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Le 54 poesie pubblicate il giorno 13/04/2016
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Stanca affranta
ho respirato nelle notti solitarie
ho volato attraverso i ricordi
che plasmavo nel tempo
sentivo le parole della pioggia
raccontavano
gesti di un passato che non torna più
pioggia lenta sui muri di quella casa
odo le
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Aspetto che ti imbianchi di petali
quando il sole inizia a scaldarti,
così mi sorridi per un tempo
che sempre troppo breve
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Volete che vi racconti questo evento
che determinò di un idolo la sconfitta?
Il suo mito spazzato via dal vento
vi
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Un lampo cadde dal lontano cielo,
un tuono susseguì dall'alto
così truce, così vero.
Un fulmine spazzò via con niente
una quercia secolare, prima,
da cent'anni dormiente.
Ma, nel suo sparire,
tumuli di funghi
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La vita è un percorso in salita
di curve infinite di spazi e tornanti
La vita una traccia nebbiosa non definita
di rive fiorite, a volte appassite e orizzonti allettanti
La strada assolata ci costa fatica
e l’ombra ti segue, ti perseguita...
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Rami dipinti
su un piccolo palco
come a salvare
la nave da un pianto.
Maestri di vita
per i sogni dei cuori
plagiano
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Corre l’anima dietro gli occhi chiusi,
vaga dove tutto è silenzio,
dove il sole splende a mezzanotte.
Bussa alla porta degli anni migliori.
La mano, mai dimenticata, di tua madre,
apre l’uscio.
Tutti sono a tavola, aspettano solo te.
Corre via,
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Foglie ripiene di umida vita,
lasciate cadere da distratta svista.
Mi trovo in ruscelli stracolmi di sassi,
con gelide
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ologrammi fatati
specie musicali in via d' estinzione.
Secondo teorie blasonate,
siamo figli del mistero.
prendi le tue sincronicità
e portale con te.
Esplodi in odi senza confronto
e conforto.
Resta fermo e calmo
mentre l'odore
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Esile fronda
dipanata dal buio
gridi al rumore
affranto di un onda
Gocce di foglie
coricate su rami
alla penombra
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| Si riscrive il tempo
quando la tristezza
giunge all’improvviso
o ci si lascia cadere
giù dal trampolino
dando un morso al vuoto
E
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| Non riesco a procedere;
l'orizzonte ristretto oltre la strada rivela solo nebbia
e vuoto e silenzio
Resto in attesa dell'ineluttabile buio
che tutto uniforma mentre mi sovrasta
il battere lubrico della pioggia
che infradicia i sogni primaverili
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Batte forte, ansima, cerca, dondola
sugli angoli segnati da grande palpitazione
con organze di felicità s’adagia dolcemente
lasciandosi cullare dalla dolcezza dell’amore.
Non è chimera se il respiro lo insegue,
non è cruccio se
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| Stupende sono sbocciate al sole
le peonie che temono il vento
con le coppe di polline colme
sotto l'alta betulla d'argento.
Fiori magnifici per l'Art Deco
multicolori in romantiche aiuole
profumo hanno stordente intenso
che attira a volo
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| Disegnai le ombre dei pensieri
con la ricchezza della poesia
racchiusa nell'essenza del mio passato
per poterne godere le sensazioni
all'infinito, nelle timide odorose
primavere alle finestre
tu sei dentro di me come
il riflusso
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Poi non c'è notte
lei non inizia con il buio,
tu la crei e la distruggi.
Poi cerchi ovunque,
tra il sapere e il non sapere
ti alleni a creare... fai magie!
Poi sei nel posto giusto
ma non ci vuoi stare,
vivi muto tra sorde e cieche
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in disuso,
appoggiato al muro
dei ricordi sbiaditi dal tempo,
che inesorabilmente è passato
siamo un amore in disuso,
come un vecchio mobile, impolverato,
che nessuno guarda più
siamo un amore in disuso,
su una strada dimenticata,
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| Spesso mi trovo spalmata come burro
rovesciata come una camicia sporca
mentre immemore dei motivi del mio essere,
un ago
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Garbo |
13/04/2016 11:12| 1040 |
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| Celarsi
nella propria Anima,
come fosse terra
d’accoglienza.
Soffice sia dunque
la coltre bruna,
perché si faccia
luogo di requie.
Come ferreo scrigno
ma solo
d’inviolabile
custodia.
Così che ora
la memoria
più
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Non la rattrista il pensare di non vedere
più i fiori in giardino,
essere accarezzata dal sole,
confondere il colore degli occhi
con l’acqua del mare,
sentire il profumo di rose e di viole,
trascorrere il tempo
leggendo o scrivendo
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Dove tu sei
non scende mai la notte
E fugge l'aurora
nel riflesso silenzioso
Cullando ora il nido
ora un ramo di ciliegio
Come un abbraccio
in fondo al cuore
germoglia presto il sole
Passo dopo passo
a rincorrere la luce
lungo la
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Tesa alla resa
abbandono l’idea della partenza
scaccio, ospite indesiderato
la mia assenza.
Inzuppata di parole dense
urlate in faccia, rimpatrio:
sono a casa
Dalla finestra
la primavera mi bacia
sottile, scende una timidezza
come una
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Ancora una corda, un salvagente
ancora una mano tesa a salvare i naufraghi
fra le onde.
Fra i frammenti sugli scogli
e nel grido dei
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Mi annoio e ne sono fiero
sono un modesto figlio
della borghesia più raffazzonata
sono un solido legame
- oh delirio! oh complicità!
perversa ingenuità
stupidità feconda dei fanciulli
- delitti nella notte
odore
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| T'amo come non potevo immaginare,
t'amo come rugiada
che disseta la sera,
come la tempesta che hai domato,
t'amo come il primo giorno
che ha portato le ali.
Oltre le parole,
prendi di me ogni respiro,
quando d'un bacio ornerai la mia
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| Ti sono molto grato, grazie ancora! ...
Ti vedo, e caldo infine appare il il sole
mentre vagavo mesto e sconsolato:
ché in troppe cose c’era stato inciampo!
Non mi appartieni, ed ora andrai lontano,
ti ho vista, e questo il cuor già
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| Ho sonno. E tu, perché mi svegli? Dimmi!
Era un dì; e io calpestai la savia Legge
della lancia de' i Patti che ebbe Wòtan,
e il sonno è il mio Destino.
E come, dunque, potrei io ridestarmi
dopo gli ininterrotti anni di
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| Se fosse un simbolo
lo decifrerei
cautamente mi avvicinerei
ne svelerei le strategie
scaverei sino a trovare
l'acuta radice
che non teme la pietra.
Se fosse inconoscibile
scoverei frammento su frammento
il suo mistero occulto
ne
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| Vorrei scorrere
fra i tuoi misteri,
soppesarli ad uno ad uno,
sconfiggere le trame
che incatenano
libere espressioni
del tuo volto arcano
e sconfiggerle
per sempre
per far tornare il sorriso
su quelle labbra
che hanno urlato al cielo
rabbie e
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| “La rata dell’affitto è già scaduta,
tra giorni mi faranno l’ingiunzione!
La macchina del gas l’ho
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54 poesie pubblicate nel giorno 13/04/2016. In questa pagina dal n° 19 al n° 48.
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