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Le 76 poesie pubblicate il giorno 10/02/2016
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Che devo fare Signore?
Ho cercato di conoscerti,
ma non comprendevo,
ho cercato di piacerti,
ma non riuscivo.
Ho
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Avara fu la notte
come nero tessuto
di crespo velluto
attorcigliato mille volte
in ampie e discrete volute.
Incenerite spoglie
Vaganti per la stanza...
Fremente avrei voluto
attraversar l'oceano
con l'impeto di sempre
e con la furia dei
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| È ghiacciata e piena di lame taglienti
la via della fuga.
Fuga per mare. Da Dio e dal dovere.
Il porto di Giaffa e la nave mortale.
Chino lo sguardo perduto nel vuoto.
Ti adagiasti fra le mercanzie
il sonno e l'oblio del dannato
in attesa
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Ascolto il vento
mormora sussurri di lacrime,
il mesto canto raccolgo
nell'anima.
I pensieri vagano
volano su ali di libellule
echi lontani... rintocchi di note
memoria di un tempo sfuggente.
Ricadono
sul mio piccolo guscio di cuore
per
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Nella dolcezza ci sentiamo felici
e la sera si beve con noi
le ultime luci
Guarda questo giorno
farsi umano mistero morente
- dolce nettare -
guarda
questa sera pallida e bellissima
farsi breve
scivolare lenta dal cielo
e sui
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Stamani sul Carso
infelice racconta il vento
di visi gentili piangenti,
di oppressi sorrisi genuini
e innocenti
e di passi leggiadri
che mai più offriranno
echi di presenza.
Geme l'aria pungente
per le grida ardite del vento,
per
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Una notte, il suo brillare nelle oscurità,
alcun brusio a udire tra le linee di cristallo
a illuminare i passi lambenti le carezze
per un così bel gioire tra gli increduli sguardi.
Un tappeto di stelle,
il volto costellato da miriadi
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| Cosa vuoi che importi
se ciò che resta è il grumo d'un sorriso
ficcato nelle tasche,
hai rovistato ore
cercando nella testa
il soldo d'un motivo
e non arriva mai
quel punto che ti siedi
a contare ore di gabbiani
a spumare
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| T’avanzerà sempre tempo per una carezza.
T’avanzerà...
e t'avanzera' fossi pure senza tempo...
t’avanzerà in mezzo ai ripostigli,
tra la gente e le tue virtuose pulsioni,
tra le passioni e le giocose scorribande del tuo
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Terminati balli e schiamazzi
delle allegre mascherine
nel mattino di fine carnevale
quieto e silenzioso
ecco apparire dalle tenebre
il giorno delle Ceneri.
Tutto tace, intorno s'ode
solo una pace misteriosa
di ritrovare insieme
bontà,
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| Giochi di potere dell’amore
son finiti ormai da tempo,
non più conflitti, non più diverbi,
solo dolci ricordi d’amore
rimasti nella regione del cuore.
Ed io festeggio con te, nel petto mio
ballando "cuore" nel sole del
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Empatia con l’acqua, e i suoi tormenti
lo so e mi scuote, mi fa suo
tutta la notte nel tuo ascolto
sentire il moto dei pensieri
le mani e l’onda, ovunque io vada
tu mi possiedi, mi vivi
sei il sangue che non conosco
la mia parte oscura.
Un abisso
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Fuorvianti
dall’umidità appiccicosa
prima di giornali nervosi
ad alta voce
dichiarazioni di ricchezza
grande tristezza
vedere quel mare capovolto
vecchie barche alla deriva
nomi caduti, per mani sporche
vacche da latte
ansie del cuore
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Giochi
bambini.
Poi venne la vita.
Non fu lieve. No.
Essa fu
follia resa
quotidiano vivere.
Volevo
fuggire.
Ma dove...
Tu
non sei
nulla.
Tu non sei niente.
Poi
giunsi in un luogo
ove
una parola buona
salvava la vita.
Ed ora nel mio
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Quando avevo cento anni
ne dimostravo venti
facevo il bagno a mezzanotte
e m'innamoravo solo di uomini belli
Quando avevo cinque mesi
dimostravo cinque secoli
partivo con Colombo
sulla Santa Maria
Quando avevo tre anni
ne dimostravo
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India |
10/02/2016 08:24| 925 |
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| La ragazza che contava le foglie
i suoi capelli neri
e le guance che diventavano rosse.
E Berlino ha un fascino anche in aprile
le sue strade piene di pioggia
e certi amori che cambiano il mondo,
ma tu Jenny non lo sai
che la storia di sta
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la rugiada lambiva il ciglio della strada
coperta dalle fronde ombrose
lasciando sempre qualcosa di sé
tappeti di foglie ingiallite
che cantavano al mio passaggio
l'aria tersa dietro alle nuvole grigie
mi inseguiva a
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Il sole della vita non è quello
che noi vediamo splendere nel cielo,
bensì è un qualchecosa di
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Il vetro che mi rinchiude
è appannato dal mio respiro,
sapendo di essere impotente
al malvagio volere del fato,
sento la mancanza d’aria
nella bara di cristallo
dove sono stato emarginato
sin dal mio primo giorno.
Non c’è molto da
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Misteriosa sostanza
d'atomico impatto
par strano sfuggito
dall'ambito mio
a crearsi di fianco
in speciale beltà
una rosa n'unicità
troppo vicino
a poterci sfuggire
che da quel ruolo
per versi imposto
per mia
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Irrefrenabile desiderio
tinto di morbosa attrazione,
dolci e pacate carezze,
complicità di effusioni,
delicatezza e unione
che è arrendevolezza
all'impeto di una passione
controllata, latente,
quasi soffusa poi travolgente,
come
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Te canto
nuovo amore
col rombo del mio ardore
che spara lunghi baci
gridando “Tu mi piaci!”
Te canto
nuova vita
estremamente ardita
col tono più rotondo
di un cuore tremebondo.
Te canto
nuovo affanno
voluto senza inganno
perduto
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Non c’è mistero!
Lo leggo scritto amore
in questi occhi
quando sei presente
e mi abbandono
come il Paradiso
al canto nono
dentro il tuo sorriso.
Non è mistero!
E’ solamente amore
il pane d’ogni giorno
medicina
che mi guarisce
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| Inclinada
delante níveo folio
extraigo
disecadas letras
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| Già s'ode il dolce canto degli uccelli
annunciano ormai forse primavera?
O è il cuore
che l'attende dentro l'aria
che' porti gioia e gaudio tutt'intorno?
Ma a ben vedere il pesco
anche è fiorito
e dunque la stagione
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| Come le nubi,
cambiano forma, a volte,
i miei pensieri.
Provo a cercare
strade dimenticate,
certo scoscese,
ma praticate
da troppo tempo giá,
un'altra vita.
E all'improvviso
la massa dei ricordi
diventa calda culla,
diventa
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E sono tutte qua e tanto care
con storie desideri e le bravate
di quei pensieri alati e le boiate
che la mia penna ama coltivare.
E sono quattrocento e come pare
le trovi tutte assieme affratellate
offerte a gruppi e qualche volta a rate
su
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Viva l’amore
quello condiviso
quello che a pezzi
porta il tuo sorriso
quando sorpreso
a chiederti carezze
mi colmi di moine
e di vaghezze.
Viva l’amore
con il batticuore
quello a distesa
con la bocca arresa
a tutti i baci
che mi dai a
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Scrivo essenza
tra complici nuvole
di mille e più sogni
d'anima smarrita
nel sogno più grande
mai pienamente afferrato
Parole semplici
in profluvio di venti diversi
che liberano le vele del cuore
a sentire che suono fa
morire a
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Soave fu quel suono d'arpa
che mi rapì in riva al mare...
Su gli scalini di una vecchia chiesa
nel golfo dei poeti
una ragazza bella come una sirena
sembrava non avesse occhi che per lei...
E mentre le note si perdevano
nel folare
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76 poesie pubblicate nel giorno 10/02/2016. In questa pagina dal n° 45 al n° 74.
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