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Le 63 poesie pubblicate il giorno 24/12/2016 sull'argomento "Festivita'"
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Così nel gelido e festoso cammino
ameno risuona un campanellino...
diaccio è quell’uomo vestito di rosso,
perché è assai fatuo il foco a ridosso.
Il gelo già strina in sta’ candida notte
s’addensa sin fiato come nuvole a frotte.
Al mondo sorride
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Vivì |
24/12/2016 12:16| 1490| |
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Non sono poi lontano,
sono in cammino...
conto di arrivare, son quasi vicino.
La stella sto a guardare,
mi porterà da quel bambino
e moderatamente in me, ora Credo.
I devoti canti quasi odo, e le luci vedo
là dove i pastori come me,
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Son venuto dall'Africa lontana
per cercare di vivere la mia vita,
son venuto dalla terra del sole
per trovare solo un briciolo d'amore.
Son sfuggito dalla violenza della guerra
per imparare ad amare in una nuova terra.
E mi ritrovo su una barca di
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Anche oggi
la terra ha il colore scuro
dell’inverno
il profumo dell’incenso
non ha scalfito
il legno dei castagni
Qualche foglia
ha atteso il primo gelo
per addormentarsi
e volare via
lontano dal rumore
della città vestita di
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Acconsenti al voglioso mio eccedere,
soccombendo alle indecenti esigenze del piacere,
stupendo quel caldo e stretto
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novella amor mio
emersa dalla spuma del mare
porgi la mano nella storia mia
radiosa divina di grazia
sulle ali di quel vento
sei giunta dentro ai miei sguardi
recidendo le catene
delle perenni solitudini
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Quello che sento dentro è molto profondo
se una volta avevo paura,
ti allontanavo,
ti trascuravo,
ti trattavo male,
ora mai più, ora so' che posso
ora so' che ti Amo più di prima
Quel tempo che siamo stati
distanti ci ha
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Piangiamo le provvisorietà
mai avvezzi al dolore
come se fosse eterna l’agonia
del ramo nudo
incrostato di brina
e incolmabile la crepa al suolo
o fosse ultima la traiettoria d’uno stormo
e il treno la mattina presto sui
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non mi lasciare qui
ad ascoltare il mare
che respira di te
non mi lasciare qui
dove le porte del sogno
hanno le tue mani
non mi lasciare qui
in un buio
in cui non si addentra nemmeno la notte
non mi lasciare qui
a raccogliere stelle
nel campo
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Andando màs, màs se sabe,
Vasco da Gama sotto la croce,
del Cristo,
d’un Ordine antico,
a navigar nell’anima,
affrontando venti e pensieri,
emozioni e tempeste.
Cosa spinge il legno,
di casa in casa,
di mare in mare?
Il
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Principe del mar Baltico d'argento acchittato
nordico nobiluomo tanto titolato
ma baccalà o stoccafisso
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In fondo resta sempre sorprendente
ascoltare lo spirito che duole
ogni volta che torna nella mente
quella forza struggente
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Il sole (simbolo d'accaldata potenzialità)
si ribattezza a noi amica nel suo solito girone rotativo,
a comandare il (forse) bel chiaro giorno.
E, mangiando avidamente la notte,
in un breve tempo, vincolata dalla biancheggiante
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Ne sono obbligato: buon Natale!
A tutti, felice, sereno Natale!
Ne sento il dover, buon Natale!
Di far sì che tutti
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Ho sciorinato al vento le pieghe dell’anima
per catturar frammenti d’una estate ...
Anestetizzai l’ego e il “tu”mi tacque
quando m’avvicinai ...
M’accolse vago un sorriso
che mitigava l’impossibile.
E la libido surrogata
occupò spazi
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Avvolto
da un velato mistero
e sospeso
come lamina
danzante alla vita
cullata dal soffio
della nostalgia
invoco quella passione
vissuta al tempo che fu.
Delirio mio
che intendi
questa eloquenza
canta e salta
alla trasparenza della
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Oj ma’!
Tu,
analfabeta senza nu juorne ‘e scola,
stive sempe a pregà
ma senza dì na parola.
Patre nostro
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| Vigilia della divina nascita
per l'asinello e il bue
vigilanti nell'attesa
nella stalla a Betlemme.
A mezzanotte gioiosa
l'annuncio col vagire
neonato della Promessa
dal Padre inviata a salvare.
Luminosa la stella cometa
accompagna il coro
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Penserai al suo sguardo,
col vento al mattino
che gela la fronte
sognerai il tepore
di quando poggiavi
il volto
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Brindiamo alla vita
godiamo l'attimo
che ci inebria i cuori
e ci nutre l'anima
Del domani non sappiamo
quasi nulla
ieri ci ha già lasciato
amiamoci, giochiamo
qui e ora
dentro un istante
cantiamo, sogniamo
qui e ora
non
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Sabyr |
24/12/2016 18:05 | 802 |
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E' gioia nei cuori
di quei pastori
che, nella notte,
udiron le dolci note.
Son corsi alla grotta,
in fretta a vedere
il nato Signore:
Gesù 'l Salvatore.
Sulla paglia, addormentato,
c'è 'l Bimbo appena nato;
lo riscaldano quei
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E' sempre la solita guerra
da quando nasci
a quando muori
il bene e il male
l'amoro e l'odio
e tutto
tutto gira intorno
alla solita guerra
il vuoto e la disperazione
buoni insegnanti a casa
ti sei costruito un buon rifugio?
Ti troveranno
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I tuoi occhi
due finestre sull’abisso,
echi d’una storia sognata
e mai vissuta.
Nelle pieghe dei ricordi
un dolore antico.
In quiete nel
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Festività natalizie,
corsa sfrenata
per i regali,
consumismo eccessivo
spinge tutti agli acquisti,
non piccoli doni,
pensierini di vicendevole scambio amorevole,
ma si domanda l'impossibile da esaudire
come pretesa d'un capriccio
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| Solo nei cuori umili e contriti
solo in essi la Madonna Madre
solo nella povera mangiatoia
Essa poserà il suo figliolo.
Figlio di Dio e di una donna
Egli compirà le scritture
prima delle azione lo scritto
prima dello scritto il
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In attesa della mezzanotte
cuori umili e sinceri
si elevano in preghiera
per onorare la venuta del nostro Signore.
E sono mani giunte ai piedi dell’altare,
nel profumo di incenso che si sparge nell’are.
E sono cori di voci angeliche
a
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| In questa notte
che precede il Giorno
muti sono i pastori
raccolti in preghiera
Felici infanzie o vite d' attesa
si stringono in speranza
tra i cardini festosi
intorno a San Gregorio
Ora un bagliore
un dolce pianto
dentro le mura
tra
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| Ho sentito l’avanzare dei giorni,
pare scavassero a fondo
che tracciassero un solco
a futura memoria,
a ricordare un
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| Profonde emozioni
oggi
in silenzio
nel vento mi nascondo
mi scopro nel mare
alla pioggia mi lascio cadere
fra le
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| Recalcitri indispettito
quasi tu voglia convincermi
a non rovistare nel passato
sepolto a faccia in giù.
Non posso più scegliere
da quali gocce ripararmi
se la pioggia è così fitta
da alzare schegge di
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63 poesie pubblicate nel giorno 24/12/2016 sull'argomento "Festivita'". In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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