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Le 54 poesie pubblicate il giorno 03/01/2017
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Baci rubati al tempo, alle stagioni:
baci regalati alle emozioni.
Estate:
Zitto, non cantare sopra i grilli
che stridono al calore del meriggio.
Ascolta, non disturba il controcanto
la sintonia di baci e di pensieri:
dell’anima i sorrisi.
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| I nostalgici rigurgiti
di fervente passione
annaspano frequenti
in lunghi silenzi cristallizzati
sfumate le argute ore
di grani odorosi sacri
sotto spoglie
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| Cade la neve
mi contagia la luce... sogno, sogno
in questa pace e silenzio
di voci, ritorni e nuvole folli
nelle corone degli inverni.
Nell'essenza così raccolta
i giorni e le dolci stagioni.
Mi condurrà il sogno
ad un albero in
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Farei meglio
a togliermi quelle
ali di angelo
che non ho mai desiderato
Potrei cominciare
a mostrarmi al mondo
con le piume di corvo
ed il buio nel sangue
E con i dolori scuri
incisi dalla notte
sulla mia pelle
di luna maledetta
Sarei
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Vivere all'ombra
nel sovraintandere il pensiero
e il male da respingere
in contraddizioni insolite...
mitiga e nasconde
e confonde senza offendere
ogni emozione nuova
da non andare oltre
per timore di trascendere...
in divenir velluto
il
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Avremo terra rossa tra le mani
con un mulino e campi di grano intorno
filari di cipressi e profumo di lucciole
Le
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Da qui germoglia solo il vento
e le nuvole cedono al lamento
come pezzi di un fitto ricamo
seguono le ombre del loro cielo
Senza fermare questo tempo
che scorre al margine del giorno
fra un bivio ed il suo silenzio
fatto a scudo sui passi vuoti
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| Ora che tutte le parole
sono state scritte
occorre una poesia lenitiva
un unguento collettivo,
d’abbraccio persistente.
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Guarda il mare incantato la luna
disteso le fa da mirabile specchio
e tutta la luce ne viene assorbita.
Ti scioglie il cuore lo spiare
indiscreto la mutua bellezza
non tocca da moto d'onde.
Vorresti essere e luna e mare
creatura capace di dare
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Guidano i cartelli indicatori
sopra i sentieri aperti,
e le menti sovrappongono,
su inclinazioni lievi,
gli strati dei
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Ti vorrei
nei nebbiosi e tristi giorni,
nei momenti di gioia e di follia.
Ti vorrei ritrovare ad ogni passo,
per le strade e le vie
e fare follie
calciando ogni sasso.
Ti vorrei rivedere tra la gente
nei banchi di scuola,
alla fine di ogni
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| ¿Qué es eso que se agolpa
en el hondo silencio de la noche?
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¿Es acaso el destino
que se cuela herido entre las sombras?
.
¿O son las redes de otros tiempos
reencontrando estímulos
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| Nel cielo turchino di Roma, singhiozzi, lacrime e sangue
immensa moltitudine di gente, manifesto di inquietudine e di
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Ci sono, ci sto dentro
ci credo, non ho paura.
Ci metto la faccia,
mani e piedi.
Mantengo sempre le promesse,
ma finché
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Soli a Varsavia
io e la mia ignavia
calze, matite e
congiuntivite, poiché
ti lasciai dentro un "perché?"
le suole fisse al
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Tra i rami di quel ciliegio
baci a grappolo di lingue mai esauste
uno dietro l’altro zuccherini frutti rossi
ingurgitati come affamati
e vogliosi di un digiuno combattuto e duraturo
inalterabile per troppo tempo
Stringimi tra i prati
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Anche se non sei mai nato, avevi già un nome
non avevi un volto, ma immaginavo il sole,
il sole che colpiva i tuoi capelli oro,
oro come i suoi,
occhi azzurri come il cielo.
Ho scelto di non scegliere per non farti soffrire,
ho scelto di
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Tepore al mattino
sui fili d’erba
che la brina inargenta,
mani prive di braccia
nessuna voce risuona
come una tanca
dove non senti la voce
di un cane .
Il cielo dipinge
nuvole amiche
raggi di sole
squarciano il buio,
bianche colombe
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La mia bicicletta
attende in silenzio
tra lantane fiorite
d'inverno e gli ulivi
colmi di frutti preziosi.
Il mio vagar gioioso
tra terre di rosse
speranze, ricolme
d'avanzi di desideri
lontani da memoria
arcaica come testimoni
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Diventar un ingombro
vegliarlo col canto del gallo
conservarne il calore nel cervello
per entrare in una nuova vita
Ubriaco nel tuffo dell'umanità sbilenca
spirito benefico
tutto stomaca di ipocrisie e bontà
bilancio di un anno
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Gocce d’acqua impazzite
cadono con violenza inaudita,
stritola catrame bollente,
spazza via la polvere
intrisa d’ aspre particelle
ossidate di salsedine.
Corsi d’acqua impetuosi
scendono con veemenza
tra ripidi vicoli
e stradine
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Dita sottili, svitano, sfilano, intingono,
immergendo setole fini nell'inchiostro ebano,
con cui dipingo nuova bellezza
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Fjaba |
03/01/2017 18:59| 740 |
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Ma chi è il tuo nemico?
Dannata Anatolia
a Oriente ma ellenico verbo le fu sempre amico
a metà nella
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Non che l'uno perda e l'altro vinca
se si discute senza una ragione:
ma se non hai la prova che convinca
non cercar di
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Nascosto
nella parte piú remota del cervello
vive un lago di silenzio
acque scure
giacciono senza vento
in esso s’inabissano
inesplorati
dolori rarefatti dal tempo
tormenti diluiti
dall’affastellarsi di impegni
sedimenti
che una ragione
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E' presto notte
nella stagione fredda
affretta il passo
l’uomo verso casa.
Sogna il tepore
di un abbraccio vero
e
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| Ci si perde
come foglie pettinate al vento
mentre un cielo assolato
scalda i pensieri
ma è freddo
dentro una giornata che vuole morire
e che si dondola tra schiaffi e schermaglie
che volano dentro due occhi che non sanno cancellare
Da
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Il Sole sta tramontando. Vien Notte.
Chi si lamenta nella steppa eterna?...
Non cogliere quel fior se non vuoi pena,
la rosa è giovane, il petalo è fresco.
Guai! se ne trasgredisci il mio comando!
Il Sole è tramontato... Ho
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Entra in me
ti lascio aperta, ogni ora
vieni
riempimi del tuo respiro.
Nessun abisso è senza
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Sentivo d’appartenergli
in anima e princìpi
per quante profferte
ne ebbe declinate
e bustarelle da tre volte
a dieci il suo mensile
Ma ciò faceva a pugni
col suo stile
Aveva creduto
in un mondo migliore
di gloria e
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54 poesie pubblicate nel giorno 03/01/2017. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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