacigli che cullano l’anima
ascolto il tentennare del tempo che oscilla
aspetto Godot con il suo passo lento e soave
verrà a breve sussurrandomi fresche brezze
brividi di pelle
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È dolce Forlimpopoli di sera,
luci soffuse nella vasta piazza,
é tutta un'altra cosa l'atmosfera,
regia di classe, tanto che imbarazza.
Fiera la Rocca s'erge contro il cielo,
testimonianza vera del passato,
ai suoi segreti non ha
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Smarrito dentro te stesso,
un camminare stracco
verso il risalto dell’uomo;
Dopo il tuo dopo,
quel molo caldo
come una vita a picco:
sale e ferite,
urlano del tuo tempo e il mare,
sibili di respiro e confini di preghiera,
piccoli
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Solo all'ultimo minuto secondo,
quando il vento scompiglia fronde e capelli biondi,
sull'argine del tortuoso fiume osservo, in pace con la Madre,
quelle che erano attaccate alle propaggini della vecchia e secolare quercia,
ora accartocciate,
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Prima viene il pensiero, l'accumulo dentro:
la parola che pesa milioni di ipotesi e avanza un suo piano segreto:
sapere che dentro c'è un arrivo;
poi rompere l'aria, sentire i rumori di fondo: come se tutto fosse da verificare:
girare i
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Lento conduco
il mio passo
in questo giardino
d'autunno.
Inebria l'olfatto
di secchi profumi
mi avvolge e mi
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Solo a te,
apro il portale
del mio castello di ghiaccio
nel deserto.
Abbracciami forte e non parlare,
nulla ti posso chiedere
e nulla ti posso dare.
Lasciami poggiare
una mano sul tuo cuore,
avvertire la tempesta
che si acquieta,
ascoltare se il
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Vertiginoso alterato
dissonanza melanconica
un ricordo si veste
sul languido desiderio
si stacca dal silenzio
per piangere all’angolo di strada
su quella bocca una smorfia
ritrova un sorriso
fuggir dalla cruda realtà
ubriachi in cerca
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Il silenzio delle stelle
profuma
come brina sulle viole,
sul corpo
lieve come neve,
sveglia i sensi,
è lava che scorre.
Il
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| Distesa sul ciglio del mondo
l’anima disarmata osserva
da qui dove il tempo scandisce la vita.
Appassisce l’amore
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| Vorrei passare un giorno della vita
con lei che si rifiuta ogni momento:
“O donna dei miei sogni tormentati
perché
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| Devo ammettere
che l'afa non mi può toccare.
E che il frinio delle cicale
martellante
e il duro ed
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| Cerchi di luce
si annegano
nell'acqua,
sono pensieri
le pallide nuvole dl cielo
ci attraversano
cariche di pioggia
sono greggi di parole
che tornano all'infinito
hanno un azzurro
dipinto sopra il letto
un sogno vero
una spiaggia
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Gioconda anima
elemento etereo,
navighi tra le parole.
Ineffabile emozione,
un antico mistero
accarezza la tua
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Che mondo io sarei
se non ci fossi tu
se non rubassi il tempo
legato alla speranza
capace di affidarsi
a questa concordanza?
Che mondo io varrei
se non volassi più
con ali immacolate
donate a questa stanza
per essere sul serio
la
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47 poesie pubblicate nel giorno 17/06/2017. In questa pagina dal n° 14 al n° 43.
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