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Le 20 poesie pubblicate il giorno 20/02/2016 sull'argomento "Amore"
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Un sogno
così vero da ingannare la mente
ricorrente
come la luna nel cielo.
Malinconica icona
dell'amore tradito
perché non vissuto.
Come un treno
che parte senza di noi
pavidi amanti
sempre in ritardo con il nostro
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| La neve
ha abbracciato i rami in mille forme.
Di uccelli che non esistono.
Di fiori giganteschi, bianchi e senza odore.
Scintillanti,
al sole che li macera e li assottiglia
ad ora ad ora.
Mentre assorbo questo silenzio
popolato di
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Nella stratificazione di parole
che sedimentano nell’abbandono
di sentimenti messi all’asta
da un venditore distratto
d’emozioni di seconda mano,
sfugge
un lampo d’imprevedibile emozione.
Illumina gli occhi e
inquadra l'abbozzo di un
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Portami lontano
dall'amore che non risponde
dalle virgole e dai punti
che distraggono le parole.
Sciogli il mio
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| "Questi i sensi, in cui
specchiarmi profondamente, trovare tutta la bellezza del Mondo.
Non m'ardono le parole che
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Garbo |
20/02/2016 19:19| 2286 |
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| sono qui
lontano dai desideri di ieri
nessuna traccia
l'impronta resta
un cuore sporco non ha nome
stilla sangue
all'occorrenza duole
illude l'attimo
pulsa batte
stringe nei suoi lacci i sogni
li ri- inventa colorandoli
di sangue
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| E’ come se due mani
mi aprissero il petto
due pezzi di carta, rumore
lo strappo
richiede il suo opposto
adesso;
lo stesso
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Per un’ora le tue notti possiedo
scivolando su recenti pensieri,
l’anima domandare non osa
vive, e ci sei, a me adiacente o lontano
Sbocciano emozioni come fiori
di te m’illumino e tu smarrisci il cammino
nella vertigine d’un sogno
In capo al
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Vorrei fra rose rosse ritrovare
il tuo sorriso come fu quel tempo
che per noi anni furono d'amare
nei quali ci cullammo d'illusione.
Ricordi? Ci splendeva tanto amore
e a noi pareva facile il futuro,
l'uno all'altra eravamo dentro al cuore
e
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Io ti merito
perché ti ho cercata
fino alle porte dell'Inferno
attraversando il deserto di mille lune
Io ti merito
perché per trovarti
ho solcato il mare di inutili parole
affogando il piacere tra gli orgasmi delle dune
Io ti
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Sono andato a cercarti
nei prati del silenzio
là dove neppure il vento
passando, si fa sentire.
E tu, seduta mi aspettavi
e contavi i petali bianchi
di una margherita e dicevi:
"Verrà, non verrà, io
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Quando già sveglio attendo
che azzurreggi il cielo
dopo l’aurora levantina,
mentre tu dormi ancora
nel pallido chiarore della stanza
col capo sul mio petto
e con l’arruffata chioma
che mi solletica il mento,
non v’è sole che
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Il tempo mi inviterà
a ballare
e si fermerà da me
donandomi
attimi speciali di me e di te,
nei giorni sereni
di quiete e riposo
e polvere rubata ai nostri baci
inghiottendo la noia
dei giorni tutti uguali.
Balliamo ancora,
e il
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Non c'è più nome né sguardi
un minuto prima che piova.
Il silenzio si colma di colore,
i pensieri hanno svuotato il cielo
nel tumulto delle nuvole.
Stanca di compiacere,
passano i volti
come l'acqua scorrono
chi tace,
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Sottovoce griderò al mondo che t’amo
getterò nel mio inferno pezzi di ricordi
e lacrimerò nella speranza di un dolce risveglio.
Sottovoce ritornerò alla tua mente ogni giorno
dove tu mi hai deposto cospargendomi di
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Da solo continuo
annotando il destino
su carta carbone
e forse nessun rimpianto
in emozioni tradisce
quanto l'oblio designato
in consunti caratteri...
eppure ad ogni battito sincero
una candida lettera da ricalcare
perché
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Ho imparato a cercarti tra le cose che verranno all'esistenza.
Un respiro prima dell'alba, sai, quando il mondo sembra che si voglia fermare.
Che voglia dirci cose ancora mai rivelate.
Ho imparato a distinguerti nel vento,
nelle folate che
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Seppur crespo è il tratto
mesto non è d aspetto
il capo suo chino ritratto.
Dov' arranca sperduto
un capello canuto,
caduto dal clivo
su cui era seduto.
Eppur mi manca
quel goffo vestito
con garbo portato,
su tela di lino
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Come le spine,
che mi fai indossare,
ad ogni tuo bacio freddo
e lontano, caldo e insopportabile.
Come le margherite
senza gambe, sradicate,
silenzi che si sposano
fanciulli, come la lama
che il vento stringe in mano.
La lama che la
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vorrei dormire per mille anni ancora
adagiato nello specchio di una sorgente,
nei miei occhi vedrei sorgere la luna
inanellata nei presagi di un sogno dimenticato.
Rinascerei tra le mani di un mandorlo in fiore,
tra i profumi sulle spalle che mi
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