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Le 56 poesie pubblicate il giorno 02/03/2016
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Ebbro di malinconia
profumi.
Fiore delicato osservi
bambini che sorridono
ascoltando le tue favole.
Tra te e chi ami
hai posto un muro,
senza varcare mai la porta,
Lei guarda e ascolta
in attesa della fine
quando il sangue
finirà di
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Non so se sei Giuditta o Messalina
ma sei l’essenza pura della vita
il balsamo che sana ogni ferita
del mio vagare fervida fucina.
Non so se sei la schiava o la regina
ma sei l’impronta vera e definita
la forza del coraggio la più
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Tu,
stormisci i miei pensieri
quando abbruna la sera
e la notte ripassa il tempo della vita.
La verde estate risuona
alberi, rose e la risata del sole.
L'alba porta il peso dei ricordi
inspiro il profumo
affinché arpeggi dentro
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L’anima danza inconsistente, eterea, suadente,
scolora essenze vivaci, rendendole
pacate, delicate.
L’anima volteggia, non tocca terra s’innalza
tra lingue di cielo, si lascia andare, da correnti
ascensionali si fa cullare.
S’imbibisce d’
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Un’Eva invoca l’algida Cristina
quando Maria sorprende Caterina
che al sole dietro l’arca di Noè
si atteggia in sinuosa Salomè
mentre Tamara dalle cento vite
ferita nel suo orgoglio di Afrodite
infrange per Indira la catena
che la
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Aveva un mondo
che dal ventre gli germogliava agli occhi
aveva un credo
dove la terra nera risalda le radici.
E
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Logiche
di vita perduta,
come
stili antichi
di parole.
Pensieri riflessi
in specchi
d’Anima quieti,
rassegnati
d’un tempo perduto.
Rarefatte
senza flussi correnti
di speranze
lungo alvei disperati,
disattese.
In nome
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| Lei,
come un iris non appassisce mai
fiore sottile puro dai colori lievi
sfumate contraddizioni
nel suo cammino silenzioso
di viottoli di pietre ardue
cerca amori e tenerezze più difficili
negli angoli eclissati dell’universo
Lei,
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| anime di distanze perse
si distinguono bene
dentro un’ombra
poi lei avvizzisce
in
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| Danzano nel campo
in questo giorno di tempesta
le erbe selvatiche e forse
piangono sognando libertà
piegate sotto la mano del vento
- O forse si fanno cullare? -
Come il marinaio che incaglia il proprio legno
schiavo del canto
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| C'è stato un tempo
di giorni, mesi ed anni
con l'immancabile vino
spillato dagli ideali.
E sapeva di
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| Quante scatole,
bende di pietra,
legate strette,
l'odore stantio
di vino,
cibo,
sigarette.
Filtra solo attraverso
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| E poi ho scelto il silenzio dei voli,
cieli liberi di essere pioggia
dove non ho più paura delle mie
voglie di amarti:
per quello che non siamo,
per questa supponenza ruvida
di parole rubate alla notte,
per i miei occhi ciechi
dei tuoi
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| Ti accostai ad un fiore
dai petali profumati,
metafora di miele
a descrivere la tua tenerezza.
Al suono struggente di un violino
dalla melodia così intensa
che fluisce come pianto sul tuo volto
e commuove,
da rendere sconfinato questo
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Eolo |
02/03/2016 10:05 | 4584 |
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| e, perché
dovrò continuare a vivere
se non ho più scopo ed interessi,
se ho compiuto il cammino ed il percorso
a me assegnato quel giorno nascendo,
facendo tutto senza opporre resistenza,
accondiscendendo senza profferire
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| Una nebbia sottile sta turbando
la melodia del cuore,
se vuoi negare ai sogni
un po’ di sole
lascia almeno le stelle
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| Esultano gli sgarbi
colmi d'ingiuria
tuonati dai titoli nobiliari
alla vasta platea "ignorante"
Divertiti
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Tu gene del demonio e di Maria
tu splendida magia
tu mondo indefinito
tu complice nel sesto giorno ordito.
Tu madre delle sette spade in petto
tu ape col rossetto
tu sadica e invadente mia ossessione
tu cantico e canzone.
Tu cielo rosa e
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| Dipingo la vita ogni giorno
col pennello del cuore
la dipingo d’umori e d’emozioni
tradotti in brillanti colori
cosparsi di cangianti passioni!
L’emozione che nasce dall'anima mia
sale su, fino al cuore, poi chiudo li occhi,
la riempio e
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| Avverto
infiniti
nei silenzi che gridano...
sono
granello di polvere
se non mi guardi,
fumo acre
di legna bagnata
se non mi
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| Voglia di essere lì pervade
non si può capire
sbaciucchiarti abbracciarti
una distanza che fa male
non dà requie
amore all’ultimo stadio
imprevedibilmente sogna
notte ritorna
palpitava quella valigia
desiderio inespresso
si realizza sul
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| La mattina spunta il sole
e la sera torna il buio,
tutti i giorni sono uguali
per un uomo senza amore!
Anche il cielo
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In questa stanza grama,
l'eco dei tuoi passi
si ripete come
un ritornello;
la tua voce vuota,
lontana nel tempo
come la mia culla;
la risata confusa,
che turbina nel ricordo
schiacciandomi impalpabile
in un suono di solitudine.
nulla
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Osservavo sguardi,
senza incontrare
pupilla alcuna
e desideravo
comprenderli uno ad uno,
come custode
di un qualche segreto .
I rumori
e gli odori delle rotaie,
fra le periferie
di un cielo lontano,
sembravano
voler cullare i sogni
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Salutano i bucaneve
circondati da primule e viole
i fiori sono l'orologio del tempo
e chi daltonico li confonde
coi
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| E il vento che corre,
scende verso il mare.
Ha percorso la strada,
rabbioso senza sosta.
Ha sventrato alberi
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| Cade ancora la pioggia stamattina
nubi dense e cupe mettono in catena
e l'animo si dibatte nella sua pena,
a noi di golena il pensiero mena ...
quando la terra mezza va a marina
e ogni certezza umana strina.
Tristi presagi prendono la scena
di
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| Una distesa di anime fagocitate dalla rabbia
sul confine interrotto da un sogno lontano,
fuggire dalle radici in un cielo di spine roventi
piantate sugli occhi di fragili giganti.
Calais come ultima spiaggia,
devastata dal fiume infinito di una
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56 poesie pubblicate nel giorno 02/03/2016. In questa pagina dal n° 29 al n° 56.
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