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Le 45 poesie pubblicate il giorno 07/12/2016
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- Sera distratta
tra rumori
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Julie |
07/12/2016 17:28 | 1394 |
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Ci sono fughe
senza ritorno
fughe che non ti aspetti
fatte col cuore in gola
e l'anima in subbuglio
Addii senza parole
che hanno in bocca
il gusto acre
del disincanto
dell'illusione amara
Fughe zaino in spalla
dentro cui hai
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Coloro il mio presente
col rosso dell’amore
col verde della vita
e il giallo del dolore.
Colori a tratti e tanti
per nani e per giganti
usciti da una costola impazzita
mentre il domani al buio
non vede e non ci sente
perciò amo il
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C’è una luna trasparente,
s’intravvedono le stelle,
come flebili fiammelle
e le nuvolette spente.
Cala il sole
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Poesia,
Tu che canti per l'anima mia,
Tu che sei quel brivido
Che scorre nel mio sangue...
Diventi carezza,
Appena sfiori il mio essere.
Diventi innocenza,
Appena ti sciogli in quel pianto.
Poi con pudore, mi versi
rime d'amore.
Ed ecco che
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Su ligatu a ‘na catina,
d’amuri sugnu maluti.
Mi mi liberu e mi guarisciu
u mericu mi presciviu,
mi ti vardu 'nta l’occhi.
Stringi a me manu,
cumpari u suli.
Camina vicinu a mia,
u respiru si ripigghia.
Cu l’affettu nasci
‘u beni, ora ‘u me
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L’ eccitazione dilaga
come un magma crescente
e stuprato nell’anima mi sento
Lascia che me ne vada
prima d’esser
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Exitur
anima mea
a te, homine,
et aperuit
cor meo
ad Divinis...
Protege,
Madre,
dimentican
gli uomini
da
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Ella è raggio di Lui, il bel Sir dei Regni;
diafana, con un manto luminoso;
appare, in cielo, umile, al suo
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| If everything came into begin
from one of those sites
in which you can never get
for a few moments
we would envy
the
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Hanno scotch per tapparsi la bocca,
gli ultimi,
e un mazzo di fiori datati da ricordare.
Orchidee ogni mattina
per nostra signora dei salotti buoni.
Abitualmente,
le carrozze non ritardano
per chi annega la stima altrui
in calici di barolo
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Note sublimi
toccano l’empireo.
Dispiegando le ali
dell’introspezione astratta.
In un’atmosfera elegiaca
danzano le mani
del compositore
sulla
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Nell'accumulo
del moral consenso
passa il dissenso.
Batte al cuore
l’ignoto bottone
allaga la via
del giorno immorale.
Cammina nave
oltrepassa scia
profonda nell'arsura
Della bizzarra fiamma.
Grida gufo
nella notte oscura
lupo
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Quell'allergia che avanza,
mai spenta, celata, sopita,
il genere umano ... sposta
insiste a mancare nel pezzo,
la
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Wilobi |
07/12/2016 10:07 | 1868 |
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A volte tetti di velluto
in altre
geometrie cadenti
s’accartocciano
all’alta vista
arrampicata
senza sovrapponimento
s’impolveriscono i marciapiedi
dallo sparito
mercuriale color
notate da un cameriere
mentre corica il bicchiere
S’acquatta
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Sciogli le tue mani nell'acqua silenziosa
fa che io beva, che mi disseti
dentro di me, la tua voce,
la tua anima volante.
Ali di fuoco hai messo nel mio cuore
brucerò con te questa notte
saremo fiamme dello stesso fuoco
e poi, la
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Viviamo nel crepuscolo,
per noi il risveglio o l’oblio,
non di se stessi come forme,
ma di cuori e coscienze,
il futuro.
E corre,
corre il passo,
lungo l’orizzonte del proprio respiro,
il limite del proprio ritmo,
pulsa,
e vive nell'alba del
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Sono nato che pensavo alle rondini
con in bocca sempre il cibo
per i loro piccoli,
svolazzanti in un cielo senza fulmini.
Sono nato che pensavo
di percorrere strade senza ciottoli,
vichi sempre illuminati.
Sono nato che pensavo
di nuotare in mari
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| Guardo la mia casetta di campagna
la fisso nella mente andando via
si trova ai piedi di una montagna
e mi rallegra quanto bella sia.
Se mi allontano scema l'allegria.
E' ottobre, cade il riccio di castagna
e sulla strada scende la foschia,
la
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| Se avrò ancora fame di verità,
voglio chiudermi in una stanza
troppe volte ti ho masticato
per
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Fugge tutto intorno al raggomitolato tempo,
offuscati pensieri viaggiano solitari, orfani
tutto è al suo correre repentino nei silenzi
per quel lascito spezzato di orme speranzose.
Lo sguardo dolce fissa l’ignoto, sogna
è a cercare
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Ho una cattiva postura
non per mia colpa
e ho la brutta fama
di poeta da strapazzo,
nessuno m'inviterà a bere
il suo tea regale,
sono anemico di buone maniere.
Ho un tempo che per me
non è abbastanza
e non vorrei dormire
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Mavec |
07/12/2016 09:38| 586 |
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Senza il Tuo amore, chi mai vivrebbe?
Come un fiore sfiorisce alla sera,
come l'azzurro si spegne nel
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| Sente come una
morsa al petto e gli fa male, lascia
che lui ti possa amare; non chiede molto
solo un semplice gesto, non è un maldestro;
ne avete bisogno entrambi lo devi capire,
lo fa senza mentire!
Guarda il tuo viso,
non
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| Semplicemente
in me,
sempre,
dovunque,
comunque...
e i tuoi occhi
mi dicono
ciò che la lingua non dice,
con dolcezza,
con fermezza,
quasi un volo disteso
di rondini a primavera...
così
abbraccio l'eternità,
sentendomi
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| Da piccolo intingevo il mio pennino
nel calamaio con l’inchiostro nero,
ma mi sporcavo sempre il grembiulino
ed il maestro era assai severo!
...La penna stilografica fu certo
il magico rimedio a quel problema,
così scrivevo pure in campo
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| Oggi mi sono dimesso da poeta,
mia madre ha detto finalmente
figlio mio ritorni alla realtà,
ha aggiunto meno male
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| Ritorni vagheggianti
di una idea amaramente nichilista
essere ancora altro
forse l'età non ha consigliato
o il berbero quella notte non ha urlato
sì è tenuta una spremuta
e ne è uscito un distillato
un concentrato
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Assetato del tuo sudore,
inabissato nel materasso
m’inebrio nel ricordo di te,
del tuo sapore sulle labbra avide,
del tuo colore negli occhi spenti
e in tua assenza indugio.
Averti tra le mani dentro un sogno,
madido mentre il sole risorge.
Livida
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| Tradita sì tradita nel mio io
la morte mi accompagna e mi incorona
e le mia arte il male non perdona
non concedendo pace né rinvio.
Tradita da Giasone e dal desio
mi giunge quella voce ch’altri intona
e i miei tormenti fanno da
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45 poesie pubblicate nel giorno 07/12/2016. In questa pagina dal n° 16 al n° 45.
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