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Le 54 poesie pubblicate il giorno 04/05/2017
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Di quel che a volte accade
abbiamo solo piccole memorie
così di un bambino
la traccia di un volo.
La farfalla appena nata
di giallo di verde e di indaco
dentro una bolla di sapone
volava senza toccare i bordi.
Il mondo per lei era
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E’ quel dolce sentire
che rallegra il cuore,
è il sorriso dell’anima
pane per l’amore.
E’ uno sguardo innamorato,
un verso
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| Un essere s’annida in folto bosco;
descriverlo m’intriga: è beneamato,
selvaggi lineamenti, naso grosso,
equine zampe, e corna, smisurate.
Però lui del caprone ha sol sembianza,
checché Sgarbi ne dica, è un raffinato!
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| Le tue labbra
così rosolate al fuoco
scioglievano l'amore
ma tutto questo
come un eterno invito
morderei allora
quel frutto proibito
fiamma sì io brucerei
ma non con il fuoco
con cui amavo lei
il vento supino
come il mese di
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Zelo,
entusiasmo in quanto strini
come tropicale frescura,
con labbra di pira
degusto stilla a stilla
dalla mia aridità,
come un salice mi plico
contro un miriade brullo
senza dubbio inumidisce nei miei iridi
le sue estreme scandelle
in
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Non è con le parole
ma con la tua bocca
che voglio sentire
che mi ami,
ascoltare l'emozione
dell'amore
che
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Senza ingegno
nessuno si eleva
e tutto resta
oltre il deserto
per questo
dice un detto
alzati e vai
se vuoi giungere
alle stelle
a viso aperto.
Prendere al volo
ogni occasione,
costruire sempre
sulla ferma terra,
tenere forte al cuor
la
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Il silenzio è la marcia del Saggio
le sue parole pochi possono udire
la sua anima errante per primo le
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| Ho aperto la porta dell’inconscio
e i pensieri sono fuggiti
li rincorro cavalcando l’onda
delle trame incompiute
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Si fermó un po' prima
della colata lavica di recrudescenze
insapienti e insipide senza punteggiatura
né anima.
Annientó il sogno ed il lamento
affinché fosse iperventilazione l'ansia
ed occhi che piovono a dirotto il
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D'insondabili mister convien si occupi
la poesia
e in opinione mia
non c'è maggior mister che più mi
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Sei ciò che non voglio essere
e porti in te ciò a cui non voglio credere.
Che il mio piangere sia di
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Non disse nulla
allora l’amore non conosceva se stesso.
Nel piccolo grembo. L’impeto amato su me.
(Minuta, intrecciata di spighe.
Sconosciuta canzone mi guardavi partire.
Verde lago dai riflessi del sole) .
Non disse niente
eppure amava già
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| Steli s'inchinano al vento
e su terre distese
come onde si muovono,
il tuo estasiato sguardo
vola verso la campagna.
Orizzonti lontani scruti
finché sale il respiro
e fa viaggiar la mente
assieme al palpito tuo.
S'incontrano
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| La luce ed i profumi di una tenera primavera
si scorgono come azzurre nuvole cesellate
dal sole che rinasce dopo la pioggia
nel rinascere poi come spuma fra gli oceani
specchiata fra le rive degli orizzonti
dove ti plasmai con gli sguardi
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Respiro del tuo respiro
nei silenzi l’ipnosi d’uno sguardo
volti a donare il sospiro
di mille baci il felice ingordo.
Sul cuscino il poggiare... l’aspetto
con occhi a mirare la bellezza
il buio a corteggiare l’incanto
e le ombre supine sono a
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È slancio a un’illusione
occasione di viaggio
un ansito -forse- che lo diventa
si arrampica al pensiero, va alle
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Hanno rubato i sentimenti
ladruncoli senza scrupoli, nella notte
non mi ricordo più i baci
sono rimasta impigliata tra fili secchi di carezze
Vuota la bocca delle tue parole
sospiri di neve al chiaro di luna
Bruciature d'assenze sul mio
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| È tornato il sole sulle sponde.
L'ora del tè nel mezzogiorno
è dimora del tuo nome.
La tremula luce
dipana l'ombra
al vento di scirocco.
L'odore dell'asfalto
che mi tiene; tempo
al tuo distacco.
Muto
un
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| Su questo mondo abbandonato
all’insolvenza del complessivo
in questo giorno, di uno svestito maggio
in cui scrivo, una voce sopraffina m’ispira.
E, goccia dopo goccia,
sotto la pioggia
va il migrante nel mio paese
a raggiungere la straziata
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| Oggi ho sgrumato tutta la veranda
po' doppo ho steso un par di lavatrici
e invece der tressette coll'amici
ho fatto ir casalingo a tutta randa.
M'aspettavo la lode colla banda,
ir bacio di du "miss"ammaliatrici
cor sorriso di mille
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L'anima tace di millennari silenzi
per l'aurea via che i templi affianca
e l'impressione d'altri tempi
all'immaginar condusse;
E sono scalzi bambini
piccoli puntini
dalle ere sospesi
nascondersi tra le colonne di Giunone.
Come tra le cosce
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| Nelle sere, giù al lago
si adorava l'eleganza dei cigni
passavano bassi, vicino all'acqua
sfioravano la pace, la
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Le immagini disperse
che il sentire non abbraccia
viaggiano nei silenzi della notte
e vagano nell'ombra
di un universo parallelo.
Trasparenze che giocano tra stelle
di un firmamento di cera
impresso nella memoria di tempi
al momento
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| Oggi intrecci di muscoli protesi,
arsenali sempre più sperimentati,
venti di burrasca e di ciclone
sulla pace, che è un tenero fiore.
Dittature sanguinarie e cupe
in angoli di Mondo in azione,
dove l'imposizione prende la mira
e la
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| Delicatamente entri in quei sacchi
ove ancora il cuore batte
privacy custodiscono
poter gridare al mondo con lo sguardo
non esiste richiamo talmente potente
si accaniscono i pensieri
cercando una via d’uscita
alleviando il rimorso
stringe
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| Un buon calduccio di maggio
dopo una coda di freddo
da goccia polare in discesa
omaggia la rosa graziosa.
Si sporge con le sorelle
incerte ad uscire dai bocci
là dal recinto al giardino
a civettare ai passanti.
Dolce profuma il
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La beltà di nuova alba inerme scruto;
e il ciel più limpido or qui si fa, dopo
che io udii la Furia del piòver di sera.
Fuggono i truci nembi grigio- topo,
e del Sole sovvièn la gaudia cera.
E in cotanta beltà mi
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Ti penso
e tremo...
ricordi
che scavalcano la realtà
e mi portano
in sogni stremati,
protagonista assoluto
di emozioni,
di incanti...
il tempo passa:
tu,
ieratica,
immobile,
non trascorri
ma resti
in queste vene
e palpiti
ad ogni
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Quest’oggi compio ben ottantadue
intense primavere della vita,
un viaggio tra lavoro e sacrifici,
vincendo ogni difficile
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54 poesie pubblicate nel giorno 04/05/2017. In questa pagina dal n° 19 al n° 48.
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