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Le 57 poesie pubblicate il giorno 23/05/2016
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Volto a due facce
la triste essenza
la felice parvenza.
Definiti dal tempo
scandito
da timidi atti
imprimendo
ricordi lontani.
Spazio arredato
per quieto vivere
fatto nostro
per prolungare
una permanenza
destinata
lentamente a scomparire.
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Siamo diventati baldi e spavaldi,
dall'alto guardiamo il pavimento;
ci crediam belli ma siam agnelli,
persi nel
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Raccontami di quando non c'ero
di quando non mi pensavi
di quando non credevi
di quando ti nascondevi.
Raccontami di quando eri triste
di quando eri felice
di quando le accarezzavi i seni
di quando le baciavi le pupille vuote
di quando la
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Al calar della notte
la sua dolce melodia
s'addormenta il giorno
col canto del gallo
scatta l'ora dell'amplesso
sul campo di battaglia
l'amor farà trionfo
la notte s'arrende
aspetta paziente
rotondo il capo della lotta
lancia
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Come rapido della lucciola il suo chiaror
nel di lei fuggir tra l’erbe si perde e spegne
e qual da nuvola in ciel sorta improvvisa
della luna il lucior ecco vien velato e tolto
e delle brillanti stelle ad un tratto il candor
svanisce come candele da
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Ognuno sceglie se stesso
come viversi
come d'idee vestirsi.
Le regole sono uguali
ma il processo dura una vita.
Imprevedibile è la notte
come volo di rondini a primavera.
La bellezza
è solo sul rovescio della medaglia
sul
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Sulla scia
dell’attimo perduto
ricordo ancora
una luce abbagliante
scissa
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Se dolessi meno non saresti vera
se io dormissi senza sognare
non potrei chiamarti Amore
se non profumassi l'aria attorno a te
se non fossi fragile
non ti tratterrei fra le mie mani
ti scioglieresti fra le mie dita
non ti negherò il
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Dove l’uno si confonde con il molteplice e ad esso dà vita,
dove l’eco del silenzio si spande
e viaggia libero
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C’è arietta che muove i miei rami
sono un albero che cresce
fatto di germogli fiori e colori.
Coltivo senza raccogliere,
questo fazzoletto di terra a forma di cuore
ora asciutto desertico ora fertile
sboccia qualunque cosa
qui
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In questa lanterna di te
affidata alla notte
lugubre fiamma mi inquieta
e fra le parole non trovo intesa.
Parlo al tuo
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Volgo i miei pensieri
all'avvicinarsi
della sera,
sempre più grande
si fa il bisogno
d' amore e
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Nuvola rossa
di pensieri a ricciolo,
caparbi come se fossero
nel crogiolo d’età,
la tua scoperta in divenire
quale cornice d’espressione
in broncio di serietà
pur se instancabile indagatore.
Dallo sguardo quieto,
seppur di rara
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Erano tratti
quelli che vedevo...
Tratti di un respiro
che si affannava a vivere.
Tratti di qualcosa
che non
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| Ogni volta che rivedo
quel ponte che porta a Bosa
il tempo sembra essersi fermato
già da lontano é batticuore
e la vista annebbia.
Ma è quando lo percorro per intero
e solco la pietra antica
i fantasmi liberati fanno
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Frullavano con dolcezza
idiomi in parallelo
vortici di bonjour, bonsoir, wiedersehen,
kak dela devushka maja?
Dizionari monolingue
per sovrapporre
ondate di concetti
e tsunami di espressioni.
Logorroica poliglotta
in un mondo di
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Sai,
era una rotta vasta
l’immensità che il buio non trattiene
quando il cielo sgombro
disegnava rondini nel cielo.
Cuore di un tempo
cuore straziato
tacito solo, smorzato dal vento.
Ora sei qui
vegliato da un dolore
raschiato ai prati
al
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Appena spunta l’alba
un capriccioso nastro d’argento
interseca le pianure
e manda le sue arterie vitali
per i campi e le
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Il nuovo giorno luccica
in una quietezza azzurra
appena mossa da un refolo di vento
scendono tra le onde le reti
frementi come grandi farfalle.
L'armonia dei profumi
ravviva il calore dell’estate
e il molo allarga il suo abbraccio
a barche
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Cercava luce al buio la falena
tenendo l'ali accostate al muro
ed un brillìo si mostrò da guida
che bucava la notte con il giorno.
Era la lanterna fuori appesa
a friggere le zanzare del prurito
sopra l'ospitale tavola di
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Strette pareti d’intonaco, bianche, troppo
vicine tra loro, non lasciano spazio alcuno,
mi poggio ed osservo adagiando
spalle al muro.
Custodisco quasi a voler preservare quel candore,
vado oltre, sospiro con garbo per non disturbare
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trame d’argento
illuminano il volto
nella notte vaneggiante
accarezzami le mani
con piume di pavone
lasciami ascoltare
bisbiglìo di stelle
in mezzo al traffico
di parole d’arsenico
che mi sfiorano
sbriciolando l’ego
vorrei veder
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Rimane appena l'ombra del tuo sguardo
sospeso sopra un filo di memoria
da un'altra storia, un fragile ricordo
soffiato
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È quando al chiamarmi anima
che mi scolori il pianto,
e resto immobile sorridendo
dietro le persiane chiuse della mente,
stracciando di quel sipario l’estasi e la bellezza.
Quando a viverti, ancora,
mi si ricama sul petto,
come tela
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Scivola il pensiero
nell’abbraccio
del sole
lascia una scia
ove scorre
la nostra melodia.
Rammenti
il vibrare dei sensi
tra le corde
di una chitarra folk
nei giardini di maggio
coperti di rose.
Tu ed io
ci arrampicavamo
su sentieri di
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Eccomi, disteso all’ombra di un vecchio melo
col naso all’insù, rivolto al cielo
Guardo le nuvole, le rondini in volo
e quasi mi sembra di non toccare più il suolo
Mi sento leggero, la testa che va
a pescare i ricordi di tanti anni
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La pennichella, ahimè, m'ha rovinato
la pagina di un noto quotidiano
che ho aperto dopo aver molto mangiato...
e mi ha tolto il riposo meridiano.
In evidenza lì c'era mostrato
il volto di un bambino, un africano
fra carestie e
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In tua dolce compagnia
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto e,
senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento
manca pure la natura
col profumo e i suoi
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| Ecco, ti mostro dove le navi affondano,
dove la saliva dell'onda bagna
le spiagge assolate rendendole scivolose,
dove una schiuma aliena
allerta i piedi e modifica l'andare.
Ecco, te lo dico a suon tutt'altro che leggero,
affinché tu non
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| Il tempo a volte è inclemente
la pioggia batte sopra i capelli
sporca angeli di fango
e dei bambini nasconde il pianto.
Io lo sapevo che era un trucco
tutto quella gente che rideva
mentre il pagliaccio di It li incoraggiava
sulla via della
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57 poesie pubblicate nel giorno 23/05/2016. In questa pagina dal n° 10 al n° 39.
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