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Le 51 poesie pubblicate il giorno 30/08/2016
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Come il sole al calar della sera
si tuffa nell’azzurro mare
abbracciando le onde con il suo calore,
così mi infonde serenità nel cuore
mirare lo spettacolo del giorno che va a riposare.
Tra qualche nube, sempre rosso il sole appare
e, maestoso tra
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| Vago nella tetra notte
solitaria e silenziosa
quasi creatura non viva
angelo senza colori
ali spezzate
sorriso spento
respiro un soffio freddo
desiderio di un freddo bacio...
Ardevo e desideravo
sognavo e assorbivo passioni
poi...
fredda e
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| Tra cumuli di nubi minacciose,
tra le verdi propaggini del Rosa,
uno squarcio d’azzurro serenissimo,
allo zenit è
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| Parlai con il silenzio della sera
con le frasi sussurranti
uscite dallo spirito combattuto
per far si che emergano
dal mare flutuante di emozioni
percepite dalla voce degli angeli
Mi addormentai respirando
il silenzio sulla sabbia
bagnata
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| Rasento il botto
dell'amica campana
che si eleva sui colli
e si perde nel cielo.
Io da solo
non voglio andare
alla ricerca del sublime
che si fa trovare
al di là del sogno.
Ho là la mia musa
che se ne sta sempre
a due passi
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| A espresso insiem, nei bar, e mi chiedevo ...
ma serve, e prima o dopo a consumare?
"Per toglie retrogusto, che rimane,"
rispose, un tal che poco mi persuase.
Scoprii dappoi che, temperata un goccio
appena svegli è come l’oro
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| Più veloce dei miei pensieri
corre il treno verso il mare.
Nei campi,
mossa dal vento,
ondeggia la chioma
del grano maturo.
E' di nuovo estate
e profumo di salsedine
sprigiona dal mare,
dopo la pioggia.
Socchiudo gli occhi
e si
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L'essenza di un amore invade,
non ha mezze misure
nel penetrare anima e corpo
e tu entrasti dentro me
come il vento impetuoso
come la forza cieca della corrente
ti sentii subito nuovo sangue
flusso caldo e svelto
nelle mie vene dilatate
ti
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Sabyr |
30/08/2016 17:42 | 2996 |
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Rossa luna di sangue
domina nel silenzio
su un papavero nel cielo
si tinge di un passato remoto
in un altro tramonto
senza più tempo
e né respiri
l'afferri
la lasci
ti scivola tra le mani
la perdi
s'allontana
la
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Desiste l’alba
e incerta va la luna
ad assiepar tristezze
Fruscìo di secche foglie
tra le morte spoglie
negli orti desolati
Mute le ombre
s’allungano sui muri
spazzati via da una forza tracotante
Vivida dolcezza lìbrasi
dalle sue piccole
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Quando Dio pensò a te
non sussurrò, non bisbigliò
ma iniziò a cantare a danzare a urlare di
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Dalla scorta non voluta
alla messa in croce,
in linea il resto, globale,
la disattesa mancata
funerea serranda.
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Nuvole,
polvere di morte
sbriciolata,
frammenti
d’indifferenza
mistica ad acqua
di antiche città distrutte
con giovani e vecchi.
i potenti come sempre
diranno: lo ignoravo!
L' inferno
se non esistesse
dovrebbero inventarlo
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T'amo follemente, ambiguamente, ingarbugliatamente...
Solidifico ogni mio amoroso avere, per mutarli
come durevoli dineri alla propria matrice.
E clono, moltiplico (multilaterale) ogni rivisitazione,
ogni mai spaurita concretezza adorabile,
ogni
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| La carpa si spolpa una scarpa
carpendo il sussulto del mare
ma il vento non suona più l'arpa
stracciato da nuvole
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La strada ci deviava per chilometri
dal progettare un piano per il giorno
la meta che mutava al proseguire
non dava peso al tempo che passava
T’ interrogavo su ogni albero sul fiore
sulla foglia sul segnale lungo la via
che non capivo... e tu, mi
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Fummo per sempre il tutto,
cima, punto d'arrivo
fin da quando inciampammo in noi
...e niente; poi risposi:
"del tempo dei tuoi
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Furon disfatti
in remote gesta
con ombre di suoni
forme e sapori
inermi e in fretta
vedendo scomparire
soldati,
canti
rumori assordanti
vedendo salire
sempre più su;
quanto ai grandi
che periron
alle armi
io dico,
sparate di nuovo
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| I tell you what,
le briciole ci parlano:
suggeriscono l'effimero
della morte, lo struggersi,
il dilaniarsi,
per l'inevitabile.
Inevitabilmente compromessi
fotonici, ipertronici, iphonizzati,
ma fatalmente orientati
al cortocircuito.
La
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Cosa è rimasto di te,
solo polvere,
polvere di stelle
lontane anni luce,
immerse nell’immensità dell’universo.
Dove sei sogno perduto,
luce tagliente che squarcia
le tenebre e illumina le menti.
Cosa è rimasto di te,
solo
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Corre il tempo tra i ricordi affioranti,
spira il vento tra le nuvole a sussurrare
magici momenti tra le arene vissuti ad amare
coi filtranti raggi al cuor sussurranti.
La sera emoziona, il tramonto, l’incontro
vibra il cuore, il tempo ê come
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Dammi i profumi,
gli aromi delle terre che tanto amo,
mentre dall'esilio
in una pioggia di ricordi e rimpianto
verso
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| Un vento senza voce
alza sinistri rumori
in un notturno d’oscurità
tra cielo e terra
il silenzio della morte
ancora una volta
torna di notte, toglie i colori
fugando ombre
e stracci di vita.
Paesi da presepe
non hanno più
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| Con mani assenti in atto,
oleografica turba,
passi,
ma è quel nulla rarefatto
che disturba;
con mani archetipiche
non si afferra
il verso,
né quel vuoto
dove l'anima
rinserra
l'universo;
con mani acroniche,
laconiche al
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Vieni con me!
Godiamoci questi scampoli d'estate
l'afa ha spazzato il vento
le nuvole vestono chiaro
Vieni con me!
Ci sono le more nel bosco
dolcissimo il fico maturo
e accanto al castagno il porcino
Vieni con me!
Sfiniamoci nel
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Ah! e forse ella è la mia Ànima che trilla,
là, vagabonda per le vie dei nembi,
e poveretta mendicando a Iddio
un soldo di pietà.
Urla il violino tra il Ciel di Vivaldi
e gli ìnferi fatàl di Paganini,
quando
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| Ho poesia delle tue labbra
la nudità del suo silenzio;
la profondità dove naufrago
quando mi sei occhi e mi sei tempo
La sera spira dove i respiri
scivolano minuti sulla tela.
La tua pelle si fa luce
Ogni luogo, sfiora,
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| Intaglio la quiete
con una sgorbia
d’inchiostro cupo;
le parole, liberate
dall’etereo ceppo
di silenzi e
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| Mi piacerebbe proprio, veramente,
aprire il petto a tutta questa gente
con un bisturi pronto ed affilato,
in modo che il lor cuore sia osservato
senza barriere, sia sincero o mente
e se davvero esprime quel che sente.
In tal caso sarei ben
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51 poesie pubblicate nel giorno 30/08/2016. In questa pagina dal n° 10 al n° 39.
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