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Le 58 poesie pubblicate il giorno 15/03/2017
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Col cor tremante
io muta scrivo
ascoltando il gemito della terra
feconda regala tinte vive e aromi
di primavera
mi perdo in questa campagna
immensa palpita fino l’ultimo fil d’erba
io muta scrivo
il volo di passeri in stormo
giocano
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Non c'è più voglia
neppur di pregare,
in questa era
di gran confusione,
siam tutti presi
dai mille problemi
che offuscano il cervello
e ogni passione.
Si va di corsa
al lavoro e per vie
sia all'andata
che al ritorno
e quando
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Nel giorno che han voluto
zittire la tua voce
mettendoti come tributo
inchiodato a quella croce
qualcuno abbassò lo sguardo
qualcun'altro ha riso
chi si credeva santo
non è certo in Paradiso
Solo tua madre ha pianto
di sincero
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Questa fiaba non ha morale
nessun insegnamento da ricordare
solo una buffa avventura
di una formica e della magistratura.
C'era una volta
nel tempo delle zucche pensanti
e degli intellettuali militanti
una formichina piccina piccina
di molto ma
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E’ il giorno del Signore.
Il giusto riposo dell’arco,
tirante nelle braccia, nel
pensiero, nella mente.
L’alcova della fiamma
nel cerchio del camino.
Una nidiata
di voci, assembramento
di un contesto, l’ilarità
degli insiemi. Si
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Uscivo camminando ad alta fronte,
ammiccava la luna tra le fronde.
Chiaror di stelle ed io cercavo donde
ammiccasse il
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Vivo sull'argento
nelle notti di luna,
sono luce opaca
e nulla abbaglio
mi dorme il pensiero
e sogno l'amore,
cerco le vive fonti
quelle dove tu
vai a dissetarti.
Carica sconosciuti baci
lungo i sentieri
che hanno fatto
le storie degli
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Luce,
lucente luce,
ed ombra
percorron
la mia vita.
Fui
vento di Primavera,
poi tuono, infine
lago.
Ed ancora, io
fui
conchiglia di mare.
Sentivo
a me vicini
i versi
della Poesia,
ma
mi fu chiesto
il
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Quell'onda che arriva nel cuore
da oceani di ricordi sommersi
e ascende da un abisso di dolore
con la grazia di un piccolo pesce d'argento
che nuota finalmente libero
in un riflesso di splendida luce
Quel guizzo che smuove perfino
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Sabyr |
15/03/2017 18:34 | 585 |
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Vorrei essere fuori
Vorrei essere fuori
al sole, in mezzo a un prato
o in fila. con altri, alla posta
o al
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Le lancette corrono
quando i tuoi occhi parlano
La notte ci avvolge già
e l’incantesimo sparirà
Presto
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Vapori d'alba
Tra i
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Falsità, oppressione
arretramento, oscurità
sono le costanti
di questa quotidianità.
Proviamo con fantasia
a toglierci lo sfizio
come il pescatore
che gettando la rete
cerca il suo profitto.
Troveremo senza dubbi
dei bei
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Non guardarmi come se
fossi arrivato sin quassù
per fare di te mille ciocchi
da gettare su infide lingue.
Non
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Le porte del cielo sono sempe lì
aperte alla gioia del cuore.
Eterno amore
tu che infiori semi sconosciuti
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Non ho che queste mani fredde e screpolate.
Come sempre, lungo le cose che ho toccato.
Mani piene di parole al vento
forse qualcuna anche seminata
sotto la quercia della mia pazienza.
Se penso bene
rifletto come un’aiuola al vento
con la fatica
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Un unico grande difetto
la libertà coinvolge,
risulta troppo,
troppo pronta all'abuso
...è
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Se piovesse zeppo
lucente tempo
di risposta al mio fianco sfondato
e cadesse sbagliato il cielo
poggerei i desideri
come si ripongono gli arnesi
ripuliti e assicurati al lavoro di domani
Ma ho un blu nel cuore e sulla testa
non vi può
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Nella guerra alla sopravvivenza
ci azzanniamo
come cani in calore
e nel mezzo del campo di battaglia
un bacio esplode
dentro il nostro cuore
e così che sentiamo per un attimo
il sapore del paradiso
e non ci sembra vero
che ha lo stesso
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Antiche pietre,
echi di sospiri
mi giungono
da spazi illimitati.
Incespico nel vibrare
delle vostre anime,
ne respiro l’essenza.
Danzano molecole
leggere nel vento.
Qui vibrarono
le vostre emozioni,
pulsano le mie,
e mentre ne ascolto
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Mendico amore
alla luce del sole e fortuna
al chiarore della luna.
Mi accompagna il vento
in un doloroso tormento.
Mi
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| Cuciti dalle rimembranze
nel colore delle cose viste al buio
ho appreso l'esistenza.
Dalle parole
mute dei tuoi passi. Pioveva
sull'orizzonte verticale.
Mi chiesi
in quale posto
avevi seduto i tuoi occhi
in quel treno
preso
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| Vorrei dirti
di quel che dice il cielo al mio sentire
in questa primavera che ritorna
e respirar nei baci dell'aurora
il dolce tuo sorriso
in questa stanza
Ritagli di poesia tra le dita
nel bianco di un rifugio
di pensieri
un abbraccio che
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Lascia che l’alba carezzi il tuo volto
lasciati sfiorare da correnti ascensionali,
lascia che la nuova stagione riscaldi
il tuo cuore.
Lascia che la tua veste si trasformi in mille
sfumature di colori che racchiuda il profumo
dei fiori, che
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Pioggia di Marzo-
inverdiscono i prati
sulle colline,
tintinna i pensieri
del passato
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Intorpidita guardo il mondo
m' avviluppa l'incertezza
sempre in bilico
tra restare e partire
il respiro è sospeso
per vincere l'inerzia
dell'attesa.
Domani
a distacco avvenuto
non ci sarà più spazio
per i soliti
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Non ti scostare da me,
ho bisogno dell’impronta
del tuo calore.
La tengo stretta a me
fino a quando non sarà
fuoco ardente.
Non andar via dai miei occhi,
ho bisogno del tuo splendore.
Lo tengo stretto a me
fino a quando non sarà
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L'attraversamento della linea,
il passaggio del punto zero.
Trovarsi davanti al niente,
fare un passo avanti,
perdersi nell'oltre, nel non detto
oltre i limiti della stessa verità.
L'assoluto io che incombe
dentro lo specchio nessuna
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| Porta socchiusa filtra flebile fascio di luce
all’alba del nascer del giorno
paravento ideale tra passato e presente
nel silenzio diffuso della casa.
Tutto parla attorno:
oggetti poggiati sui mobili
vaso di fresie dall’intenso profumo
e glicini
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58 poesie pubblicate nel giorno 15/03/2017. In questa pagina dal n° 15 al n° 44.
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