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Le 55 poesie pubblicate il giorno 02/11/2016
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| A passo svelto in incedere elegante cammino
lungo strade senza tempo, senza alcun intendimento,
né meta, né riferimento.
Occhi bassi abbracciano un percorso d’ostacoli
invadenti che nel ricordo affiorano, come fossero
creature
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| E tu parli
con una voce nuova
che non avevi mai avuto,
ti guardano,
l'ombretto di dicembre
sulle palpebre,
gli occhi
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| L'inverno e i suoi odori
maschere danzanti
di finti fumi
Aria dal sapore di legna bruciata
Farfalle variopinte
dai colori spenti
camuffate da foglie appassite
Imbacuccati
Sopiti gli ardori estivi
Merli neri
nel luccichio di un sole
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| Le velate lacrime
si spengono nella nebbia
un dolce ricordo assale
fallace lusinga del
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Il mare sarà nero
fino alla prossima luna
e il cielo che consuma l'alba
tremerà di fredda ombra
La terra si aprirà
e qualche demone orgoglioso
torturerà le nuvole
per far morire il cielo
Non so se
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| Incomincia in un sol attimo ma poi è sempre... adesso,
Non sai probabilmente, che la Fine con
Inizio, come in cerchio accade, sempre coincide,
Zigzagando nelle menzogne così – tu -
Immortali lusinghe imponenti quasi fossero
Oro abbagliante ma poi
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Ho rotto le parole in pezzi
spezzato il polso disegnandoti
rubai le stelle dal tuo infinito
La carta dei sinedri mi fu letale
la carne rosso sangue capitolò
il bavero dei pazzi il mio soldo
Sorrido nelle piazze alla luce
mi lecco le
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Malumore è il mio stato a tutte le ore
In fondo all’anima diafana... una macchia
Scavo tra i pensieri quasi furiosa
Oserei definirmi folle ma son gelosa
Nonostante tu viva per me solo, ed io possa
Odiare il mio sentire e il mio
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Un attimo
che dura la mia
vita intera...
donato un sussulto
liberando al mondo
un grido di
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Oltre là, vi è un’isola,
s’erige inflessibile, audace
come un sacro eremo
accoglie tutti i segreti della vita,
tutti i misteri della morte,
nel suo solitario abbandono
dove maschile e femminile
si intrecciano in amplessi di intima
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| Angolo dal profumo di mare,
minuti, ore, la vita.
Il bussare dell’onda
che picchia lo scoglio
le stelle e Lei
lucente quanto il Sole.
Luna lughente,
lucente Luna,
solo per coloro che conoscono
il linguaggio d’amore.
Occhi splendenti tra loro
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In fretta è cresciuto
il giovin cipresso
che esile e timido
stentava ad affacciarsi
al di là del muro di cinta
di questo luogo santo,
ora lui sovrasta
la maestosità degli altri
e da lontano lo si scorge
con la sua cima
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In questo giorno particolare
vorrei ricordarti come quel fiore
dai petalosi vividi colori
raccolto nel campo della vita
e
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Riconoscersi dentro
con il ricordo di noi
cercare l’io nell’unico centro
e lasciare i pensieri al poi.
Vedere il nostro
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Svelami, amore,
il mistero dei tuoi sogni.
Raccontami
dei respiri sospesi,
nel peregrinare
del tuo essere,
delle interminabili attese,
punteggiate
da gocce impietose
di chiave malmessa.
Raccontami
di quell’Io che sei Tu,
del tuo mondo
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Il sonno invita
i miraggi dell'innocenza
misti ad una musica
fatata e indescrivibile,
nella mente trovano spazio
labbra
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Com'è glorioso il fuoco avvolgente
che vince il legno imminente,
e riempie i cuori di calore
mentre guardi la sua porta con stupore.
Mi avvicino gelida di cristalli,
mi siedo accanto in cerca di dettagli
e con guance colme di frutta
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julia |
02/11/2016 18:32| 762 |
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Sguardi e parole,
bruciate dal sole.
Gioia e momenti
dispersi dai venti.
Una noia mortale,
nell’animo sale.
Stai a ricordare
per non scordare.
Il silenzio è reale,
non un distacco banale.
La strada dell’amore
è chiusa al
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Già è un anno di senato
dacché Romoletto,
a trovar gli dei, se n'è antato
santi numi solo
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U rui ri Nuviemmiru
è a iurnata re
mutticcieddi
iddi
vienunu ri notti
o scuru o scuru
nun si fannu virriri
sunu co sacchitieddu
cinu ri giucattuli
e cosi aruci
Caminunu pianu pianu
ppì nun si farisi sentiri
re picciriddi
cana
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Malinconico viale!
Cipressi in duplice filare
corrono al rintocco del tempo,
cime di rugiada scintillanti,
toccano il cielo ondeggianti al vento.
Sorridono le stelle del firmamento
quando a festa si veste il camposanto,
tombe ricamate a
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Essenziale,
questo mio verso di sbieco
tra nevrosi e panico.
Ho messo i fiori rossi
nel vaso bianco e ho riso
perché nulla mi
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Leviatano
è il suono mattutino
delle ombre,
atti fatiscenti
come domestici Golem
si agitano
tra gli spettri nebulosi di una coscienza
ancora intorbidita dalla notte;
muschio nella mente
e sangue di rugiada,
le cantilene fatue dei
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Voci echeggiano oltre un tramonto
che perso ha ogni colore,
pensieri non hanno più luce mentre, il giorno si oscura nella nebbia.
Sei lì
in quell’angolo di cuore
che langue, dentro un ricordo ormai confuso.
Sei
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| Degenera consumata memoria...
Empatica riesco ad annusare
Miasmi di cellule forse mentali!
E Ruzzolano nel senno andato
Nascono e stabiliscono versi,
Zuzzurelloni verseggiatori che
Ambiscono massima attenzione.
Poetica frastagliata
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Acqua delicata di rugiada
sciacqua la mia trita vita,
lava via l’insulso sudore
che mi appanna gli occhi
e mi lascia in penombra,
mentre
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Andate ora nel campo arato
la terra sconsacrata del miscredente
prendete pietre tonde e pietre aguzze
che siano tutte di misura giusta.
La donna grassa venga lapidata
ella ha tradito
e non per colpa di suo marito.
Lui la trattava bene
poco
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Io decalogo dei miei doveri, intriso da mille malumori,
sverno il mio colloquiare nelle ipotesi sul tempo.
Navigando senza
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Giorno dei Morti
ogni due di Novembre
festeggiati dai Vivi
com'erano nel ricordare
pensando al loro domani.
E' folla tanta nei cimiteri
belle di fiori le tombe
velo di grigia seta sui cieli
chi crede mormora preghiere
luci per l'anime
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È goccia del frutto di un congegno virtuale
ma scivola nella più succosa verità,
bevo il suo sidro con la volgarità
di una
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55 poesie pubblicate nel giorno 02/11/2016. In questa pagina dal n° 6 al n° 35.
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