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Le 52 poesie pubblicate il giorno 16/05/2016
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Placidamente l'àëre or diventa
un lapislàzzulo inatteso e chiaro,
perché le nubi svelte impallidìscono,
nel soffice mantello del nascente
sguardo del Sole;
e lento... e lento il tintinnìo svanisce
che
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Materia viva rovina
sotto la calda coltre
mi spoglio di me
e vago su sentieri
di pulviscolo
ciotoli che urlano
il mio dolore
levigando il cuore
con sedimenti di passione
ricami di vita
il prima l'ora il dopo
e
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e, domani
compi gli anni mio frugoletto biondo
sono già tre e son volati in fretta
ormai già parli come una donnina
mi tendi la mano per andare al laghetto, e
domani
taglierai una grande torta con sopra un bel tre
e spegnerai una
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Oggi la solidarietà scompare
l’indifferenza divide, separa.
Donare, imparare ad amare
perché l’indulgenza è perla rara.
I poveri non bisogna rifiutare
per fare tornare un’alba chiara,
una soave sinfonia suonare
sentire la vita meno amara
ma
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Borgo che cinge la collina
respira il mare
portato dalla brezza
odori forti
per l'aria sparsi
Case dipinte coi colori della terra
sentinelle di se stesse
nel silenzio del giorno che si schiude.
Il tempo sembra essersi fermato.
Insieme
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Chi custodisce i sogni
chi mai guiderà questo cammino di vita?
Se non l'angelo affidatomi da Dio.
Lui, accanto a me,
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| Ho rami verdi
al posto delle braccia
l’acqua rotola giù
per la mia gola di pietra.
Annodata al tuo corpo
di monte assopito
fra le mie cosce
la marea delira.
E m’inarca
la furia del vento
ogni qualvolta
il mare dentro
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Jibi |
16/05/2016 07:55 | 2968 |
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Scrivimi una lettera, una lunga come un treno
un insieme sospiri che diventino tempesta
scrivi, scrivi fino in fondo, fino a domani, fino all'alba se riesci.
Tutta la notte scrivi, portami con te tra quelle stelle
portami, portami con te. Faremo
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E' dai tuoi occhi
che parte la luce,
dalle tue mani
i gesti d'intesa,
dalle tue parole,
talvolta mute,
silenziose,
senza suoni evidenti,
che arriva il calore
di un intimo sentire...
guardo un volo di falene
nel cielo buio
e immagino di
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Sulle sponde delle colpe
e delle forme
espiamo il dolore
vissuto
e rivissuto.
Frequenze.
Dolorose stanchezze
esplosioni distopiche.
Ignoranze colpevoli,
urla silenziose.
Noi sappiamo (siamo)
la parte visibile
della conoscenza
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Un bimbo di tre anni sta morendo,
il morbo infame, la leucemia,
lo sta completamente distruggendo.
La morte è
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Sognando labbra di luna
fatica a piangere ogni nuvola del cielo,
scorrono in un verde prato di speranza
le scie dei miei
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No' ni putimu fari maraviglia,
ma n'hama sulamenti virgugnari
ci quarche vvota 'n'atru ni cunziglia
ca nu' n'hamà ssapiri organizzari.
Non è ti mu', ma è cosa ti famiglia
ca sempri hamù tinutu e no' nci
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Parole padrone dei propri silenzi
indugiano su per la gola intimidite.
Nel mirabile dialogo con la vita
lo sguardo vacilla
sopraffatto
dalla mortificante zavorra
delle tante sconfitte.
Dalla consapevolezza
d’un inesistente
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Polvere di terra
il soffio l’accende.
Immagine del divino,
scolorita dal tempo.
Accartocciato su se stesso
l"umano
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Taci tu notte
ingorda languida
son grappoli appesi le stelle sui tuoi rami
e gli occhi son lucenti
Taci tu notte
dorata coperta di stelle birichine
lanterne accese sfavillanti sulle gelide notti
ed il buio scende cupo sul linciaggio delle tue
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| Indosso i tuoi occhi,
provo a guardare il cielo,
lo attraverso, lo sfioro,
provo sulla pelle
il tuo "sentire", che mi vive.
Provo a miscelare
il mio, il tuo pensiero
e farlo nostro ... come sempre,
quando al tuo richiamo
il mio
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| Scrivere dando sfogo alla voce silente
che appartiene al discordante alter ego.
Scrivere alludendo con le parole a ciò che non si è detto,
tradendo l'emotivo suono del significante
altro dalla forma astratta
che il nulla
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| A Scignoa da stazion
in sce- o binaio a respiava
con o stantûffo che o mesciava
a creava unn- a emozion
inta cädëa a bruxiava
calorie de carbon
o vapôre in presciôn
l’ea un chêu che o palpitava
con un fischio
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Il silenzio ovattato delle altezze alpine (successe)
su quel letto i nostri corpi infiammati
lasciai tra le lenzuola ogni speme d’amori,
l’amore congelato su quella vetta bianca
-la letizia singhiozzò senza lacrimare-.
Ah se potessi
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Cade la neve
coltre stellata
s’estende all'orizzonte.
Panni di baci
lavati d'amore, donna
con immenso sorriso
nel cerchio azzurro
cura bucato all'angolo
del cuore.
Decorato di rosa
Sventola lenzuolo
al passaggio del corteo
a festa
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Dove arretra il tuo nome
socchiudo l’ultimo orizzonte,
la pelle non cede al silenzio
e
tra risacche d’amore
ritorno
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52 poesie pubblicate nel giorno 16/05/2016. In questa pagina dal n° 31 al n° 52.
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