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Le 40 poesie pubblicate il giorno 23/12/2016
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Guardando gli occhi d’un amore primo,
mi vergogno per l’uomo corrotto dai desideri
che dei bimbi dimentica lo sguardo;
leggo la loro giustizia in quel mare di silenzi
che condanna, amandoti senza lacrime.
Prendono l’ardire da quella grotta,
dove
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Un focolare, le schioppettate della legna
con fiammelle verso l’alto a fuggire
a colorare nel buio la modesta capanna
nel mendico stanco d’umile pensiero
la Madonna... il Bambino
La divina luce
lo sguardo verso un mondo migliore
il respiro
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Arrivavo per caso
e poi me ne andavo
c’era qualche luce
particolare da scegliere
Il sapore delle cose
pretendeva attenzione
ed anche i colori
tendevano ad imbrunire
Con il tempo
avrei tessuto corolle
di spezia silenziosa
con i miei pochi
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Nacqui ch’era quasi fine dicembre
di un anno che fu inizio, e mai fine...
Venni alla luce laddove il confine tra la povertà e la disperazione
era solo un’effimera lama di luce,
e mentre per la mamma non ci fu compassione
mai mancarono le
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Come neve si scioglie
sulle foglie
e il vento soffia carezzando
ogni sogno adagiato dolcemente.
Fra le stelle guarda dalla finestra del cielo
e scorge un arcobaleno
come raccolta di colori
che vanno dal cuore alla speranza.
Come neve
i cui
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Facce scûe inte 'sta neutte
in sce stradde da çittae
freido aegua mista a neive
no ghe n'emmo proprio quae.
Ghe son lûxi ancon asseise
de chi piggia pe dormì
tranquillanti e sedativi
perché ôa a
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Sei sempre stato qui
stella della notte
dono
che tutti abbiamo ricevuto
Sei ancora qui
aspettando di venir accolto
dono
che tutti abbiamo calpestato
Non trovava posto
quella notte la tua mamma
e ancora non ne ha uno
Da sempre sei
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hy ju |
23/12/2016 19:46| 722 |
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| La casa, la famiglia,
a Natale si torna,
si arriva, si riparte,
tutto ancora
si assottiglia
poi si intensifica
nel
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| No isco si b’at chelu a pustis mortu
pro chie onestamente at operadu,
no isco a cale fine est destinadu
s’omine, cun rejone oppuru a tortu.
Non cumprendo nemmancu cale importu
appat sa vida nostra casu mai
tottu finat cun gioias e arguai,
e s’
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Rossa poinsettia
Uno
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Scende la neve
il passo è lieve,
ogni anno
il Natale ritorna
con la sua ampia gonna a festa
per posare un regalo
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Ho fatto voto di Morte
per bere
il veleno magico
dell'amore;
ho fatto voto di Notte,
di lacrime,
di perle bianche
di rugiada;
ho fatto voto di stelle,
insonni letti distanti;
ho fatto voto di salmi,
di ferite lamentose
trovate tra i soffi
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Ho spesso pensato al Natale.
Non per parlarne,
non per gridarne
l'ascetico senso
né al fin d'elogiare
borghesi astrazioni
di amabili gesti
reincarnati
in pacchi regalo.
Ho pensato al Natale
per dargli un nome,
per rendere
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Ricordi sopra una lapide,
bagnata da lacrime aspre.
Fuggono da un rigoglioso fior
la speranza e la sorridente vita.
In un attimo tutto è caos
il tristo mietitor,
che falcia il più bel grano,
lascia atterrito anche
il più
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Intense fragranze
di aromi di arance
riarse
su focolari mai domi.
Ritorno bambino
sul mio
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| Riaperte le taverne
dall'odore stantio
Piazze e vicoli ombrate
da fievoli luci
Fanali evanescenti
Su scalini corrosi
a crocchi parlottii
e sagome di fanciulli
appiattiti sui muri
Sparsi fuochi
S’ alzano fumi odoranti
si insinuano si
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| Ho preso una stella nel cielo lassù
la stella cometa
che brilla di più.
Ho detto ai pastori
venite, accorrete
al nostro presepe!
Il bue e l'asinello
son lì nella grotta,
Giuseppe e Maria trepidanti d' attesa.
Gli
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| E sono tuo o mio Dio:
nella notte senza sonno,
nel giorno privo di sole,
nel tempo che non ha pace,
fra le tribù che mi cacciano,
dove piangono i bimbi,
assieme alle mamme che si disperano,
nelle valli della guerra,
fra gli uomini che si
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Trascorre come foglia la mia Vita
su un freddo lago di onde, e ghiaccio e neve,
eternamente appassiti gli sguardi
suoi, dondolàndosi al vento irrequieto,
e intorno è nulla.
La campagna di inverno si riposa,
e la terra che germoglia le
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Quanno se dice “grasso”, paro paro,
se dice danno e nun ce so’ madonne:
saturo, fritto, crudo dorce o amaro
er grasso
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Vinisti?
Ti spittavu
tantu taia diri
Prestu
pigghiati stu figghiolu
nterra latriatu
è iddu chi ndava sarvari
Non vardati cu occhi lampanati
pigghiatulu nte brazza
e isatulu ntall'aria
facitilu viriri
a chiddi comu a mia
chi
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Una musica fluttuante,
viaggia sulle onde,
d'un cuore quasi spento.
Al di là d'una sponda,
la chiave di sol,
apre un varco,
sulla scia malinconica,
di note silenti.
Esse richiamano
la memoria d'un amore,
inciso per sempre,
su un
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| Prendo una voce per un foglio.
L'alba scrive
il tuo sguardo alla mia figura d'uomo.
Ho raccolto dalla neve un silenzio
per donarlo a te, perché tu
possa dipingermi in un giardino di sole.
Quando mi manca la luce scrivo.
Una
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| Mi nutro ancora ai seni della vita,
il latte a volte è freddo e amaro
e altre volte è dolce come il miele.
Ci sono pause in questi due momenti
dove godo di me trascurando il bisogno.
Scrivo spesso lettere e poesie a me stesso
col
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Tutto si è ammortizzato,
il cuore riposa nella sua dimora.
Svuotato, è il senso,
colmo è il non senso,
almeno questo io penso
in quest’annoso tempo d’inganno
per un corto silenzio
confuso e amaro
come il sale grondato dal tempo;
di questo mai mi
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E una lacrima sul corpo
che non sa più dove cadere
e le mani, chiuse in un silenzio
e le labbra screpolate, forse da troppi pianti
e i vestiti, di mille colori sbiaditi
e le feste mai vissute, e i campi ormai fioriti
e le cicale dai molti
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Arpeggi della mente
tengono stretti gli ieri e il loro passato
monologhi repressi
danze di cuori fuori di testa
a
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E’ la silenziosa voce del Signore,
scende dal cielo, entra nel cuore.
Apre la porta del sorriso alla bontà,
in te cresce l’amore per l’umanità.
Una lieta novena per ricordare
che devi solamente tutti amare.
E’la giusta via per la
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E' lieve soffio di speranza
la Natività Santa,
anime in ascolto un po' smarrite,
fra note di campane in giubilo
nel cielo di mezzanotte.
Astri al di sopra
dell'interiore inquinamento
di luce vera scintillano,
riempie il Bambinello
il
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Sopra la grotta, mi accennò, là, Dante,
fuori Betlemme, un angelo volava:
sotto, dei santi e, dietro, umili sante;
la rupe era di una roccia cava
e, dentro, con il bue e con l'asinello,
santa Maria con san Giuseppe stava.
Ciascuno
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40 poesie pubblicate nel giorno 23/12/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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