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Le 58 poesie pubblicate il giorno 21/09/2016
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Lì dove non capisco
spiegami
dove mi perdo
fammi un cenno
ti raggiungo
Lì dove mi affanno
baciami
dove resto a guardare
scuotimi
Quando piango
svegliami
mi rivesto d'intenti
spogliami
non so più
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Cosa vuoi da me tristezza?
Perché insisti
a rischiarare
il mio dolore
come luce
abbacinante?
Mi accechi
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Sghignazzano gli stolti
vantandosi delle brave azioni
impunite.
Ancor più si rallegrano
deridendo chi solo
in disparte
incassa a malincuore
i provocanti soprusi.
Ma l'occhio di Dio vede,
spesso provvidenziale intervento
colpisce
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Preme
e sull'istante muore
attimo che il futuro
precede...
un rintocco
per stranezza finto leggero
sorgendo dal profondo
in un rombare assordante...
non vi è ragione
nel limitare adrenalina
che la carica compone
anche d'un spartito
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Amica mia
quei dolci passi lenti,
che ci tenevano per mano
quegli occhi arrossati,
che mi tenevano lo sguardo
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| Invisibile stella
ti ho incontrato
dove il vento corre libero
sui sentieri delle fate,
abbracciata
agli alberi del bosco
raccoglievi
l'ultima tenerezza
di rosa.
Hai chiuso
l'immensità del mare
nel tuo cuore di
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| Accovacciati all'ombra
di fili d'erba
stinti al sole,
sfuma sul tuo viso
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| Se nascita è l’alba argentata,
l’affacciarsi a finestra del mondo,
morte è sprofondo lugubre,
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Ho trovato un orsacchiotto sopra il ciglio della strada
mi guardava sorridendo, tra le scarpe colorate
ma non c'erano sorrisi nei dintorni a festeggiare
c'era buio, un gran silenzio e una croce sull'altare.
Delle ombre calpestate dagli zoccoli
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Su queste pietre, vedi, se le tocchi, ci cresce l'erba;
e a tratti ti somiglia la costa accidentata
dove dai picchi nuvoli svaporano le labbra tue salienti.
Geologia dei baci sottopelle
dentro una mia lanterna di fiati e pulviscoli:
ed è un
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Cercami
tra i ciclamini umidi
di pioggia
lì dove il chiassoso ulivo
si appoggia al muro
sgretolato del casolare
cercami
tra i rami del salice
piangente
dove il fiume scorre
lento sotto il vecchio
ponte di ferro
cercami
tra le foglie
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| Ci sono giorni che le mandorle si trasformano in parole,
che la crema bagna lettere e vocali,
che l’odore si espande su qualsiasi foglio bianco
dove traccio segni del mio passaggio.
Da tempo non masticavo mandorle,
non lasciavo impronte,
non
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Nel fiorire d’ogni dì al sol nascente
il tuo viso... la primavera
stille di vita ad abbellire le prime parole
cristalli di gioia del buon mattino
bussano alla porta del mio cuore
Linfa della mia esistenza
brillio... l’essermi vicino
fluorescenze
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Ora vai anima libera...
o se vuoi restami ancora
Sangue vivo a scorrermi dentro.
E guarda, guarda come la Notte
ha sceso il suo Velo Bianco
e ora dorme riversa e nuda
tra le braccia del Mare.
Tu vai... oppure resta
e nel silenzio siedimi
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Silenzio, poi vento, poi silenzio, poi pioggia
una pietra, ferma a nascondere il sole
a coprire la luce ad una farfalla che dorme
a un coleottero che si nasconde.
Una pietra che guarda Firenze
sopra una collina alberata
una pietra levigata e
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| Incontri in piazza l'amico
da tempo non lo vedevi.
Gli chiedi come va a salute
"Non male salvo le vertigini
ieri sera un bicchiere di troppo".
Eh, sì con gli anni le pillole
si prendono senza lo zucchero
rimedi all'avanzare
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Ancora, molte volte
non so quanti soli mi hai rubato
io sono amico della pioggia
del suo migrare, verso isole lontane
seguo le mie rondini, nei miei
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Via è l’ora di smetterla ormai il più è fatto
cosa aspetti a dare una svolta a quanto attanaglia
non vedi che anche il cielo piange
non senti cadere le lacrime
soffermandosi là dove il cuore esonda
finalmente giungerà quel momento tanto
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Ti scopro poesia,
versi e parole
d'infinito,
calore e passione
di mani tremanti
che cercano
un viso
da accarezzare...
e la musica
accompagna gesti,
movimenti del corpo
che seguono un ritmo
che parte dal cuore,
termina in sollievi
di
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Piove... pioggia sui pensieri
che allaga ogni piccolo ricordo
e s’abbatte con furia sul cuore.
Cristalli che scavano il
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“E’ grave! Non ti posso perdonare!
L’hai fatta troppo grossa, che vergogna!
Dovevi proprio andarti a diffamare
con mia
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Ci penza ca iddu sia 'nu veru puèta
havà capiri ca no' vali nienti,
cá quantu sapi toci la cupèta,
ci no' t'la manci, tuni no' lu sienti.
Lu ninni faci azzari la pumèta,
ma no' lu pó sapì' ca
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Raggi di ruota che non cammina
Raggi di sole nella nebbia
ognuno a velare una speranza
Raggi, due per uno
a diametri
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| Colma di botte,
inventavi la vita,
clamorosi tormenti,
increscenti pensieri.
Le tue sferzanti parole,
incise sulla pietra
ancora sanguinante,
Sorseggiavano lente,
ogni goccia d’amore.
Ricorda chi ti amava intensamente,
in ogni angolo del
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| Distesa ad occhi chiusi
carezzo l’immagine che ho di te
nel fondo degli occhi,
...sfugge, non riesco a fermarla.
Continua a guardarti il cuore,
lui ci crede ... lo sai,
calpesta la tua ombra da sempre,
anche su sassi e rovi.
E come una bussola
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I volti a raccontare un vile inverno
nel gioco dei ricordi incancellati
i cori dal dolore ricamati
la sete mai placata dell’eterno.
Le maschere donate alla paura
non sanno proferire che lamenti
col seguito purgato dai tormenti
di questa immensa
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Nessuno sente...
umiliato dal tormento
facilmente annego
frastornato
orfano di certezze
nel silenzio tremo
nessun appiglio regge
perdono non cerco...
Umile e sincero
vuoto incolore mi reclama
buio intorno
ricopre la mia anima
anima
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Guarderemo questo mondo
riflettere l'immagine dei giorni
esitando le foglie perdute
e una goccia fredda di rugiada
Quando il mattino giungerà
sulle ali di un nuovo tempo
sussurrando i pensieri al vento
che conosce ogni singola cosa
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58 poesie pubblicate nel giorno 21/09/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 58.
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