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Le 27 poesie pubblicate il giorno 11/02/2016 sull'argomento "Amore"
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| Quante parole ho scritto
per descrivere l’amore,
il desiderio e la passione
che come lava incandescente
bruciano per te
tra l’anima e la mente,
e quante note ho suonato
per farti sentir le melodie,
che mi suonano dentro
tra l’anima e il
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| Viata e vis
larg deschis
prin paradis
nimic de spus
precum luna muta
mangaie inima in vers de aur
pe zid mistic treaza
in ochii tai
setea de iubire
ma- nconjoara,
in apus pierduti
in joc de maci
profund te doresc
a cobori prin univers
in
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| Muore il giorno e quel che rimane
non sazia la voglia che di te respiro
Avvolto nella nebbia lo sguardo cede al buio
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| Negli occhi dell'alba
tra fragili pensieri
vedo il tuo sorriso
Amore
Ti ho incontrato
Perso
Amato
Ora
nel freddo dell'inverno
prendo ancora
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Come battito d’ali
sollevo vivaci ardori
che pigro torpore
di umana indifferenza
ha lasciato perdersi nel tempo.
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Amo la tua bocca
per le melodie che invola
perché di tutte le parole
sussurrate piano,
di tutte le parole gridate
pronunziate,
di tutte le parole
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| E a volte
ritorno nella mia stanchezza
io che so di amare
il mio compito di amarti
tra stelle che accendi sempre
quando mi guardi.
E sto lì dove si sente la musica
sotto quel cielo dove passi tu...
e vorrei essere aria sulla tua
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Regalami un'alba di sole
che mi riempia gli occhi di luce
nei mattini d'inverno.
Non temerò il freddo quando
t'accompagnerò sulla soglia
e ti guarderò andare
finché gli occhi mi lacrimeranno.
Ritornerai a sera ed io
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IO T' AMO (Sonetto trisillabico)
Io t'amo,
pertanto,
lo "famo"
d' incanto.
Lo
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| E’ pregna di te, l’aria,
come la vita mia.
Non ha confini, il cielo, oltre lo sguardo
e ti vivo
come l’incanto d’un tramonto,
ad ogni battere delle ciglia
e t’ascolto
come musica silenziosa dentro il cuore
che da gioia al mio sentire.
Sei
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| Ancora un nuovo giorno...
e il tuo rifugio è sempre lì
nel mio cuore,
tra pareti calde e ali di seta
che prendono slancio,
s’involano come libellule
e sfiorano il cielo.
E ti respiro sempre
anche se non ci sei
perché sei ombra e luce
che mi
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| Vittima dei giorni oscuranti
eclisse di luna è il mio cuore
e tra monti il martirio errante
ancora infligge condanna
all’asmatico desio
Tu fulgida stella ai miei occhi
come luce apparsa nel buio
meteora d’amore è il tuo splendore
sull’anima
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| Ancora il gusto del caffè
il gocciolio del lavandino
la federa strappata.
Rimembrare le mani tremanti
le umide
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Resta con me
tra ore al profumo
di primavera
e pause di respiri
ferma i tuoi occhi
nella luce
di un’aurora boreale
e tieni stretta
la mia mano
tienimi con te
sotto le stelle
che di rugiada
brillano
ascolta il mio battito
sentirai
il
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Non vorremmo svegliarci
il silenzio è oltre la goccia
la stessa che cade nell'acqua
e poi scivola e la frantuma
si
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D’amore
rivestirò le ali
d’incenso lieve alito,
talora me ne privassi il volo.
Di baci rossi di ciliegia
il sapore nella cara bocca
nel morso, umido di vita.
Al vento
che demone mi avvolge
spezzando nel ventre la delizia
avida,
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Sfogliavi margherite a sedici anni
tu sentiero sconosciuto
in attesa di passi d’amore
che lasciassero tenere orme
sulla pelle e nel cuore.
Fu il mio timido bacio
la prima impronta attesa,
rubato a labbra incerte
dal sapore di miele
e significava
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Io te e le stelle
a pensare nella notte
al nostro cammino illuminato
da questa vita inoltrata
nell'attimo dopo
una cena
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| Ho cucito fantasmi nel cuore
per distrarre la febbre d'amare.
Funambola tra le righe
d'amore vissuto
ho frammenti da buttar via.
Nell'immaginario
il vissuto insegna
ad accendere lanterne
riverberi sfumati
mi separano ormai da te...
E
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| ti sento...
mi bagni
m'impasti
mi plasmi
mi modelli
e mi percorri
tutta mi lecchi
mi mangi con le mani
poi mi tieni sulla bocca
mi gusti
m'inghiotti
come le cose buone
e mi tormenti
amato e amante
tra le pieghe calde
della mia
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Jibi |
11/02/2016 10:57 | 3340 |
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| In su e giù
quell’ascensore non si stanca
avvolgendo tra dune
estratti infinitesimali di rugiada
copiosi verbi strumentalizzano il momento
fuoriuscendo senza requie
improvvisazione stupore si divincolano
in una danza alquanto
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Ti parlerò d’amore
non quello che fa rima
con il cuore
un gioco di parole
frammisto coi colori
i più sgargianti
come si fa coi santi
fronde dal Paradiso
con sopra la corona
il nome inciso.
Ti parlerò d’amore
non quello
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"Quando, da vivi, voi stavate qui,
vi ho trascurati, cari genitori,
per una donna ed or, che siete lì,
rimasto sono sol con dissapori!
Voi m'amavate, ma io non vi capivo,
ché da maliardo sguardo fui rapito
e insieme a lei
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pesano i silenzi
e le parole
sono sassi in fondo al cuore
l'amore diventa pallido
sole d'inverno che non scalda
eppure dentro gli occhi
la marea
scuote gli argini erode i confini
ingoia lacrime
a volte non c'è più nulla da
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Sei tu,
dentro al mio petto
ti stringo ancora una volta
mentre solcano
sulla guancia del tempo
petali d'amarezza.
Amore
coperto da un pallido velo
silvestri memorie
in bianco e nero
anelanti profumi di ieri
dolce spensieratezza
gravano
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La musica io non so comporre
che al cuore suo porti l'incanto
e gli occhi suoi faccia brillare
di quella luce che vedi
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Se guardi all'orizzonte
là dove sorge il sole
vedrai a te di fronte
il color delle viole.
Se guardi all'orizzonte
dove tramonta il sole
vedrai dall'alto monte
le verdeggianti aiole.
E tu che sei tra loro
un delicato fiore
porta i
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