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Le 52 poesie pubblicate il giorno 16/05/2016
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| Il ceppo della quercia si consuma
nel camino di casa tua arde silenzioso,
come i giorni alla fine
del tuo mandato!
Sono giorni dolenti,
così roventi da mandare al macero.
Quei filari di pioppi che incorniciano
la finestra di
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| Piccola cosa fragile,
ignara del moto degli astri,
tu, o nata per morire,
t’illumini della luce
di una stella che
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E' fiorito il cisto
sui sentieri di sale
e mentre cammino
si avverte solo il rumore
di un'onda lontana
tra le trasparenze del sole.
Così
quei pensieri di ruggine
si dipingono d'oro
nel respiro del vento
che impudico
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E le nuvole fuggono l'aurora
cedendo l'ombra all'orizzonte
nei segni scuri delle forme
date in pegno al nuovo giorno
Lì dove accenna una certezza
per rivendicare poi l'istante
di un tocco troppo fragile
fra il respiro e il vento
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Il professor D'Ossequio Giambattista
illustre mio maestro di morale
mi ha insegnato a star saldo sulla pista
del saper galleggiare, e questo vale:
“Esponi sempre i punti tuoi di vista
in modo che nessuno s'abbia a male,
se c'è qualcosa
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Sono seduto, stanco,
presso uno stanco
incrocio di vie tristi,
anonime,
vuote d'ogni cosa
che non sia rumore
nessuna traccia di passato splendore,
soltanto
i muti nomi delle strade,
delle piazze, reboanti nomi
di morti
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Ti aspetterò
seduto sul ciglio dell'Estate
negli occhi il sole
di abbaglianti attese
Ti aspetterò
disteso sulla spiaggia
mentre il mare bagna
l'inverno di un sogno capovolto
Ti aspetterò
avvolto tra le foglie
di un tenero
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E' luce che svela le ferite
Si ama attraverso l’eco
che torna, gemito urlo
sillabato silenzio
lingua che morde la parola
smarrita nel vento del respiro
Si dirottano umori
esplorando amplessi
già vissuti - sognati - spenti,
dove e
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| Uno tsunami del cuore
aspetta la marea delle ore
invitando l'animo a reagire
già previsto poco ardire
mani lontane e vento forte
sembra vincere lo sconforto
ammainare il verbo
e molte volte volto.
Passerà nel tempo
un
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| Erano i portali a nascondere la luce,
in una penombra appena rischiarata
da ceri accesi.
Da lontano sentivo la voce del vento beffarda,
rimandare alla memoria grida disperate,
nel tempo amaro di una Hiroshima morente.
Davanti la cattedrale,
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Eolo |
16/05/2016 18:43 | 1873 |
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| Quelle voci quasi dimenticate
ma suono custodito come una melodia,
riecheggiano un canto infinito
nello spartito del
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saulo |
16/05/2016 18:23| 1086 |
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| Nulla m’è dato di saper quali i tuoi pensieri
o dal giallo becco merlo nero che dal ramo
alto del platano fronzuto oggi al ciel non
lanci quel
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-... nello spazio
nostre esistenze vagano,
splendidamente s’appalesano
in cromatiche vibrazioni
differenti,
donano
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Nel sangue del mondo
mi sento navigare,
sono la sua vita,
sono la sua morte
in un lampo di luce
vedo e rivedo la mia gente
più povera, più ricca,
ma io sono la vita che pulsa
vedo solo le radici
del fiore e dell'albero,
mi
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schegge di metallo
tradiscono emozioni
barlumi d’incanto
spezzano sguardi marmorei
spettrale cambiamento
che distrugge l’anima
lavi il viso
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La morte ha ali leggere
vola senza farsi vedere
punge il cuore come un amore
e succhia la vita con una puntura.
La morte è una zanzara
che non ha pietà del mio sangue acido
lo beve e lascia il suo veleno
dentro le perdute voglie
e
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sono violini
e turbini di cuore
volteggiare l'aria
mai così leggera
chiudi gli occhi
il sole
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| All'improvviso non sai più chi sei
non ti riconosci
ti disperdi
in qualcosa che non c'è
che più non hai.
Rovinose cadute
sotto pesi come macigni.
Dove trovare la strada
per risalire in un mondo
che ormai non
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Fingi che l'amore sia amore
o taci la noia di noi.
Non restare nel mezzo
o fingi che sia amore
oppure taci lo sgomento.
Sono terre incolte certe sere
di larici piegati
e tralicci usurati.
Sono vagoni dismessi
di desideri inappagati
e sogni
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| Saltellando verso per verso
prende le strade del mondo
poesia dal suo nascimento.
Sosta incantata dal fiore
dà la mano ad amore
esplora ogni passione.
Voce di canto ha il poeta
reca nel cuore una folla
di sogni cui dona la
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Solo a quest’ora
decido il timbro del mio piacere
al di là del crinale
riservando al crepuscolo ogni attenzione.
Schiudo i sensi al frinir dell’aria
dove le colline riposano il verde
ed io, partecipo al bisbigliar dei cipressi
all’incorruttibile
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Perché piangi donna
Guardati
non c'è strada
non c'è spazio
Non curarti del tempo a venire
ch'è beffa
bugia
Arcaiche promesse annegate in bacili di pioggia
sommerse da colate di fango
che spezzano il
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Placidamente l'àëre or diventa
un lapislàzzulo inatteso e chiaro,
perché le nubi svelte impallidìscono,
nel soffice mantello del nascente
sguardo del Sole;
e lento... e lento il tintinnìo svanisce
che
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Materia viva rovina
sotto la calda coltre
mi spoglio di me
e vago su sentieri
di pulviscolo
ciotoli che urlano
il mio dolore
levigando il cuore
con sedimenti di passione
ricami di vita
il prima l'ora il dopo
e
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e, domani
compi gli anni mio frugoletto biondo
sono già tre e son volati in fretta
ormai già parli come una donnina
mi tendi la mano per andare al laghetto, e
domani
taglierai una grande torta con sopra un bel tre
e spegnerai una
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Oggi la solidarietà scompare
l’indifferenza divide, separa.
Donare, imparare ad amare
perché l’indulgenza è perla rara.
I poveri non bisogna rifiutare
per fare tornare un’alba chiara,
una soave sinfonia suonare
sentire la vita meno amara
ma
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Borgo che cinge la collina
respira il mare
portato dalla brezza
odori forti
per l'aria sparsi
Case dipinte coi colori della terra
sentinelle di se stesse
nel silenzio del giorno che si schiude.
Il tempo sembra essersi fermato.
Insieme
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Chi custodisce i sogni
chi mai guiderà questo cammino di vita?
Se non l'angelo affidatomi da Dio.
Lui, accanto a me,
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| Ho rami verdi
al posto delle braccia
l’acqua rotola giù
per la mia gola di pietra.
Annodata al tuo corpo
di monte assopito
fra le mie cosce
la marea delira.
E m’inarca
la furia del vento
ogni qualvolta
il mare dentro
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Jibi |
16/05/2016 07:55 | 2968 |
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Scrivimi una lettera, una lunga come un treno
un insieme sospiri che diventino tempesta
scrivi, scrivi fino in fondo, fino a domani, fino all'alba se riesci.
Tutta la notte scrivi, portami con te tra quelle stelle
portami, portami con te. Faremo
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52 poesie pubblicate nel giorno 16/05/2016. In questa pagina dal n° 9 al n° 38.
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