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Le 60 poesie pubblicate il giorno 27/11/2016
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Tra languidi orrori
scorrono i pensieri
degli umili.
Sprofonda nell'abisso
del terrore
merce di scambio
è l'onore.
Strategia inciucio
confitto perenne
tra popoli
occulta mente
dei forti.
Ma l'uomo crude
e
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Sei ovvio superdonna
e senza gonna
dotata di poteri
e di fattezze
decisamente altera
segnata dal tuo essere sincera
in volo per le imprese
più apprezzate
con un costume
in rosso trionfante
decisa a far da balia
e da garante.
E sei
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Più di una volta mi ritorni in mente
tu, antica capitale di Contea,
adagiata in pianura equidistante
dalle colline e da quel mare che,
volendo, nella Francia ci conduce,
in quella Francia da cui voi, Normanni,
discendeste un migliaio di anni
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Vivo l'ora
del tuo passo
del tuo sguardo
del tuo forse
quasi quasi
mi sento nullo,
povero ed inferiore.
Il tuo amore
è tuo e solo tuo
ed io che ci sto a fare
sempre sulla tua strada,
ora mi sembri un'ombra,
poi un
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Ho visto spegnersi le stelle
nelle mani serrate di un barbone
e cieli di carta sottili come respiri di filigrana
ardere ai lati delle strade.
Ho sentito il vento
stormire forte nelle notti randagie ai piedi di cattedrali di sale
dove il freddo
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È impossibile non odiare,
le cose, le istituzioni, le persone,
quando ti sgretolano l'anima
provando piacere nel vederti sanguinare;
L'odio in un uomo lo tormenta, lo trasforma,
diventa quello che non è,
diventa quello che mai ha
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Dov’è Abele? Non ne ho conto,
mica sono il suo custode
dacché prende la tua lode
se un agnello, riverente,
lui ti porge in sacrificio;
per la mia fatica niente!
E il frumento in beneficio
e la frutta ti ho portato.
Manco poco hai
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Luce ovunque
satura è l'aria.
Vibra
tra gli alberi spogli
rivelando
delle ultime foglie morenti
la superna Bellezza.
Sfida
al Tempo e al
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Sorto l'epitaffio
amici infine
arrivato ora
è il tempo...
Antigone
l'unico sole
a noi si rivolse
scompenso di paure
e scivolammo
in abissi mai contemplati
assaporando
il nettare dell'oblio...
è destino
ora presente
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| La casa lasciata vuota
dalla sua morte
urla la vita negata.
Perché
vulcano si scaglia
controvento, arde
e spegne il battito.
Zone d'ombra fagocito,
tremore travolgo,
percezioni confondo.
L'ho visto, era lui
in quel fiume
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| Ascoltavano melodia della vita,
respiravano aria pregna di note,
erano farfalle a toccar fiori,
erano uccelli a salutare il sole.
S, ode rumoreggiar di basse onde,
il mare della libertà è tranquillo,
si vedono da lontano barche
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Oh negretta! negretta! Dove vai?
È presto per raccògliere il cotone,
càndida neve della piantagiòne,
prima v'è il fiore rosso della guerra,
e v'è l'Amòr;
prima, devi danzàr a ignudi piedi
i
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| Luca ci riferì d’angel navetta
Gabriel ”Forza di Dio” suo messaggero
lator di prodigioso lieto evento
a vergin consacrata qual prescelta.
E il ventre di Maria si fé ciborio
di frutto generato in santo Spirto:
da concezion sei mesi
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Il cuore non s’accorda
con la testa, che prima è
radice, gemma e filo
d’erba.
il cuore all’alba è farfalla,
fiore che sboccia, la testa
diviene falce, che recide
i sogni.
Il cuore, mai s’accorda
con la testa, che a sera
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| Il sussurar del silenzio m’ aggrada,
tra gelide labbra in obliati sensi
d’intensa nostalgia, vaga la mia
mente in istanti di magia.
Cammina il sussurar del silenzio,
in palpiti di sospiri ormai forieri
d’attimi insignificanti, lontani
quasi
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S'avvicina
i ciocchi si consumano
un'alba fredda
raggela le frasche
rinsecchite
odor di neve
voglia di pace
che
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inadeguati noi
gettati nel mare- mondo
legati ad una stella di sangue
noi siamo l’alfabeto del corpo
che grida
il suo
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Sara’ l’ardore il compagno lieto
delle mie ore
e, vagare col pensiero
per scoprir il tenero segreto.
mentre celebrero’ il rito pagnano
che del sesso si nutre
e dell’amor ne impregna la natura
osero’ sempre per mia fortuna.
quando entrero’ nel
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Un velo sull'immagine mia riflessa,
tutto diventa impreciso, quasi sconosciuto,
m'allontano dalla percorsa normalità,
nuove traiettorie, fantasie da esplorare.
Non più mi riconosco, cuore puro non eroso
dagli spasmi del dolore,
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Pagu |
27/11/2016 12:00 | 1354 |
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Al mattino
nell'antropica plaga
oltre la frontiera
tra casa e mondo
soltanto è vaga
l'immagine
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Crepitio di voragine nascosta,
riserva liquida nel crepaccio trasparente,
riflesso translucido di raggi veementi
affascina
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Il futuro potrebbe essere semplicemente
quel greto riempito
o una terra scoperchiata da un tifone impazzito
privo
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Rami di vita
su levigato
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| Eri di lato come nel vangelo
a Cristo che invocava il padre santo
disteso sulla terra senza pianto
con gli occhi spenti rivoltati al cielo.
Eri venuto come un pellegrino
tra tanta gente orfana del sole
col grido dei fratelli nelle gole
e l’abito
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O tu poesia,
tu che mi possiedi, mi vuoi
tu non hai posto limiti al mio male
tu nutri i momenti, li rivesti di timida follia
Tu poesia, tu che non parli
sai sciogliere in luce le parole
tra le mie labbra e i tuoi silenzi
tu poesia, tu che in me
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Sotto le macerie
delle invidie umane,
l’Amore vero
vien sepolto.
Sentimenti incompresi,
vittime di lontananze,
si sperperano nell’oblio.
Profumi che portano indietro,
raccolti nello scrigno dei ricordi,
sigillano per sempre,
un legame
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Non so cosa fare, dichiari sconsolato
qui e altrove muore la speranza. Replico:
anche tu hai la proprietà delle lacrime
esse misurano il mondo, lo riverberano
terso in salino toccasana. Lo cambiano.
Scendono copiose di fronte alla
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| Proverò a chiamarti
ancora amore
a darti un bacio
prima che sorga il sole.
Magari mi riamerai
come tanti anni fa.
E nel tuo sonno stanco
chiamerai il mio nome
darai il mio volto
a chi ti è ora accanto
vedrai me
il mio sorriso
in
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Sono lacrime di pietra
ancorate a trame livide
cucchiaiate a raschiare
tiglioso dolore
fisico e
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| Vorrei vederti farfalla
e mai bruco.
Distendere le tue ali colorate
e poi andare,
volare, viaggiare e poi tornare,
raggiungere la rosa del sorriso
e quella della pace.
Poggiare il tuo bel corpo
sopra il petalo
bagnato di rugiada,
colorare
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60 poesie pubblicate nel giorno 27/11/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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