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Le 59 poesie pubblicate il giorno 28/10/2016
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| È sull'acqua
che pone lo sguardo
l'ombra d'un ponte sul giorno.
Nello specchio che passa mi resta
la casa del tempo maestra.
In faccia i ricordi
la tenerezza svelata; i rumori
di un tocco di piazza al silenzio.
In
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E’ capu d’ogni tristezza chistu misi
pecchì lu cori si inchji di lacrimi,
ognunu i nui si senti senza arrisi
pur ‘u cipressu ndavi fogghji malati.
Arriva novembri ed è com’a ‘na spina
‘nta chistu pettu cunzuma penzeri,
penzu a me’ patri appressu
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Giunta è l’ora
più fredda d’inverno.
Sorte infausta.
Il tempo mastica giorni
e sputa ossidate
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Ho lasciato tra le coperte un sogno caldo
un angolo piegato sulla pagina d’un libro
destini sospesi tra storie immaginate e
altre storie vere, nell’impronta sul cuscino
col vento che strepita e le persiane impazzite
latrano come un cane quando
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| La tua morte sarà festa
il tuo imputridire sarà delizia
rotolare il corpo tra fango e feccia sarà ridere
odiarti sarà meraviglioso...
Lontano nel tempo il ricordo di un amore
curato e coccolato
amato con ardore
passione
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| Sfugge la notte
Tra
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| puoi salire con me sulla cartina, se vuoi,
stare su un piede solo sul mar Caspio;
prendere con due dita il sole e illuminarci ogni piccola gola,
sentire come è stretto il cielo
tra parola e parola
farci un rifugio di grafite da tirarci
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E mi ritrovo solo ad ascoltarmi
dietro il silenzio di un vetro
tra sbadigli lenti della notte;
fuliggine di passi appena spenti.
Ho adagiato sul vento i miei occhi
per venirti a cercare
dove il cuore non dorme.
Sei il rumore del tuono
ed il
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Si duole il mare
con voce agitata e sincera
e nella sua e mia malinconia
si fonde un rimescolio
d’intensa e sincera inquietudine
sempre al far della sera.
La notte non mi spaventa
è il buio che mi tormenta,
è la lentezza dei giorni
che opprime
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Hai stracciato una vita facendone
coriandoli per le tue feste.
Silenzio!
Hai frantumato un amore sincero
per comporre collane con cui
imbellettarti.
Silenzio!
Hai negato, mentito, recitato per
soddisfare il tuo famelico
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oggi il sole si vergogna ad uscire
per vedere
cosa il cielo rovescia
sul mare
la tempesta
come un fiume di rabbia
ha inghiottito il vento
la terra il silenzio
mentre l'aria
si riempie di fumo
la paura si nutre nel buio
la terra di nuovo che
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Il piacere, di leggerti dentro,
supera, quello di raccontarti.
Io vivo cosi.
Tra una pagina e l'altra.
Tra l'urlo e
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Amo intercettare suggestivi paesaggi della memoria.
Infondere linfa vitale alle pianure della mia storia.
Deputare al
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Salina bollente, si veste di freddo,
solca le pelli bagnando il taglio.
E' sonante isterico il dolor muto
ogni suo scorrer l'avvicina all'Eterno.
Nel ventre materno rifugia la testa,
la discesa spezza il cordone dell'anima.
Lì sul
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| Occhi come falene
scrutano
il tappeto di stelle.
Desideri siderali
perseidi di segrete speranze,
fulminei bagliori silenti,
inespresse voglie d’anime
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In appello al cuore
intervenne la mente,
acuta la memoria
straziante dolore
sparpagliato tra i detriti del tempo,
momenti impressi a marchio ...
Giustizia per questa anima
giustizia ...
e tu tempo
beffardo e tiranno
rodi e sogghigni,
fai
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Hai il cielo
negli occhi
e io
ho voglia di berlo...
disseta
la mia attesa,
fragile speranza
di vento
e allarga il tuo cuore
affinché ci sia posto
anche per le mie illusioni...
aspetto
che la mia realtà
diventi
facile
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L’Italia trema, ... ancora il terremoto!
Il sottosuolo ... è una polveriera
ed il futuro naviga nel vuoto,
la
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| Non rischiaran la notte i lampioni
tutto buio d'intorno sul mondo
e lo sguardo si perde nel vuoto
e la mente viaggia
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| Mu' quasi tutti scrivunu puisìi,
ma senza usari mètraca né rima.
È mmegghiu ci va' ccògghiunu l'aulìi,
ccussì ponnu nchianà' fign'a la cima.
Si scrivunu surtantu
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| Corna di vetro
invisibili allo specchio
riflettono abitudini
di spalle
Corna
fioriscono su pruriti
omaggiano
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| Si el silencio hablara, madre de mi corazón
volarían las golondrinas en el amplio espacio
trinando tus dolores, liberando las mudas palabras
aquellas que no osaste nunca pronunciar
.
Y te abrazarían las flores con profundo
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| Maestoso maniero
che dall’alto domini
il borgo e la valle
di Montenero
conservi la storia
in scrigni d’argento
avvolto dal sacro
mantello del tempo.
Tornanti in salita
conducono piano
al tuo eroico portale.
Ti inebri dell’aria
che si
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| Più volte ho trattenuto il pianto,
In mezzo alla gente indifferente,
Arrogante e prepotente.
Non volevo del suo canto,
Tutto finto e senza cuore,
Organo d’un assoluto squallore.
Davanti ai miei occhi,
Anima mia, te ne andasti.
Musica senza
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Oh Dei,
che impartite ordini al mondo,
chiudete le porte d'oro del tempio
e lasciatemi al di là dei vostri confini,
ma accendete il mio cuore
con germogli d'amore.
Lasciatemi
una voce d'ascoltare
sul far della sera
che mi parli
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Sarà questo silenzio nella notte
E il mare delle voglie e delle lotte
In cui mi specchio e vivo ogni momento
Donna di forte e acuto sentimento
Estasi da passaggio di frontiera
Nuvola che sei brezza e mai barriera
Tarantola di un cielo
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Rincorrendo la vita,
questo amore che grida in noi
senza barriere,
chiamandoci per nome
in metafore ricamate dalle labbra.
Ti guarderò con innocenza,
perché nessun dubbio
possa ingannare il tuo cuore,
come guardassi il mare
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Eolo |
28/10/2016 00:00 | 1719 |
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59 poesie pubblicate nel giorno 28/10/2016. In questa pagina dal n° 32 al n° 59.
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