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Le 25 poesie pubblicate il giorno 15/05/2016 sull'argomento "Riflessioni"
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Come erano belli i tuoi capelli scompigliati dal vento
e quel profumo che arrivava fino alle porte del cuore.
Mi perdevo nell'agitazione dei gesti ripetuti,
nel riverbero del sole, che di sbieco proiettava
le nostre sagome buffe sui muri
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Erano fili di rimozione, le mani
su polsini, bordi e fibre, trame
da lasciare alle preghiere e poi partire.
Ampio è l'universo - diceva Marta stanca -
esco dalle asole prima che invecchi il dentro
scuoto le pieghe e il dopo è tempo
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Lia |
15/05/2016 21:16 | 1896| |
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Affaccendarsi per la famiglia
e di questi tempi l'insulto è "serva"
accudire riordinare stendere bucato
cucinare tutto un servizio
come guadagno il miliardo migliore
un sorriso una parola gentile,
donna bella è questa
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Fischia il vento
che porta freddo,
soffia a refoli
la bora
sposta, spacca
alza i cappelli
solleva le gonne.
Tanto amavi
il suo respiro forte
quando sfrenata,
secca e chiara
arrivava sull’isola
col sole
a ciel sereno.
Scompigliava le
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Julie |
15/05/2016 20:54| 1529| |
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| Fermati a guardare.
lo specchio del tempo...
gli anni passano
sono nuvole,
storie trascinate
dal vento,
lasciano
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Negli occhi tuoi pieni
io c’ho visto il nulla:
una lacrima sgorgare,
per una verità che a me,
non riesce di
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Seccano i fiori in giardino
e come petali i giorni!
Semi sparsi dal vento,
germogliano
confusi al trifoglio,
tra frullo d'ali di rondini.
e profumi di rose
i passeri raccolgono briciole
c'è un nido che aspetta.
Col tempo
il
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Se solo fosse, la vita,
come il candore di panni stesi al sole
nulla oscurerebbe l’anima,
il sereno nutrirebbe profondamente il cuore.
Guardo spoglia di pensieri,
l’immenso cielo,
le mani si muovono tra i fili,
come tra i percorsi sinuosi di una
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| Qui risuona la voce degli ottoni
claustrofobici delle case e dentro
poveri assenti reclamano
chiavi per gli scrosci dei cortili
Restano i fili nei granai: da quanti anni
donne brillanti in panorami di nuvole
senza affaticamenti
appendono calze
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Quante promesse,
strade che al mare dovevano arrivare
per toccare spazi di speranze infinite,
perso com'ero a incrociare le variabili
che del vivere eran la mutevole base.
Quante storie,
così incantato da perdere senso e realtà,
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Pagu |
15/05/2016 16:51 | 1610 |
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Non ci sono parole nell'aria
che vaga sull'orizzonte
ed ogni movimento è breve
fra l'albero e le sue foglie
Neanche il vento mormora
il gesto freddo lungo il viale
nulla scorre nell'acqua chiara
rimasta lì sola ad aspettare
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Curva sotto il peso della fatica,
mani tremanti di rughe scintillanti,
Donna
stende candide lenzuola,
profumano di brezza e fiorita aiuola.
Garrula goccia al soffio del vento,
spruzzo... allevia calore del volto stanco,
asciuga gocce dalla fronte,
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Quei panni stesi sono ali di donna
che volano tra le moine del vento,
portando ad allontanare la mente
con voce sospesa e non ascoltata.
Nel dolce profumo, quell'evadere
dal silenzio interrotto nella notte;
col pianto del bimbo che la sveglia
e
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- E le camicie sono bianche.
Al bucato stendo il mio cuore . –
Voci dalle montagne,
dalla neve che ha tracce
di guerra e di fame.
- E gli alberi appaiono finti,
fantocci per ricordare
i mariti soldati. –
Voci dai cortili,
bambini con i
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Vorrei saper usare ancora
il suono nuovo e le armonie delle parole
ballerine di danze letterarie
rotonde e sdrucciole nei loro accenti acuti,
eleganti di stile e gonfie di sintassi,
sillabanti di un desiderio nuovo e
avvolte ed accentate da
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Hanno detto da quel dì
che l'uomo é mortale,
ma non é solo così
l'uomo é
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| Al passo d’estenuanti gambe
ruvide le mani al secchio
e poi le braccia stese al cielo
musica dal colle
il respiro d'occhi al sudore
Stanco il volto della donna
luce d’orizzonte il filo
e bianche lenzuola al vento
desideri palpitano
nel
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| L'aria così tersa
nel cuore dell'estate
e il cielo può sembrare mare
bianche vele nel vento
ancorate solo da mollette
su un filo oscillante di pensieri
una donna persa
nell'abitudine dei suoi lenti gesti
dolcemente assolve il
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Sabyr |
15/05/2016 12:48| 1043| |
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Il vento in tutta fretta
prepara la toeletta
e lesto ad asciugare
il tuo abusato passo
si intrufola svampito
nel cuore di un vestito
e ligio al suo dovere
si adatta con piacere
a carezzare i panni
distesi al tuo balcone
e sembra che ti
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Chi può dire la veglia del mare?
Le profondità del cielo?
Mi rinchiudo nei versi
di un solo poema, di un grido
mi svuoto come si svuota una cascata
mi riverso e non so come
sono acqua silenziosa, e affondo
ritornerò
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Bianchi questi drappi
pien di sole e vita
al vento nel silenzio
e in questo cielo
cullati e governati
dal vigore
delle braccia sapienti
di massaia
a stender col tocco
di operaia
sopra la tela
fervida Penelope
i segni del suo mondo
e
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E sopra il filo stende il suo passato
le vite che continua a coltivare
con l’arte e con i gesti di un altare
con dentro un rituale consacrato.
Il vento si diverte ad imbrogliare
tra verdi gialle e rosse banderuole
con le sue mani come bianche
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Lenzuola al vento,
odore di bucato nell'aria,
la donna si affretta sui fili,
luce d'estate brilla in lontananza
per
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| Bucato profumato
steso al sole
d'un vecchio casolare di campagna.
Rugose mani l'hanno lindo e appeso
che' asciughi in fretta
con il suo calore.
A chi appartenga solo lei sa in cuore.
Certo è che sventolando emana
leggero il vento carico
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| Sola e assorta
con bianche
e colorate vele
adorni
il tuo balcone
di barocco
pregno.
Calura
e vento
danno movimento
a quel
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