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Le 53 poesie pubblicate il giorno 02/06/2016
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Gladioli scarlatti aspersi fra gli ulivi
vibrano sul prato
sopra la lieta musica di foglie,
simmetriche, spoglie,
nelle apparenze immote d' attese .
La strada si confonde
dietro colline apriche,
in nuvole dall'aria
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Devo bere
per inculcare alla mente
l'autentica ragione ancestrale
e parole più sincere,
verità all'azione corporale
e al corpo dell'azione
del mio intimo animale;
devo andare
senza istanze sul dove
insieme a Dio
e senza
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| Mi pari ieri, quannu lu jocu era ‘nu misteri.
’U divertimentu l’avevi ‘nvintari,
i cosi d’ora ti putevi ‘nsunnari.
Niscevi dà casa pi jucari cu l’amici.
Tanti li uri passati felici!
’U palluni lu preferito, a jucari all’infinitu.
Cu ‘a “Scoppula a
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Padre mi sovviene alla memoria
- ora, che sono ferma all'ombra d'una quercia -
il tuo dire d'un tempo assai remoto
Ed è mestizia nell'aria e in mezzo ai rami
per tanta verità preannunziata:
“ti cambieranno, un dì ti
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Come aerei alleati
le rondini grattano i grumi
dalla tela del cielo,
con virate confuse
nella sua bella copia
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è proibito pensarlo
scambiare l'idea con un brivido, i Placebo nel jukebox
vorrei toglierti la biancheria dagli
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La notte ha i brividi,
sulla schiena si fermano
e tremano le mani
sul tuo freddo corpo.
Una fiamma non si accende,
un chiarore nemmeno,
ma un battito del mio cuore
dà vita ad un incendio.
Tu ora scotti e ti liberi
dei veli del
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Fende con color dell'oro
una lama di luce l'ombra
violando la meschinità del buio
risuona così l'armonia del silenzio
Mi copre la polvere del tempo
danza, si libra
come una ragazzina
volteggia, oscilla
con i suoi
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quindi tutto è segnato a matita
come segreto di conquista
perché se non sei tu quell'ombra
non sono più io allo specchio
così ascolto le vecchie canzoni di quei giorni
e se mi affaccio da spalancate finestre
in case
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hy ju |
02/06/2016 16:09 | 920 |
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Et pourtant les mots coulent
comme une assemblée
en plein cœur
Quelque part on raconte
ailleurs on
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Come le dita i figli, piccoli
secoli tra il sale e le mani.
E la pioggia, quella
che una volta cadde
sui cipressi e sui piedi,
sui capelli e sul freddo,
sulla stagione delle madonne adorate.
Ed è un’ombra flebile,
nera e
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Avrei dovuto sapere
che non saresti rimasto
fosti da subito un fantasma
e i fantasmi svaniscono
alle prime luci dell'alba
non serve spiegare il perché
l'amore ci rende ingenui
disfa le difese che la mente
laboriosa ci prepara
Avrei
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Sabyr |
02/06/2016 15:21 | 1881 |
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Ignaro ne seminò cosi tanto
da suscitar al raccolto
desiderio impellente d’eterno oblio.
Nella sua semina
l’uomo
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Tutto ha fine!
I sogni,
frutti acerbi leggeri
non inclinano i rami,
privi di sapore cadono
come stella
priva di scia,
sprofondano in un pozzo
che inghiotte
anche il respiro;
Il ricordo di un volto
riflesso sull'acqua
è un
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Ai margini della notte
ho abbracciato un sogno
e nello scorcio d'alba
ho colto un fiordaliso.
Anche se non esistesse
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Declino il capo nello sperar d’ un sentire lontano,
in orditi di giorni nuovi, in carezze nascoste, in battiti
d’ali, in palpiti d’amore senza far rumore.
Ricercar piaceri, riportarli all’oggi, rivestirli
di nuove sensazioni, sentir scaturir
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| Era sostanza di vita
un commento al vivere
de' tuoi sogni, un dire
e proferito silenzio assorto
dei giorni avvenuti, un abbraccio
e non era paura, se del vento
la tempesta confondeva l'animo
Or ora un sibilo alloggiava
e tra i capelli le
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| Ti amo,
due parole ben definite
di tante sfumature
di come cambiano la vita.
Poche sillabe dell'alfabeto
due
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| Non è suono né tempo
non è rime, strofe, frasi
o parole, non è finzione.
E’ fermarsi ad una virgola
e superare un punto,
è il doppio senso esistente
tra preferire due punti a
un punto e virgola.
Non è tutto quel che serve,
ma spesso è ciò
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Sembrano segni a matita quegl’intrecci di volo
in questo cielo che scopro nuovo ogni volta
coi passi sospesi nell’aria che sa di destino,
vite che s’incrociano senza saperlo
padrone soltanto di esistere, tra le nuvole e il mare,
ove l’ebbrezza della
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Triste oggi è del merlo il canto
che man violenta la compagna
uccise lì su di un tiglio il ramo
e a far al dolor suo compagnia
par stillar
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Tocca l'acqua
il prato caldo
verso l'ignoto
solfeggia
i bagliori
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Vortici di silenzi
impregnano
le tue parole
di luce...
e io
vivo
volando
sulle loro ali
scoprendo
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Scorre il tempo
mormorante assenti silenzi
colando in oro barlume
il rumoroso
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| Com’è triste e silente la via
che percorro stasera da sola.
Tra la gente la astraggo e improvviso
il tuo netto
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Oggi
in un silenzio di morte
il cielo piange
il vento ha la voce del mare
scalpita e s'allunga
tra gli alberi
piega le chiome
con un rumore d'onda.
Qualche foglia si stacca
qualche frutto cade
tutto s'inchina
si dilata in espansione
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Com’è söàve il rimembràr di un dì!
quando a giugno il mio sguardo si posava
sugli
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Si chiuse nella stanza
in cui nessuno entrava,
rimase sola, si guardò
allo specchio.
Vide la porta chiusa,
fuori era la gioia, lei se
ne accorse, ma non fece
nulla.
Mise ogni cosa sulla
bilancia e la pesò, ne
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perché bisogna combinare i corpi
stanare gli alberi e le voci accudirle
mettersi nella pioggia con la bocca
e respirare tutte le parole
che ogni musica accade tremando
e il poeta non lo vedi piangere
lui sente solamente, e accoglie,
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Mettiamo la bandiera
che sventoli ai balconi!
E' simbolo di Patria
che ci vorrebbe uniti
specie nella disgrazia.
Nostra amiamo l'Italia!
Tanti per Lei i
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53 poesie pubblicate nel giorno 02/06/2016. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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