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Le 56 poesie pubblicate il giorno 25/11/2016
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La regina degli alberi
non piangeva
regalava gocce di rugiada
vicino ai mattini
Aveva sempre stelle
da sacrificare alla notte
e veli di buio
per nascondere le ombre
La signora delle foglie morte
non pregava l’autunno
restava ad
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| Sana invidia
e l'ammirazione
ad un cuore puro
nuovo battito incostante...
vergine
dallo sfarfallio
che mai teme rimorso
incline all'avvento
nel veleggiare oltre
il mistero che attrae
in fermento le mosse
della ragione...
esperienze
di
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| Mi hai saldamente in pugno.
Mi distruggerai a poco a poco;
prima spezzando gli arti inferiori.
Non potrò fuggire da
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T’espandi
copioso
nel tuo fluire al mare
ampio
uno scialle sull’anima
un ombrello aperto
capovolto
distratto
e dentro perle
Ma il tuo verbo migliore
- l’essenza -
chiuso è nel vetro
è nucleo
embrione
È nudo
senza
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Vero è l'eone antico
dei tuoi passi
che inducono alla sete,
corollario, essenza della suprema quiete,
coreografia di corale fantasmagoria
della femminilità,
gemma d'oro nero,
silenzio nell'oblio silente, corifeo assoluto
del
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Aria rovente
in un crepuscolo bagnato di pianto,
dove, l’alba non ha sole, il sorriso è spento
tra un pugno chiuso ed un lamento.
Soggiace, un cuore silenzioso,
la mente vaga, dentro gioie e paure, tra i muti abbracci d’un angelo
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Vola sui tetti di Parigi foglia funambola,
intrecciata al profumo di una baguette,
percorre il colmo di un tetto
ossidato di verde,
e cade nelle luci d’inverno,
scivolando attraverso il gelo,
a sporcare la linea di un orizzonte spezzato.
Le dita
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Les mots s’étiolent
et froissent le silence
Sur la feuille diaphane
une marée d’ombres
glisse sur l’archipel du rêve
et enfle dans l’encre noire
Je caresse tes yeux
comme on satine un paysage
et je demeure dans tes flancs
le
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Sui sentieri dell'amore
io e te soli
in cerchi di profumi,
non è con noi
il peso del tempo che passa
ma viviamo la leggerezza
che il donarsi ha in sé.
Ci par di volare
simili ai petali
e stesi sulla brezza
ci lasciamo
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| Venite o popoli prostrati
a fecondare questa terra
apriamo le braccia
abiterete qui nei casolari
vecchi paesi si
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| Alzati, e risollevati da questo inverno
che dentro te ha congelato ogni momento
e ha rubato alla tua vita entusiasmo e
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E’ tra i filari
d'ombre sconosciute
che cerco l’acqua.
Nel medesimo percorso di sempre
non vedo il fiume.
E
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Colorati
di rosso
i gradini comunali
addobbati di vanità femminile
gridano giustizia stanchi
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| Degli ombrelli ti ricordi a malapena.
L’ultimo -comprato a Madrid
quando l’acquazzone da Aranjuez
ci rese poi notturni e umidi
l’ombrello, ti dicevo
-per me una reliquia-
scomparso negli effluvi
-neanche torrenziali-
di questo novembre
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| Scrivo i miei silenzi
il mutare dei miei giorni
pensieri
reduci da sogni mancati
da ossa ormai franate
da una vita
che a passi veloci si allontana
chiudendo il suo sipario
scrivo i miei silenzi
con previsioni orfane
con tante croci da
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Turan |
25/11/2016 16:04| 243 |
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| Erano tant’anne
ca nun passavo pe’ stì viche...
io ccà ce so’ nato, chisà ch’è cagnato
Cammino ‘a duje minute,
nisciuno m’ha fermato...
so’ tutte facce nove, ma che malincunia
Ccà steva ‘o salumiere,
mammà faceva ‘a spesa...
’o tengo a mente
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| Raccolgo di Lei
nel silenzio
il sorriso
che vola leggero
e s' abbraccia
al pensiero
Ora
che il tempo è
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| Ordinarie storie di pregio
livellano fragili felicità
incise su fiocchi di neve,
mi legano al passato
le fallaci certezze
strette con mani gelate.
Scrivente dalle penne
abbandonate nel cassetto
dettagli poetici assoldo;
turgide
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| Il porfido si sveglia sempre disinvolto
la gente sale e lo sguardo scende
tra i binari e il chiasso dell'asfalto.
S'imbrigliano sensazioni
d'infiniti caldi baci abbracciati
sui navigli lenti e navigati.
Milano non ha l'interruttore
un
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| All’alba
mi piace restare a letto
a poltrire
lasciandomi avvolgere
dal pensiero di te
e dalla dolcezza
delle tue parole.
Sentire che mi scivoli
addosso,
che mi penetri tutta
e mi travolgi di passione
portandomi in un limbo
di abbandono e di
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| Ritorna un sogno colorato:
sguardo dolce da cerbiatto e randagi occhi,
dimora lucida,
esili miraggi e mille sogni.
Mi specchiavo sul suo viso
cercando la via retta
dissolta come sortilegio
tra nebbie di Avalon e la fata Morgana.
Ricordo solo un
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| gli azzurri del cielo
e le splendenti stelle,
luminarie della volta
con la luna silenziosa che ascolta
e, gli occhi vigili al ciel
miran l’alta armonia
del cantico celestiale della vita.
una sinfonia di note
amalgamate dallo splendore
e, lo
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| E’ al cospetto del sinedrio che giuro amore e pace
a chi ha seminato in me il fiore della speranza.
Gli occhi tuoi
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Tanto bella quanto il fuoco
che riscalda e prende vita
un selvaggio antico loco
lungo il fiume in risalita.
Se minuscola non so
ma somiglia al mio pensiero
gira intorno a un re sol do
ben più salda di un guerriero.
E’ il mio mondo senza
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Un libro
e poi un altro e un altro ancora.
Con i libri hai seguito a distanza
la mia infanzia.
Mi hai fatto crescere e maturare,
assaporare la conoscenza
e nelle pagine viaggiare.
Scambiavamo pareri e opinioni,
maturavano le nostre
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Quì
alla fine del cammino
da sempre
ti aspetto
per ricongiungermi a te.
Con tutto l'amore
che mi concede L'Amore
ti guardo
ti chiamo
ti sogno.
Mentre ascolto
il tuo pianto desolato
risuonare
nelle sconfinate profondità
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| Te recuerdas mi Dios de la plegaria
que hace tanto tiempo te escribí...
¿Adónde está aquel
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| Quanto l'inverno si apprèssa iracondo,
e quanta neve ascolto nel mio cuore,
e quante cure!
E così in tante attese di ombre e nebbie,
e di inattesi Sogni inavverati,
sento fuggìr, allontanàr la mia
tìmida
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Nauseato
oltre ogni limite d'onda
che allaga il pianto,
...come foglia
scivolo tra le mani
fredde del vento.
Stanco nell'anima,
l'arrendersi non lascia
traccia all'orizzonte.
Evaporano i ricordi...
...anche il mare lo sa...
non
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Così improvvisa, la morte venne.
E null'altro da aggiungere agli anelli di una catena
se non la salsedine che sopraggiunge
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56 poesie pubblicate nel giorno 25/11/2016. In questa pagina dal n° 5 al n° 34.
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