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Le 58 poesie pubblicate il giorno 28/12/2016 sull'argomento "Festivita'"
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| Racchiusa nel suo stato
la stanza parla alla musica
sceglie note senza peso
accordate al pensiero
che tenue afferra.
Trema ogni cosa al solo battito
cupa, poco silenziosa,
inonda ogni istante
e si ferma,
riparte ad ogni angolo
come un
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Il cielo
ha una ferita aperta
piange memoria
sulle mie ombre perdute
Le nuvole
hanno il colore scuro
delle promesse
accese verso sera
Quando la pioggia
non sapeva
di essere dolore
in cerca del primo buio
Il cuore
ha il sapore del
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Anima inquieta
Mille domande ribelli...
Sapere la vita
Alba infinita l’amore
D’un cesto colmo di fiabe
Senza malizia... ne inganno
Terso il cuore
D’un caldo pastello
L’animo desideroso
L’abbraccio forte
D’un arcobaleno
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Voce della riflessione,
che bussa
alla porta del cuore,
intonando un canto speciale,
inudibile al resto del
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Sulla casa riarsa
dai venti di salsedine,
un cormorano s'appiglia
a una scaglia di muro,
e riposa.
Guardo intorno,
la riva, la casa, il mare:
studio ogni riflesso
cercando la scintilla
che spieghi il mondo.
La scaglia si scrosta,
si
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Nel grigiore che annebbia la tua vita
neri pensieri son come serpenti
che sprizzano veleno nel tuo cuore.
Tutto perde
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se hai toccato con mano
le tenebre della conoscenza
sei prossimo alla vera luce
anime dannate alla deriva,
immerse in
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si va in giro
come poeti
come squarci
di religione senza dogmi
tra sguardo
e sguardo
in un dialogo come tra sordi
da
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Capolavoro
ti sogno.
Ti spero con tutta la forza e mi chiedo
se mai avrò ristoro
finché non ti vedo.
E
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Laisse courir le son
des yeux roux de l’automne
sur la couche cendrée
d’une rose d’hiver
Un papillon brasse la lumière
dans l’éclat de la nuit
quand surgissent les ombres
et tout royaume s’enflamme
sous le bruissement du
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La bruma s'appresta
ad esser più densa,
come muro avanza
e lume in terra
immagine mia
più non proietta,
né posso aver più io
ombra di guida certa.
Se lungo e deciso era pria
il passo cadenzato
ora procede
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Giunge un chiarore,
nuova luce affiora trai monti
caldi raggi intiepidiscon
la nuda terra, gelata
e mortificata da un
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Lo strano mondo di mezzo
in cui ogni cosa perde il nome,
la misura,
mi appartiene,
è tutto qui.
Mangio ore
nei
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Nottate inscindibili a inveire
per poi avvicinarsi
con cupidigia.
Lambirti il lembo
indugiando ingarbugliati
fino ad arrivare
alla
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| Mi serve questo solco - duro profondo -
vuoto di vita quiescente
questo solco aperto nella terra
come labbra che si discostano sgomente
Mi serve questo spazio - lama
che taglia l’aria - segmento
breve sul tempo infinito
mi serve respirare la
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| Fu l'ultima nota stonata
a interrompere
il corso d'un arcobaleno,
l'unica virgola
scappata
da un insieme di
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| Con le tovaglie a scacchi,
colorate biancorosso,
non è posto da bivacchi...
io sto qui, fin tanto posso.
Ci lavoro da vent'anni,
so, che cosa fa piacere,
non registro mai dei danni...
prendi posto a sedere.
L'aspro'odor, dà
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In piedi, sedimentato
un uomo predica, solo...
negli occhi risonanze
mosse pensate
rigurgitate
gli porterei parole
ma non sa che farne...
nell'aria, ferita
riecheggiano tarli
si muovono come ombre
sdegnose
recalcitranti...
e la
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Fosti
neve a primavera, tu,
Primula.
Fioristi
in un giorno,
per sempre.
Dicesti
che era per la Luce,
ma fosti derisa,
come il vento.
Avulso
a timor del sentimento.
Vedesti,
ricordasti.
"Sii
Neve,
te ne
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Son cloaca e gelosia,
l'amore mi rende sterilmente
meno di me?
Il brivido d'accoglienza s'inebria forte, Fatima e ascolta:
l'empirica ossessione di Eros canaglia ci dileggia,
mentre macero al sole illusorio
che albeggia,
oltre le tue
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Nero |
28/12/2016 17:24| 1808 |
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Tornano i balli in piazza questa sera,
Santo Stefano, con un girotondo
a rinnovare incontri dentro un mondo
felice e sofferente quando c’era.
Giunge fin qui, vibrante, ma è un’altr’era
per questo suono limpido e sfrenato,
vorrebbe
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| Nella volta di seta
l’aria intorno è cessata
le voci si addormentano
sotto mani di foglia
I disegni degli dei
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Il passerotto becca
la briciola di pane
appena conquistata
proprio sotto la siepe.
Capisco adesso Lesbia
l'amata che il cantare
celebra del poeta
volendole asciugare
le lacrime che versa
sul precoce morire
dell'uccellino allora
delizia del
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Sono gemme, i ricordi,
che mai sfioriscono,
lungo la via che fugge alle stagioni.
Sono, passi delicati
che s'incamminano verso in sole,
quando il cuore sospira e gioisce.
Sono,
l'aria che respiri
dentro attimi che colorano il passato,
in un
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| Cercar la fuga, da lei, per ciò che sapeva.
Era falena in fuggi fuggi
da lanterna, così bella, ma così pericolosa.
Ma lui c'era, nel suo impulso
rapito di quel fuoco,
a far sperare furente desiderio.
Guiderà
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| Nel volo di un pettirosso
si legge la gioia della primavera
che è ricordo
ma rifiorisce dopo questo inverno
di soffi e di freddo.
Come cartiglio d'amore
s'adagia su quella foglia
che ora accoglie la brina
e poi sarà alcova per i
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| Cime dei monti nel candor
di neve
cristalli di ghiaccio a brillar
sui rami
valle pregna di calma maestosa
stambecchi a dicembre
combattono per amore.
Nuvola staglia il grigio
del cielo
un cervo decora bianco sentiero
parla alla stella
con
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| Sfamo la felicità di una bambola in dono
Ha orizzonti di Pace
come la stella cometa che tace
e illumina il cammino
Segue la scia che brilla negli occhi dei bimbi
La lego a un nastro di stelle
che corre con le sue tenere scarpe controvento
nella
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| Quanto mi somiglia il tuo silenzio.
L'esondare di foglie. La vita sul selciato.
Se mi appendo
a quel filo di tempo che ci ha avuto
ho stanco il desistere a non averti.
Forse ancora
ho la faccia ai treni di Novembre
a quella corsa in due
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Nulla rimane dell’attimo
che il cielo pareva vicino,
vedeva brillare le stelle ...
sospiri come frullo d’ali
di piccoli uccelli.
I sogni dei vecchi
non lasciano il nido.
Come grano,
avrebbe dato i suoi frutti,
ali senza remiganti
di
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58 poesie pubblicate nel giorno 28/12/2016 sull'argomento "Festivita'". In questa pagina dal n° 3 al n° 32.
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