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Le 61 poesie pubblicate il giorno 06/04/2016
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il buio mi svegliò
in anella concentrici nera
compressi al centro
per nulla di un silenzio
svegliò e generò il mostro
ciò che non c’era
corse l’ignoto
vedeva di vedeva
ritirò nel colpo del volo
nella forza che amalgama
ritirò nel corpo
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Come il profumo di una
rosa al sole,
come la sintonia
tra onde e mare,
come il cielo e la luna;
tu sei tutto
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Nella sera del tuo tempo spiravi,
come un'alba alla mia mente
il tuo volto, ancora, mi illuminava,
scendevo i gradini del mio vivere,
su quei gradini io avevo
la tua stessa speranza
e con me, l'aveva pure il tuo mondo.
Eri parte di una confusa
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Avevi guardato
tante volte il cielo
nell'attesa delle luci
ma le ore inutili
non correvano veloci
Perché le attese
abbracciavano il confine
e ogni silenzioso tocco
lasciava poco spazio
alla curva del sorriso
Così
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| Respiro quest’attimo libero
del silenzio ch’esso porta
al mio inceder lento
Son nuove luci che si allungano a tramonto
a farmi respirar il dolce profumo di legna
nel scender la collina
E divengon d’un tratto nuova linfa i pensieri
nascosti
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Le favole del buio
non finiscono mai bene
c’è sempre un'ombra
che piange nell’oscurità
C’è una porta chiusa
e qualcuno che racconta
del suo dolore antico
che non se n’è mai andato
Le paure della luna
cominciano
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Sospirar nella notte
aspettando chi non c'è
Il buio ti tende le mani
ti porta nel mondo
delle tenebre
dove tu rimani.
Un albero dalle mille braccia
ti accoglie nel suo grembo,
ti culla, ti accarezza poi,
un vento gelido e glaciale
da cui
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Manna giù n’artro bicchiere
e richiama er cameriere,
er cammino der destino
non lo cancella co sto
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Siamo conseguenze
di un mondo
perso
e di una persa
pazza
speranza
che c'illude
e s'illude
di una felicità
temporanea.
Siamo conseguenze
di un'ignota
felicità,
trappola vitale,
ma vitale essenza
di quel sogno
che
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Immaginare l’universo sulla pelle,
in una notte dove il futuro echeggia
il desiderio appagato d’una lingua
che ha cercato il sapore di te.
Gli sterili sogni, ora, partoriscono
l’estasi nel profumo di grano
mietuto sul ventre che geme
sotto le mani
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Il vento del sole
arriva al mattino
nuvole rosse di sabbia e rancore
investono il mare
amarezze nascoste percuotono il
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saulo |
06/04/2016 21:10 | 870 |
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Sopraffatto da questa luce
mi perdo nell'immensità,
ascolto la mia necessità
in assenza di gravità.
Ascolto la melodia
e senza frenesia
cerco un soffio di magia.
Da ragazzo cercavo te,
scrivevo della mia
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| Biondo platino miraggio
il minimo per lei
e dal tacco dodici
le fiamme dell'inferno
attento al passo
per mai farsi scoprire
ritrovarsi alle porte
appena socchiuse
di quelle forme bibliche
e come arguto
rivolgente attenzione oltre
nessun
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| Sarebbe troppo chiedere un momento di silenzio?
Tacete dunque, uomini senza rispetto!
Il dolore è forte, ma io non lo sento se voi parlate con le vostre inutili parole.
Io non lo sento, non sento nulla...
Oh! Quanto dura è la sensazione
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| Oggi quell'ortensia
così variopinta
che tanto bella appare
su quella soglia
pur se lieve
è il suo profumare
ha tanta dolcezza
che invita ad entrare!
Così simile è l'amicizia,
quella certamente vera
che pur se
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Avrei voluto che si dileguasse
della tristezza il velo,
ma il mattino di un commiato
l'ho serbato nel cuore
con la
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Come un muro deforme
tu mi sussurri la vita
dietro quel vento che
trafigge
raffredda
distrugge
Dietro quella terra
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Oltre il tuo cuore
c'è il dipinto del creato
di un bel sorriso.
Unico nell'armonia del mondo
è ruscello d'oro ovunque sia.
Oltre il mondo che respira
c'è la rondine che saluta ogni anno
col vestito di rosa.
Sul
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Luce obliqua,
sospirata
nelle notti d'inverno ai venti dell'est.
Sospiri
in picchiata
sulle note
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Aspetto ciò che fugge,
l'ombra celata tra gli sguardi
che figlia delle nostre mani
accarezzò le dolci
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Selcerò di frasi
il percorso che sale sui tuoi fianchi
che accarezza i tuoi seni,
e ne sfiora i
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Jim27 |
06/04/2016 19:30| 2393 |
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Fu proprio l’ulivo, atavico segno di pace,
l’unica e muta presenza spettrale
della tua inimmaginabile agonia
combattuta tra dono e passione feroce.
Il Dolore...
Il dolore fu a renderti ancor più vicino.
Rinunciando a qualsiasi privilegio
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Se si potesse descrivere gli sguardi,
i convenevoli, il disappunto, quasi il dispiacere
di lasciarsi, se si potesse fermare il tempo
un attimo prima della prossima fermata,
abbandonare amori ormai scontati e tuffarsi
nello splendore di due occhi
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Lontano s’adagia leggiadro un pensiero
il cuore rincorre felice il sentiero
sincera e fugace di gioia vi scopre
eterea fragranza che in vita ricopre
Di notte mi sveglia soave visione
la musica lieve accompagna illusione,
il corpo fremente non
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perfino il silenzio
non mi rivolge più la parola
come se il cielo mi fosse caduto
all'interno della mia stanza
con tutte le stelle annesse
i pensieri randagi
mi inseguivano dentro le ombre
rubando gli arcobaleni
riposti nelle
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| Mi avverto.
Nel cerchio illimitato,
nella placenta universale,
dentro la bolla cosmica,
all’ origine dell’essere,
nell’eco della pace,
amalgamato dell’intero primo.
Torno indietro quando l’ordine si compose,
big bang ...
la gittata
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| Il vento non va a dìr nulla se non
con gli ululati de' i mastìn dei tetri
nembi di ogni Destino,
con le unghie delle Norne e co' i selvàtici
canti, aspri corni, delle prodi e più
bionde Valchirie, e lungo le ore
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| Ali sostenute dal vento
ninnano la candida prua
che vaga
verso l'immenso blu
penetra l'onda
sfida i flutti
scivola veloce
è ribollir d'insieme.
Candida farfalla
trasporta alti
i sogni di ragazzo
spasmodica ricerca
per
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| Portava con sé
il suo violino
e la bisaccia,
Aengus, il viaggiatore.
Aveva
scarpe rotte,
e la musica
entro il cuore.
Un giorno
decise di partire,
oltre
il verde dei pascoli
d'Irlanda
e le ricche distese
d'erba, di
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61 poesie pubblicate nel giorno 06/04/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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