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Le 54 poesie pubblicate il giorno 12/04/2016
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Andrò via
non ho ali per voli comuni
per raggiungere un cielo qualsiasi
ho piume d'etere
pronte a voli pindarici
nei mondi onirici
Mi coglierai
negli illuminanti lampi estatici
di viaggi metafisici
mi accuserai
di aver abusato
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Sabyr |
12/04/2016 18:40 | 1658 |
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Offri e neghi a te stesso,
perduta e avuta anima
tra il possibile e l'impossibile.
Bruci maree vive
elidi il cuore.
Rannicchiato stai nelle scarpe,
se ti pieghi a riacciuffarne i pezzi
hai mani da seduttore che afferrano
e denti che
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| Avverto la mano
accarezzare i fiori,
leggera, imbarazzante, vellutata,
udir mi appare che dica al cuore
quanto vibrante sia gioiosa e cara
la tenerezza, la solidarietà d' amore.
Spero ci sia nel mondo tanta gioia
che doni a tutti pace e
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| Ella appare al di' da quella porta
Apollo la conduce per mano
pallida come un'incisione del Durer
bella da rubar la
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| perplessi siano le orme lasciate
sulla battigia umida dallo scroscio
delle onde che si frastagliavano
sulla pelle ancora bianca
e respiravo il mare teneramente
l'innocenza s'é perduta dentro ai sogni
di quando fanciulli
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| ho strizzato la mia anima nel tuo abbraccio sordomuto
urlo di note che sorseggia il mio corpo di lacrime
volteggia il tuo silenzio nella ferita che boccheggia tremore
madido depresso vuoto che scompiglia il mio rosario di stelle
volto sbucciato
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Fiumi e torrenti
mi fai attraversare
guado
languo
un po' appassisco
apatico
le radici rimosse
la smorfia di sempre
nembi di luce
come ricamo
alle ali del parco - traffico
fango
che espira piano
nere vanità
mi ferisco
soffio sui
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E’ la vita che sporca i traguardi
come profughi all’orizzonte - che quasi non li vedi –
sappiamo fin troppo
ma senza mai imparare
quando nevica gelano i pensieri
i punti di domanda cadono nell’oblio
il domani è un accordo dissonante
dove
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| Anima mia, tu che sei passata
attraverso quegli oscuri sentieri
eri preda sacrificabile sull'altare
di un Dio che a te
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Il poeta è sempre in fuga dall'impossibile.
Ogni verso addossa.
Il poeta è sempre un passo avanti agli altri.
Ogni verso sbraccia.
Il poeta è un buon consiglio alla malinconia.
Ogni verso svolta.
Il poeta protegge la sua
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Nell'immensità che m'appare,
naviga libero lo sguardo dei ricordi.
Sono come appaio e sembro,
senza nulla nascondere al mondo,
perché poco ho da offrire
se non la gioia del narrare.
Figlio di pensieri e gesti,
tradotti,
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Pagu |
12/04/2016 13:55 | 1492 |
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| c'è una sigaretta che fuma
nel silenzio di questo pomeriggio spento
se ne sta lì, poggiata sulle labbra di una donna
un locale poco affollato, con bacheca a vista
(tutti in attesa del prossimo cliente, indaffarati)
vicino a lei un
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Sospiri silenti in intime essenze
certi d’esser dimenticati, s’insinuano sensuosi
in capricci irrealizzati.
Su bianche pareti di gesso vestite s’aggrappano
stanchi, a mascherare un peso costante che invade
incessante il corpo e la mente.
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| Nella forma perfetta d'amore
c'è il volersi bene
come il diamante inscalfibile
ed altrettanto durevole.
E' conquista difficile
ma per niente impossibile
d'una condizione felice
che abbandoni non teme.
E conforta il sapere
che
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| è quando cerchi un silenzio nell'arte
e sali o scendi e non esisteste un piano
oppure il piano è la parola
che si apre o si chiude
su un
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| Fiori bianchi ricoprono i rami spogli di ciliegio
nel pomeriggio di una primavera che avanza a fatica.
I prati brulicano
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| Non giudicare
chi una lunga strada
percorrere ha dovuto
tra rocce impervie
e nuvole grigie sul capo
mentre un altro
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| Tra i soffi di luce qui in cielo
cammino tra i papaveri che abbracciano i miei piedi
ed elevo gli occhi a te coprendo la
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| Accovacciato sotto il mio piumino
l’ultima notte del marzo ballerino
portandomi all’alba del primo aprile
m’invoglia ancor
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| non è il pensiero del nulla
che uccide l'anima
ma l'infinito che c'è oltre
Tu, che ascolti il mare
il rumore delle onde
nascondi dentro il petto
lasciala andare
l'attesa logora la mente
uccide il corpo
spezza la vita agli
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| Nebbia di foschia
sei limite misterioso,
quando nascondi
ciò che la natura
con gelosia assoluta,
cela agli occhi
della mia Anima.
Quello che solo
alla luce
sia dato sapere
e conoscenza
ma poi come se fosse
un sipario
di lieve
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| Ho sognato di giorno, proprio ieri,
intento in consueta pennichella
che ero proprio io Dante Alighieri
con il Virgilio a far la gitarella
per un cerchio infernale buio e triste
senza il conforto manco d'una stella.
Di fronte a cose orrende
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L'odore del mare, salino vortice nel vento
il tempo, delle reti al sole e delle barche,
che riposano a riva
come donne stanche, prive di forza,
pronte per un lungo sonno
- Una vela, e tutto il vento che ho nell'anima -
Naviga la notte
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Hèriann! Hèriann! Le tue fanciulle indòssano
i recònditi bronzi di Erda, Dea
di queste terre fondatrice e madre.
Hanno divelto i rami de' i fràssini,
e ne hanno fatto lance, e hanno colato
il cupo sangue del rame
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| Masticare lentamente
assimilare senza inghiottire
precipitare nel vuoto
mentre nel nocche sbiancano
nella tensione dell'attimo
Seguire con un dito
le lancette di un orologio antico
e scoprire il ritardo del cuore
quando la tua voce senza
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| Desiderio di evadere
prendere un treno
volare via senza una meta
riuscire a concepire quel sentire
da tempo relegato in un cassetto
provare emozioni vere
quelle che vibrano in momenti d’impasse
sfruttare il giorno e la notte
unici amici che
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| Silenziosa passeggia tra la folla,
al suo tocco si dissolve l’ultimo sospiro,
tutto intorno é pace
mai più bello il mondo apparve,
in quegli occhi mi rispecchio
riemerge un viso ormai morto,
sorda al mio sussulto,
a labbra chiuse sussurro
un
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Un letto, disfatto il piacere
tenuto tra le gambe oltre il delirio
d’un disperato amore che tradito
urla. Il silenzio deprime le colline
che furono un tempo rigogliose e raggianti.
Piene, di parti abortiti come vomitate parole
illuse. Dai pianti
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Guarda
col mio cuore
i tuoi sguardi,
i tuoi gesti,
i tuoi sorrisi:
capirai che sento,
come sia profondo
il sospiro che sale,
cosa ho dentro...
e volerai anche tu
verso gli infiniti
che appartengono
a chi implora amore,
speranze, magie
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Forse perché seguendo strane diete
il ventre insacco e i muscoli fo pieni
e le mie vene ricche di diabete
non sanno
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54 poesie pubblicate nel giorno 12/04/2016. In questa pagina dal n° 19 al n° 48.
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