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♦ Mario Bugli | |
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Nascita Mirella Santoniccolo Mairim14 |
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Le 50 poesie pubblicate il giorno 22/05/2017
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| Difetti ne avrò tanti
milioni su milioni
son tutti impressionanti
e senza condizioni
io sono un falso attore
modesto e roboante
amico del dolore
borioso e petulante.
Avaro quanto basta
con tanto di egoismo
nemico della casta
portato
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| Non lo so.
Non conosco la causa.
In un giorno qualunque, sono stata travolta,
da un'onda,
piuttosto grande, tiepida,
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| Riporto al buio
distese di bagliore
come carezza tesa
a margine di frana.
Provato dal crinale
rotolo in aridi
graffi
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La delusione della pioggia
era nei volti e nella terra
le nuvole in conflitto
sul confine del giorno
La terza luna era più scura
vagava gli sguardi
resi ciechi dall’odio
e qualche maledizione viveva
Per non disturbare il fiume
qualcuno
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Quello che oggi
è una vita ingenerosa,
lucente di virtù,
aveo da bimbo.
Moveva l'alma mia
un vago loco,
vaghissime campagne
e giorni lungamente desti.
L'umano abbietto fare
ancor non appariva
e giovinezza, frutto
d'un solo
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Ho aperto il mio cuore,
come si fa con una dispensa
battenti spalancati,
a dare aria, vita ai ricordi
respiri di emozioni che strappo fuori
come una pazza,
non aspetto altro tempo,
il tempo ammazza la vita.
ho aperto il mio cuore
come
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Il vento possiede,
bacia,
scompone i capelli,
è impertinente,
circonda
attraversa le labbra,
entra nel corpo.
I fiori che offre
son petali strappati ai rami,
lascia il vuoto...
Il presuntuoso
lo imita,
è simile al vento
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Vento portami via
affonda in quest'anima e rendila leggera,
soffiami dove tutto è alito di vita,
sospendimi fra i monti e i mari,
scaraventami ovunque,
ma non lasciarmi qui,
vieni leggero e lieve
e accarezzami, sollevami.
Porta via
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| scorreva come l'acqua della fonte la sabbia e il vento le si accompagnava sussurrando.
mia madre sorrideva, il manto sulle labbra; le stelle che indicavano il cammino,
non parlava più il silenzio, non aveva nulla da raccontare
(mi hai tenuto
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Non c’è alcuna quiete nella stanza di notte
Osservo del lume il riverbero sul muro
Non c’è oblìo a cullare memorie
Dormo il sonno forzato degli occhi
Obbligati –sfiniti - a serrarsi
Rincorro nel cielo il tuo nome
Mendicando a
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E ti guardavo
quand'eri bambina
guardavo il tuo sonno
cercando una stella
una stella che mi portasse in alto
per volare insieme ai tuoi sogni
e ti accarezzavo
ascoltando nel tuo respiro la mia voce
una canzone
sussurrata piano
che entrasse
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Turan |
22/05/2017 18:38 | 200 |
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Al mattino
sono vicinissimo
al sole che sorge
un’alba di sabbia finissima
luccicante.
Al pomeriggio
sono nei pressi
dal tramonto
sulla sciara vulcanica
nera e rosa.
È un viaggio
in un tempo
senza principio
senza fine.
IL
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Sol pensiero,
ridar luce al mio emisfero.
Dal suo cuore,
un vento di calore.
Un meraviglioso
dipinto di madre natura.
Dal viso, allo sguardo,
alla piccola sfumatura.
Sembrar miraggio,
pur forza e coraggio.
Nel coraggio di amare,
un sogno
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Sèra la séra
i baoni del prà
e rénto se bala
se siola e se canta
a la festa de i grii.
Na nuda farfala
la se fraca a le coste
de'n vècio farfalon
ch'él ga la pipa 'n boca,
la fa sì che ghe rida
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Rasentavo da presso
gli augusti confini.
Se sogno o realtà
non so dire.
Ripidi
contrafforti di pietra
s’innalzavano
fino a scomparire
alla vista.
Nell’alveo disseccato
della mia coscienza
turbinavano
ancestrali ricordi:
l’angoscia
di
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Trasformata
in saetta
dai cieli alla terra
fu un idea
e più importante
d'ogni azione
più risoluta
di alcuna marea
erano i tempi allora
e saggi ci attendevano
nella conoscenza
che è meraviglia
risveglio e
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Sommando i giorni amari mi domando
dove sia Dio, dove si nasconda
e non ignoro, il buon vento anelando,
che nel grigiore ogni tragitto affonda.
Rocce, cippi lucenti lungo oscuro
viale non svaniremo nel livore
ferale del tramonto, sopra al
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| Vedi la notte come avanza?
Inizia là dove si perde il cielo
là dove la diafana signora dell’oscurità
va vagando nel concavo velluto che ci sovrasta
Restiamo in silenzio
diamo ascolto ai palpiti del cuore, incalzanti,
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| Amo la sera quando l’orizzonte
si tinge di tramonto
il sole e l’ombra
si fondono in pacata sinfonia
diventano una
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| Mi addentro nei colori di un porto
che agli occhi non tace
e parla la luce di anfratti
nei suoi naturali anfiteatri
parla di smeraldi seduti sui marmi
di pietre scolpite da mari in tempesta
la verde natura urla sul colle le gesta
trionfante
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| Fiori d'acacie
profumano il
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| C'è nebbia che sembra smog,
file d'alberi che fanno male,
un silenzio che fa rumore,
il campanile suona le
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| La tua camicia viola,
il tuo sentiero che s'invola,
combatti una malattia mortale
fin dalla situazione fetale,
e oramai
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| Quando c'è buio fitto
da toccarsi con mano
prepari l'amo appuntito
e lanci l'esca lontano:
ed il bottino
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| Devo dire solo grazie,
tu che sei mia madre terra
dove i miei lustri devo a te.
Quando i primi passi
ho dato su i tuoi
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| Tu mi chiedi cosa succede
all’amore quando si spegne e muore.
Lascia che i miei anni parlino,
loro che hanno già vissuto
le vicissitudini della vita.
L’amore si trasforma in nuvole
e le lacrime in pioggia,
nebbia che ti offusca la vista
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| Festa ed il calice e Roma
non mi vuole parlare
la sto ad osservare.
Festa e c'è Roma di notte
che splende
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| Rotolando quale sasso
che taluno avea scalciato
giunse alfine a quel traguardo
che giammai fu più agognato
Lesto sciolse corde e lacci
gettò al vento vecchi stracci
col sorriso suo più grande
restò infine in sol
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| Di cicatrici il cuor si veste
e brucian di dolore
al cospetto del sole,
copre l'imbrunire ogni lamento,
spazia tra i sogni e non è più tormento.
Ho visto gli occhi tuoi,
profondi... più dell'infinito,
accarezzar il cuore
e
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| Sì, la chimica mi ignora!
Nella vita ho pochi amici,
faccio tanti sacrifici
senza avere i benefici!
Sono
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50 poesie pubblicate nel giorno 22/05/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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