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♦ Mario Bugli | |
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Le 58 poesie pubblicate il giorno 23/07/2016
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In apnea trattengo l'ossigeno che rimane
e celebro i silenzi che filtrano
l'assordante brusio dell'essere.
Scaglio sassi al buio
ai grilli che non hanno da pensare
costretta in questo vuoto soffocante.
Lasciami giocare a nascondino
ancora
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Il mondo attorno si muove furioso
e non fa altro che farti sognare,
fai dei tuoi sensi un affare curioso
dove potrai finalmente guardare.
Esci dal guscio, non ti tormentare,
lasciati prendere dalla scoperta,
fai del tuo meglio per farti
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Danno l’anima mia fino all’estremo,
lo so devo morire,
povera Lina mia dovrà soffrire
questo è il destino, l’ultimo, il supremo.
Cremate il corpo mio sarò contento
l’urna non desio
sappiate tutti ch’io non credo in Dio
i resti
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L’aria è frizzante e il mare
di un azzurro intenso
come un cielo caduto
nell'acqua
Schiudo la finestra,
una luna bianca
pescando fra le stelle
gioca e danza
dentro la mia stanza
Guardare ogni sera
l’ovale della luna
è
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Marial |
23/07/2016 20:06| 4961| |
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Un tuffo
e tutto il corpo
si vestì
d' azzurro
e di brividi.
Le vigne
erano a un passo
dal mare
ma la luna, la luna
era dentro
di
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| Neanche oggi ci saluteremo,
Lo sai, lo sai,é un atto volgare,
E perché lasciare raccontare
a le parole
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Così mi ritrovo inesorabile
ridicolo macigno umano,
il cappello in mano
teso al destino.
Un polso fratturato,
un sogno troppo biondo
per essere “credibile”
e tu sempre gracile, ascella in fiore.
Io
un anello al naso
uno nel
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L'adorazione, che, il santo rivolge,
Giuseppe al Sire sommo, qua è impensata;
egli è beato, e noi per
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Quando ancora?
Quante giornate, quanti mesi
dovranno ancora passare
per dissipare ogni dubbio
che come ombre spesse
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| Il volto della gente
quando crolla il sole.
Il calco dell'intemperia
madido, straniante
tuona e cancella il vecchio
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Cala il sipario nel mondo
infame che dileggia
vita del futuro.
Coscienza spazza via
tramanda al potere la parola,
flette l'amore verso il basso.
Umanità in preda all'angoscia
frantuma cammino,
bramante male falcia cuori,
mentre
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L'unica strada è l'oblio.
Dimenticando, perdoni.
Il tempo e il silenzio
aprono la porta a sentieri incerti
e mai percorsi.
I sassi calpestati feriscono,
destando il ricordo.
Se il dubbio ti assale,
ricorda.
Ricorda e
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| Fiore bianco, fiore bimbo
di marmitta e della fogna
quel suo sfiato ti ha annientato.
Sprovveduto, or snaturato,
annerito e sbronzo marcio
nei farfuglii come alticcio
fissi e sparli da inebriato.
Fossi stato più avveduto
sfiato
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| Piove
a dirotto
tra lampi e tuoni
a tratti in pausa.
Piove
dal cielo scuro
raffredda l'aria
imperla il fiore.
Piove
e non sembra
giorno
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| Non basteranno, no, quei pochi versi
che butto giù la sera quando, solo,
inizio il canto e libero nel volo
la voglia di abbracciare i lumi persi.
Non basteranno, e ruberò le penne
all’ aquila che sfida spazi e alture
per sovrastare
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| Un nembo oscuro, che l'anima assottiglia
lo spavento, è peso d'esistenza
che m'assale.
Altro inverno, alle porte
riga di un verso storto, malandato
nel cielo, uccelli fuggono
verso un dove sconosciuto
e mi sembra, di sentire la tua
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| Attendo che l'alba
tolga il nero sudario
al cielo
che io ho già pianto
tutte le stelle morte
e l'assenza della luna
e ho già visto spirare
i sogni nati nel silenzio
senza poterne salvare uno
forse la luce
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Sabyr |
23/07/2016 18:33 | 623 |
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| De la dentelle
mon amour
dans tes mots
qui forgent mes nuits
et tes yeux grimoire
qui brûlent dans l’instinct
Je
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Nonostante te ora sono un uomo libero
che lieto riprende le vestigia di un assente marinaio,
amante di una stella fuggente nell'eternità
del cielo, che nero di notti splendenti
porge il petto alle spade di angeli liberatori;
Cherubini di
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Vagando in lontani spazi
tersi, a me giunsi,
ed è con triste gioia
ch’io, oggi, ravviso
quanto volubile allor fu lo
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Uno sgarbo scortese
con tanto di cappello
fa lo sgambetto
quando meno te l'aspetti.
Ma poi si ritorce
l'offesa burlona
contro chi istigato dal maligno
è colto di sorpresa;
corrisposta batosta
ottiene sulla capoccia
rimprovero
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E l'ombra della sera
sfiorò piano la terra
lungo le forme vuote
abbandonate dalla luna
Lasciando margini di luce
nel tremare del respiro
perché la notte è già vicina
lungo il ricamo delle stelle
E il passo
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Si posa, quel raggio di luna,
sulle gote illuminate
dai riflessi di un’acqua limpida
che veste il letto del mare.
Passi leggeri, lasciano orme, come sassi in fila indiana,
mentre cuori ammaliati dall’incanto, sognano,
respirano la salsedine, che
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A passeggio per il cielo
nuvole colorano l’onirico battezzo
nello striare l’azzurro che le circonda
nel disegno di mille figure, l’accarezzo.
Un violino accompagna il loro andare
deliziando di quel tempo il rallegro
nello sfoggio di così
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T’ho preso per mano ad ogn'istante
sulla pietra levigata e sul selciato
ad ogni ora del giorno fino a sera
la nostra sera silenziosa e mesta
E passo dopo passo sulla riva
persi dentro languide carezze
tra gli scogli ci siam prestati gli
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Cantai
un canto
sereno, io,
quell'estate.
La voce della Poesia
mi fu compagna.
Vidi
luce, tanta
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| Il sapore del primo bacio
sotto la luna
illuminata a giorno
palpitante come una perla
incastonata
in un mare profondo
è ancora appeso
sulle mie labbra rosa.
Raffina l’aria
un acuto profumo
di agrumi in fiore
e la notte spogliata
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| Stelle d’argento dentro il firmamento
lustrano il cielo nella notte buia.
E sulla spiaggia
due teneri amanti passeggian lenti
per godersi l’onde
lo
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| Spiando questa luna
sorpresa
menzognera
e scapigliata
i passi si confondono
col cielo
che brilla nella notte
tra le stelle
sopra l’acquario
dietro la bilancia
attenti a controllare
i nostri cuori
che folli come il vento
di bolina
si
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| Mi hai insegnato l'amore
mi hai insegnato che l'amore
è un pian piano morire
ed io non posso accettare
di vedere sfuocare l'aurora
non posso vedere la luna
piegarsi sul mare
dove io te abbracciati
ci siamo accarezzati le rughe
e la
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58 poesie pubblicate nel giorno 23/07/2016. In questa pagina dal n° 7 al n° 36.
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