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♦ Marcella Usai | |
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Le 22 poesie pubblicate il giorno 02/04/2017 sull'argomento "Riflessioni"
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| Dietro alle colline
c’è un piccolo paese,
poche case più due chiese
dove vecchie contadine
pregano il rosario con un canto,
lavano il bucato e fanno il pane,
e se odono un certo tocco di campane
accompagnano qualcuno al camposanto
I giovani da
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| è icona soltanto
dell’essere il primo moto
ciò che sta per se stesso,
ma il secondo resistenza
è resistenza iconoclasta
che ci vuole, e lo spirito santo
ch’è funzione di relazione
e poi precomprensione
e poi fa e rimanda e poi...
(pertanto
se
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| Dissepolto dalle macerie della vita
e animato dall'incoscienza
ho preso l'abitudine di dormire
con le luci
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| Non guardo più nei rami il fico adulto
davanti all’uscio del capanno agreste
dove stavo incantato sulle creste
dei monti, in preda a un rito dell'occulto.
Non guardo le ginestre profumate,
gemme dorate nella macchia scura,
quando il sole
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Eppur nulla è cambiato
nelle radici del cuore
che si cullano
in un giardino di ricordi.
Il sole s’alza, come gli anni,
e la pelle bianca,
come panni stesi al sole,
è gremita di solchi.
Pagine di vita
in quell’immagine allo
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Per fissarti negli occhi
ti osservavo, ti scrutavo,
ti ascoltavo
Catturavo i particolari
pensieri che fremevano nel cuore
i tuoi colori nella magia
di un tramonto
le lacrime che intenerivano
le stelle
Sei l’alito
che sospinge lontano
le
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Marial |
02/04/2017 19:52| 1206| |
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| Quando il buio
si impadronisce della sera
e si perdono i contorni
nelle cose
la penombra
mitiga la mia solitudine
con l’affacciarsi dei sogni
rafforza la luce di uno sguardo,
di un’immagine
sganciata dal tempo.
Costeggio la tua
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Julie |
02/04/2017 18:37| 1094| |
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| Guardatemi
pensatemi
cercatemi
queste catene
sono la mia vita
e per spezzarle
occorre un gran fiamma
sospesa sopra i volti
del domani
legata con caparbia
a queste mani.
Prendetemi
portatemi
reggetemi
il volo mi è impedito
ed il
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| Apro in continuo i cassetti
della memoria
in momenti strani
dove calpestare i ricordi
è una consuetudine...
L’affanno del giorno
canta nostalgia
di quando bambini ci si prendeva
per mano
e l’essere andava
a spasso con l’abitudine
di incontrarsi
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| Quando il mare si gonfia
di vento e solitudine
non appare
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| Immagine del cuor silente appare,
dona all’anima sensazione d’oro,
galleggia sul mar vetusto pensiero
sfoglia l’immenso ornato di stelle.
S’adagia sul bianco velo della luna,
fermando impaziente immagine
del furtivo istante.
E coglie
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| Tutti attori
nel nuovo mondo
è un teatro
a cielo aperto
farsi vedere
per non morire
come droga invade
l'ansia da astinenza
è l'eccesso
che genera il successo
sempre più confusi
attori e spettatori
rimandano gli
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| Candore d’iris
sulla stessa strada
che porta solo dallo stesso amore;
il suo profumo intenso come il tuo
le nari invade e infiamma forte il
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E non c’è niente che non sia compreso
in questo immenso zero nebuloso
immagine del vuoto più assoluto
che penetra negli occhi della mente
nella certezza assunta dalla notte
nel vano delle smanie ininterrotte.
E non c’è niente
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Già volsi il pensier a questo tema
quanto l’immagine al diverso agir
dell’uomo volga, il piè inciampa
della nobildonna e del prelato
ed è tutto un accorrer a prestar
soccorso a chi lì per terra giace,
poi malasorte porta
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Hai costruito nel mio deserto la tua città,
hai diluito nelle tue lacrime il mio dolore,
al fiume avvelenato della mia viltà
hai ceduto il passo, senza rancore.
E adesso siamo qua,
a proteggere un germoglio dalla brezza,
ad ascoltare
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| Lo sguardo è svogliato
e lei, impassibile, non mi parla,
incorniciata con fierezza in quell’antico riserbo
di un solo istante rubato al tempo.
Poi, un’onda improvvisa,
supera l’impasse e tutto cambia:
nel presunto disordine
senti di
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| Rosa o veleno io ti piango addosso
sorpresa dal tuo vento in copertina
felice di quell’essere regina
modello di un suadente paradosso.
Veleno o rosa oltre più non posso
essendo che la vita in cartolina
correggerà la faccia la
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| Ho sognato la tua assenza
e nel blue pungente
ho ripercorso
le lune candide del mattino,
tra le briciole che cadevano
in
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| Immagini,
proiettati dalla mente,
nella successione
dello sviluppo.
Insite nei tasselli
di un album
ormai
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| Attraversato dalle Lame di un infinito disprezzo
lanciate nel fuoco disperato di un cielo beffardo,
gli artigli malevoli di una guerra senza capitani
nelle orde di randagi liberi dalle catene.
Le risate caustiche di una grottesca commedia
nella
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Chiuderà il sipario la vita
la destinazione
per tutti sarà la stessa,
il diseredato
per giaciglio
avrà la strada
con nessuno accanto.
Le madri
andranno verso l'eterno
tra il tepore dei figli,
una cassa di legno
come
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