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Le 61 poesie pubblicate il giorno 06/10/2016
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| Ah ... quanto mi piacerebbe
tuffarmi dentro un’onda
come un delfino ...
anzi vivere come il delfino
ed ascoltare sensazioni di mare,
nuotar tra pesci e pesciolini,
osservar stelle e cavallucci marini.
Viver nelle azzurre acque
e giocar tra
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| Ossequi alla signora
e malvoluti inchini
che seguono vocaboli
nel senso proprio
di folte imprecazioni
soluzioni cercando
in strada accidentata
privata dell'uscita...
mani grandi
infondono coraggio
trattenendo nodosi tremolii
ragione del
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| Guardo intorno
tutto è fermo
occhi si chiudono
respiro lento e sento.
Cammino sui miei passi
nessuna parola ancora rompe questo silenzio
voluto
cercato
arrivato
e nel vento comincia la danza delle parole
le lascio andare, senza
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Folgori, tuoni,
le nuvole
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Corri e vivi il tuo tempo
con grande fretta e
non pensi che dovresti invece
avere il tempo necessario
per gridare tutto
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l’ essere a tutti i costi originale
ci fa cadere spesso nel banale
Ci rende goffi, stupidi e ridicoli
come barcollanti ubriachi per stretti vicoli
...cosa è secondo voi l’originalità?
Una esteriore e stravagante particolarità?
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Foglio,
un tempo eri ramo
coperto di foglie,
dove ora scrivo
e nulla imparo
un firmamento
privo di stelle,
con magre zolle,
e un cuore di carne.
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Vorrei ricordare tante cose
ma non il riflesso del mare
nei giorni d’estate
quando le parole sembrano sogni
Ed i giorni si allungano
come infinite mani
verso un tramonto
pieno di colori antichi
Vorrei attraversare molti cieli
ma non le nubi
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Via rigenerano
cento anime,
spirito si fonde
tra emozioni e sorrisi,
traguardo di vita
movimenta s’attorciglia
all'età andata
passano le ore
a fantasticare
insieme agli amici .
Una stretta di mano
una lira in tasca
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| Quel profumo speziato
riporta alla mente
inebrianti vissuti
L’odore del mosto
il chiarore dell’alba
le mani che afferrano
della terra anche l’aria
e l’illusione di scorgerti
in uno specchio di luna
nel giocoso tracciarti un
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| S’alza l’astro fulgente
sulle terre e sull’Uomo
che in cammino procede...
per lui il giorno è più
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| soffia l'alito di fiamma
raggiunge le ossa
disegna nel fumo l'impronta
l'anima intrisa di veleno
soffia e la brace brucia
s'alza lapillo di lava
incandescente soffio di vita
ma il dolore dei demoni
nell'ombra oscura
stilla veleno sulla
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| Età fiorite, oramai remote,
per un profumo fugace rammento
che al rammentare smanioso sgomento
coglie me tutto e
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La tua mano sia la casa di quei bimbi
e gli angeli le tue carezze
sulle loro guance bagnate dalla paura.
Ascolto il canto della notte, dei Navaho, che
mi trasporta su monti che conobbi, la tristezza!
-l’inferno sembra prendere possesso, la rabbia!
E
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| Non so come ho potuto ingannarti
proprio io, che ti amo tanto,
le notti passate in bianco
sapendo di non
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| Come ombre
di noi stessi
su quel lenzuolo
l'amore giaceva
per quelle tenere notti
forse un bacio
sarà un bisticcio
le nostre labbra
come un capriccio
la luna stendeva
su quella tenera luce
noi due come amanti
non verrà pace
ma
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| Basta
non c’è altro da chiedere...
fingere che è anche troppo
quello che ho avuto.
Lasciarlo perdere questo tuo odore
come se...
potessi darti ancora di più.
Così me ne andrò convinto
che non era ancora finito
quello che stava
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| Apro le braccia di lato
e m’alzo a volo di falco
sopra ancestrali fobie
e indiscrete sensazioni
di profonde abulie ...
...poi plano sdraiato
quindi traccio un solco
in cui seminare follie
e indecenti abbandoni
di solitarie anarchie
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| Le gocce dei tuoi pensieri
fanno nascere in me
fiori di poesia,
mentre spunta il giorno.
La valle si è già vestita
manchiamo solo noi due
a completare la sua bellezza,
mano nella mano, scendiamo.
Sussurrano carezze di brezza
sui
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| Nulla ci abbatteva
come betulle resistevamo ai freddi
alle violenti intemperie
e la nostra corteccia era sempre più bianca
Avevano un nome quegli anni impossibili
un nome che si è perduto
insieme ai nostri amori ostinati
alle
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India |
06/10/2016 15:33 | 1572 |
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| Tal poema n’è l’emblema, n’è segnal la strofa
nesso mal riposa in se stesso si sposa
spesso risuona in crepe di luci
scorrere aureo alla Kintsugi
Ansie coinvolte in situazioni morte
fan sorte a sistematiche svolte
porte d’accesso
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Nico |
06/10/2016 15:20| 806 |
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Danzerai
intorno a pire
ormai morenti a piedi scalzi
per assorbir il tepore
della nuova aurora,
riapparirai
alla porta del mondo
volgendo lo sguardo a oriente
dissetandoti di luce,
radiosa troverai
sicuri cieli
ove appoggiare i
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Ti porto con me,
negli occhi:
un tatuaggio
la tua forma a clessidra,
come il tempo
quando piove
e monti ripari per far
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Un vecchio campanile
quiete della notte
una porta socchiusa
da sempre,
antichi ruderi
ricoperti di muschio.
Nella cornice di una finestra
un volto di donna
fonte di luce vivida.
Il suo frutto germoglia
e si fa carne,
riveste un corpo
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Questa libertà, questa libertà d’amare
tutti i paesi uniti all’universo,
dove le strade, gli alberi i confini
son cieli aperti e i radar, colorati palloncini.
Di là dai monti, fiumi e traversate
il mare con l’ebrezza che rompe ogni destino
ritorni
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Dorme la luna
tra le braccia
della notte
intorno danzano
le stelle
sacre
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Vai a capir
la vita,
lei è distrutta
arrabbiata e oziosa
lasciata andare
ad un torpore inquieto
che non
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Mille rami
nel nobile ripostiglio della mente
con una particolare atmosfera,
fiore per fiore
rinascono le parole
col filo d'oro
per un tratto di saggezza
in un fuoco continuo
si compie la geometria dei sentimenti
giovani
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Questo mondo oscilla
senza mai dare nulla
io che ho dentro
temporali e soli
alternandosi
come estati ed inverni
con la frequenza
delle ore e dei giorni
In quei giorni
che sembrano tutti uguali,
non vedo nelle strade
esseri umani
Nei
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Di che segno sei?
Di quello che porto tra le mie unghie
spezzate, ma curate
di quello che porto sul viso
nascosto dai lunghi capelli
di quello che ho nel cuore
livido e silenzioso
di quello che vedo tra le mie stelle
ogni notte fino
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61 poesie pubblicate nel giorno 06/10/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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