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Le 59 poesie pubblicate il giorno 16/01/2017
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Quando hai curato
la mia ferita più grave
ero appena nato
e non conoscevo le ombre
In seguito ho temuto
di perdermi
nel fragore del mondo
ma ho conservato
Frammenti di cuore
solo per morire
molte volte di nostalgia
e di qualche
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Per stupire
proporre
in divenire
stanze
di luce prive
e preziosi spazi
di chiara espansione...
onde
infrangersi
in solco
di apocrifi miraggi
spalmati invano
da piatte teste
all'unisono
e il lastricar
di strade
che non portano
che al
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Così sorge il sole,
come aurora antica
che ancora colora il mare.
Odore di funghi,
tra erba bagnata dalla pioggia,
oltre la radura,
che accoglie misture di tramonto,
di sera che sopraggiunge lieve
a colmare struggenti
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Eolo |
16/01/2017 20:32 | 1774 |
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Da fiacco grembo
di cupa nuvola
venne la luna,
magica venne
a rischiarar
lo scorrere
del mio tempo,
venne spontanea
a illuminar
costante la notte
del mio inverno,
venne materna
e, silenziosa,
tra fide mani
prese il mio cuore
come se in
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Ha risposte di neve, il vento
e carezze d’occhi a indovinare
suoni lontani ed echi di bambini
nei cortili grigi di sole e scale
d’approcci nascosti e maldestri,
il clacson della bianca familiare
che già prelude al finir del giorno
e il fuoco
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Gennaio allunga i giorni d'una spanna
ma tutti fa tremar come una canna.
Neve, freddo e gelo sempre in agguato
ti fanno rimanere imbacuccato.
È tutto bianco il vecchio suo mantello,
ma non s'addice mai al poverello.
Se poi per qualche
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La petite femme regarde
la rose du giardin.
" Ou est l’amor connue et perdu?
Je reste
avec fleurs et les oiseaux
du Ciel
que je regarde.
Mais, oui,
les oiseaux chantent des mots d’ amour.
No, je ne peus
oublier
toi.
Tu serais la parole,
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Ho camminato
sul filo del rasoio,
esplorando l’abisso
su cui siedo.
Mi sono bagnato
alla sorgente della vita,
bevuto alla fonte del dolore,
attinto a quella della gioia.
Amo...
la vita, il suo mistero,
l’amore, in tutte le sue forme.
La
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In quel momento...
durato il tempo di molte canzoni,
come il respiro che apre la porta al primo passo di danza,
scivolo nelle tue braccia,
senza peso
e mi ritrovo ...lì,
ad aspettare un segnale
che arriva...
lo gioco, lo scambio e mi
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Lo spirito strisciante
bruco sulla terra nuda
ma il sogno è già farfalla
vesto di seta preziosa l'essere
attendo la rinascita
tra i gelsi in fiore del cuore
nella promessa di un volo
preparo ali splendide
addormentandomi
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Sabyr |
16/01/2017 19:44 | 672 |
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Ne hanno sentore le frondose palme
e l’isola ne conosce il momento,
come sa il tempo di acque marmoree
o quelle agitate
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| E’ di te
e del tuo tormento
che sperso
mi nutro
sopravvivendo
al freddo e al gelo
come ramo spezzato
dal vento abbattuto.
Vedo soltanto,
sull’argentea coltre
entità inquiete
svuotate e grigie
a veloci passi
verso esistenze sospese
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| Galeotta mi fu la luna
in quella sera mia stanca,
vivevo di ricordi
fra le luci mie spente.
Il cuore se ne stava
rigido e curvo nel petto
nulla mi era di affetto
e le nubi in cielo tutto invasero.
Brandelli di pace
mi fecero da letto
mentre
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| Come fantasma senza lingua
barrisce l’anima silente
al passo d’infuriato elefante
Galoppando l’indole ribelle
sulle onde di stagnante lago
trapasso d’uragano attende
a obliar nembi e saette di fuoco
sulla vetta di un tramonto
a sangue di
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Il mare si era fermato
il vento esiliato
la luna dormiva
dopo aver spento le stelle
e rimanevamo noi
noi dagli occhi di stella
luna, vento e mare dentro
i nostri baci non facevano rumore
le nostre anime giocavano
in una giostra senza
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| Pennellate di stupore
tra i volti giocondi
di infanti sui banchi
e applausi incerti
guardando sottecchi
assenso di adulti.
E’ festa voluta da cuori gentili
quei fiori
ogni petalo un grazie
e sono carezze che volano
dai muri dorati
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L’inverno
non è tempo di rose,
i vecchi intrecciato sterpi,
trascorrono il tempo
tenuti per mano
e se sibila il vento
diventano nidi per bimbi.
I desideri,
fiori di sogni inevasi,
colmi d’amore
attraversano
l’ultima strada
senza paura
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Un gufo impagliato osserva stupito,
il mio respiro che gioca col cuore,
corro,
lento ad aumentare,
corro costante,
corro immobile,
sgusciante tra lancette che ruotano,
nella vita di orologi svagati.
Un artista di strada cerca,
la
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Hai camminato
sulla mia sostanza
nell’avvallamento della mia schiena
hai raccolto un drappo di stelle
con la bocca sincera hai baciato
una ad una le stelle
ed ogni silenzio di essa
hai descritto l’essenza della vita
con le mani
plasmando
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'Ntramènte 'ste frònne carann',
'ntramènte 'o munno arrepusa,
ntramènte tutt'
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Se qualcuna delle mie oscure notti
saprò salvare
dalle mie inadeguate paure
o dai miei inespugnabili silenzi,
ti porterò
sulle bianche onde
della mia esistenza.
Ma,
se nelle tenebrose nebbie
dei miei poveri giorni
ti
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Punire ricompensare deludere appagare
Il mio scrivere
piccolo teatro della parola
tappeto a diventare
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Ho indossato i vestiti di silenzio
per cantare a te,
glorificare il tuo miracolo
il tuo occhio geniale.
Mi hai dato
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| "Di curve è fatto l'universo"
le linee delle valli
il profilo di una donna
le nuvole del cielo
E nell'infinito sguardo
corre il pensiero
ritrovando una luce
tra i suoni che ascolto.
Ritorna la danza
delle linee al
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| Cosa di più bello al mondo
del tornare come bambini,
dove i fini
non sono secondi a nessuno,
frequenti occasioni di
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Wilobi |
16/01/2017 14:15 | 3106 |
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Faccio più rumore quando taccio
e la malinconia si insinua
tra le trame del golfino
che ho intrecciato da sola.
Sono un miraggio,
l'inconsistente proiezione
di uno status temporaneo,
vaniglia e sale.
Alla ricerca di un ruolo di
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| Istanti di magia
e secoli di malinconia
s’intrecciano
e danno peso all’anima.
Pensieri e battiti
un carosello mai spento
di emozioni e ricordi
incisi con punta di diamante
impossibili da dimenticare ...
Stendi la mano
accarezza il mio
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| Gola d’inverno dove il brio s’ottunde
estuario di tremori umidi e lenti
nel cinto in ferro dell’iconostasi.
Nippoli in
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| che cosa sei? in un attimo di vita
negli occhi tuoi
negli occhi miei, che cosa sei?
ora ti conosco
svelata anima selvaggia
profumata di alabastro
dalla mia pelle consumata
dai baci tuoi
che cosa sei? senza le labbra
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| Giacciono
le parole giacciono
nel profondo baratro
della prosopopea.
Come vacche alla monta
languono mute
disperati
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59 poesie pubblicate nel giorno 16/01/2017. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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