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Le 55 poesie pubblicate il giorno 14/05/2016
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Somiere senz’aria
il torace
e un dispetto di dispnee.
Tom tom,
ride penetrante,
crash di battiti.
Annegano nella gola asciutta
atomi di speranza così grandi.
Sale un sospiro lento
in sella alla schiena.
Deragliano le mani
al centro di
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Anna62 |
14/05/2016 20:55 | 1597 |
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| Più in là ove il silenzio dorme
la nuvola gronda pioggia, orme
lasciate sulla spiaggia del cuore
armano la storia, arresa si infrange
spostando i pensieri
riposti nel cassetto di ieri
domani poggerò lo sguardo
in un angolo
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| In questa magica notte sei luna e donna,
verdi le scintille dei tuoi occhi,
dolce il tuo sorriso.
Bianca, come la luna, la tua veste di seta,
forti emozioni
fai vivere in me,
ogni istante del giorno,
mentre aspetto un’altra stupenda, magica
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Mapi |
14/05/2016 22:44| 1783 |
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| una ragione ci sarà
per andare via
come un fiume lento
che scivola oltre
l 'improvvisa follia
di saperti lontana da me
cosa sarà mai il mio mondo
senza le gemme dei tuoi occhi
dischiusi fra le mie braccia
nei giorni
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Giornate uggiose
e venti capricciosi
non la disturbano,
con amore e premura
costruisce la dimora,
guardinga arriva in volo
si posa, scruta l'intorno,
poi certa che nessun
pericolo incombe,
intreccia il suo nido,
continua il lavoro,
un
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Rosso è il tuo colore,
evoca la passione.
La tua corolla invece tenera,
all’apparenza gracile ti rende.
Il vento ti fa
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Accoglimi in te
e riscalda il cuore
Sussurrami parole d'amore
per allontanare il freddo della solitudine
Accarezza l'anima
colorandola di gioia
Stringimi forte
e sii scudo alle paure
Aiutami a sorridere sempre
dammi la forza
di guardare
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Nella notte sognò
d'essere una stella,
al mattino pianse
al suo risveglio.
Una farfalla
che da lì
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Una melodia da sentire
proprio come il battito
del cuore,
sfuggevole nel vento
che soffia via
le nubi dei pensieri
Talvolta agitati e pazzi
sbattono in faccia
il caos della quotidianità
senza colore
liberi aquiloni
si
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Marial |
14/05/2016 20:23| 2383| |
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La gente che conosco
mi fa paura
entra nel mio mondo
non chiede mai scusa
Pronuncia domande
che fanno tremare
per me la terra non esiste
io sto fra le nuvole
La gente che incontro
per me non è vera
cerca di cambiarti
anche al primo
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Ballerine
sospese nelle danze
in giochi
e trasparenze.
Armoniosi flussi
irreali e rari.
Segreti scrigni
di sensualità
e calore.
Come ardenti fiamme
come rossi cuori
nati per l’Amore.
Del pesante fardello
silenti e attente
custodite
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| Ogni tanto fermarsi a guardare
la neve di maggio dei pioppi,
i papaveri rossi docili al vento
tra svolazzi di gonne leggere
sentirne quasi il respiro sull’esile stelo
e mordere il giorno in quell’attimo
su quel cielo che rincorre la
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| mi abbraccio
ad un soffio di nuvola
ad un fischio di vento
ad un sussurro di te
poi vivo la luce
di un'alba di maggio
e morbido scendo
a cavallo di un pensiero
vita mia mi sei stata data
perché ogni giorno
ti rinnovi
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| Tremo, anche se fuori c’è il sole.
Mi ascolti bambina?
Ho visto ieri tra l’erba
una serpe strisciare.
E sagome di cartone la follia
fortificare.
Mi rammenterò di te, dell’odore
d’inchiostro, i polsi marchiati,
le spalle di un
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E’ a scuola Nino col grembiule azzurro
starà più attento o sarà distratto...
Sui libri ieri fino a tarda ora,
stamane non voleva uscir di casa
Gli faccio un dolce se m’avanza il tempo,
un dolce con la crema al mio bambino
Poi
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Per scendere al fiume
ne sento la voce vicina
m'inoltro fra rovi e equiseti.
E' la robinia fiorita
il pioppo il salice vede
arrivano forti gli odori
da un'acqua ohimè non più tersa
nera con putrido verde.
Carezza le piante
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In quell'angolo
va il pensiero,
umile volto risorge
al ricordo dell'amicizia,
nel tempo trascorso
nel cortile a giocare.
Timido nel fare, tenero
nel porsi all'amico,
viaggia ora nell'eterno
viale del Padre.
Mani protesi verso il
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Erigere vane fortezze
a difesa di un pallido io
è come edificare sontuosi palazzi
sulle sabbie mobili
Innalzare barriere
verso gli altri
è crearsi l'ostacolo
di un'invalicabile ottusità
l'ego costruisce
spesso solo la
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Sabyr |
14/05/2016 18:10 | 1485 |
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Hai detto che non m'ami e mi sta bene,
sul cuore mio con foga t'accanisci,
mi lasci solo, qui, con le mie pene,
tormenti veri proprio non capisci.
Però non devi fare la gelosa,
se parlo con qualcuna per diletto,
viziata prepotente e
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Guardo l'orizzonte e mi perdo...
Vedo scie di memoria e sentieri così ardui da pensarli insicuri
tanto da crederli lontani dai miei passi,
c'è però in me come un filo che li accomuna con tutto ciò che vivo
chissà
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Ho il tuo nome tatuato
nell’incavo generoso dei seni
la spensieratezza del tuo sorriso
sulle mie labbra,
una veduta di Delft, del Sussex
o del Midi nelle mie iridi.
Tu, così puro
idealizzato nella memoria
distillato d’anima
che mi pulsa in
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e, stanotte
ti ho sognato mamma
vicino alla tua macchina ricurva
mentre mi raccontavi filastrocche,
ed io come un gatto raggomitolato
ti ascoltavo estasiato e felice, e
stanotte
ti ho sentita vicina mamma
come allora mi prendevi la mano
e mi
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Il cielo sfila i primi chiarori
nel sorriso di nuvole mute
che lentamente si muovono
tace ogni strepitio
e nervature di rugiada
si posano sulla ringhiera.
Una giovane donna
vestita di verde
dà l’addio al sogno
e nel vento del suo
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Il cielo lentamente va schiarendo.
S’appressa l’alba trascinando dietro
un assopito sole che spronato dalle sue
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Lindi panni
stesi nel cielo
nel silenzio di un mattino
tra le mura di un'ora
che vuota assorbe
gli sporchi
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’Mbriacu
du to sciatu
da to vuci
du to sapuri
da to pelli
duci
comu o meli
Veni cca
e varda
l’occhi mei
lampanati
e lacrimusi
mi gira a testa
e sbandu
pi li strati
’Mbriacu
da to bucca
da to carni
da to lingua
amara
comu a
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| In mare avventurar per nuovi lidi
in fra i perigli ricercando approdo,
da fame rifuggendo e clan ostili
è lo Stival ricetto più immediato.
Ma che amino infelici ovunque pochi,
saturo non gradisce l’Epulone,
un obolo riserva per
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| Neglected by the convenience
of careful steps
I see my dreams
as brave giants
and for them I care
about mild seasons
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| Un paio di mutande con un piccolo buco
i calzini sbiaditi e la canottiera del figlio
la gonna di un tempo perduto
e un reggiseno con un ferro appartato.
Le fragole guardano la donna che stende
osservano quel vestito corto e strappato
un vestito di
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Mi sfilo gli orecchi
e ascolto
non avrà fine un silenzio teso
tutto per me
perfino il vento, più che all’invito
delle rondini
pare volere scendere sulle trame di questa pelle
che stendo.
Mi sfilo gli occhi
e non vedo
mentre
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55 poesie pubblicate nel giorno 14/05/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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