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Le 53 poesie pubblicate il giorno 21/01/2016
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È bene tu sappia
che non per lasciarti immune
mi sono introdotto
nel tuo ciclo sedimentato:
appendice a giochi e doveri
residuo simulacro facoltativo
surrogato di venerata reliquia.
È bene che tu sappia
della colposa
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Nel sospiro del giorno
che lento s’acquieta
il sole al tramonto indugia esitante
a toccare l’estremo orizzonte.
E mentre spande
gli ultimi raggi di fuoco
che adornano le grigie nuvole
pigre e multiformi
con pregevoli riverberi rossi
resta un
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Sei l'abbaglio impossibile
quel flash improvviso
che colpisce e quasi ferisce
i miei occhi
sei come luce per una falena
mi attiri verso il tuo fuoco
già quasi mi tocchi
gioco rischioso
potrei illuminarmi
o anche morirne
stai
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Sabyr |
21/01/2016 17:10 | 1797 |
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| Una corona de laurel
pondría en tu frente,
por tu gran sabiduría.
Una corona de rosas
por cuidarme noche y día.
Una corona de espinas
para recordar nuestro Señor
por los sufrimientos y el dolor
que tantas veces te
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| Vapori di rosa nel madido gelo
mentre il cielo è inclinato sulle nuche
e sfiora capigliature arruffate dal sonno
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| Tutto questo vuoto che mi scruta,
da orizzonti vuoti,
da lande vuote,
mi circonda.
Come un ventre materno
mi contiene,
si dilata e
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Jibi |
21/01/2016 16:21 | 1167 |
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Ritorno dal mar
color turchino,
anima
scolpisce vetusta valle,
nuvola bianca
di zagara in fiore,
si tinge di rosa
al tramontar del sole.
Riposa sulla battigia
vecchio gabbiano,
frangersi dell'onda piume
accarezza,
vento africano l'amor
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Viviamo, cibiamoci (scodinzolanti) di naturalistica vezzosità,
come cuccioli di cane, nel passibile latrato di un'esagerazione.
Concediamoci nella nostra esistenza in un prolisso atto
di terapeutica collisione animalesca.
Le nostre alme
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Di certi giorni, vissi
l’alba tenue e affievolita
dal vento caldo del mattino
che mi scivolava lento tra le dita
Ed il tramonto impreziosito
dal sole brusco e inferocito
che s’incendiava in cielo
prima di svanire all’orizzonte
Talora, assorto
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Fermati anima mia, riposati
non guardare oltre i fantasmi
lascia che le ombre svaniscano
con la luce del giorno
lascia
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Salivano soli e solitari i mattini:
dietro cornici di colori,
paludi di serpi e bovini al pascolo
Salivano solitari e
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Nary |
21/01/2016 13:05| 846 |
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Occhi gonfi per un pensiero immaginato,
lacrime buttate sulla terra arida della
gelosia,
dove il tuo amore hai piantato,
vento caldo che scopre i tuoi piaceri
esplodendo nelle tue mani,
racchiuse come una conchiglia,
che nasconde la tua
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A piedi nudi sulla rena biancastra
assapora la brezza salmastra,
nell’animo giunge lesta
un senso d’immensa
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Disarmata ai tuoi occhi
il cuore spoglio depongo
giunge l’alba dipinta di porpora
M’innalzo
non risponde lo spirito
scivolo ove il silenzio stordisce
ancora sole
sempre fra le nuvole
Tempra la preghiera mi dona
vuoto attorno
solamente
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Un deserto sono le mani.
Questa donna chiude ogni parola.
Un prato lontano
adora, portarsi supino sul ventre.
Ha un nome la donna,
ha baciato zolle indurite,
il giorno come un seme di sabbia
la notte un’acerba radice.
Il silenzio non conosce
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Tutta la poesia delle tue labbra
tutto il fuoco che mi consuma
brucia un candido foglio bianco
un innocente, pronto al
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| Essere ... nella vita
senza mire e aria condita
da etichette o patacche
che non entrano nella pelle.
Figura alla berlina
di chi ha altra mira,
lasciali nell'alto ego
tu hai bisogno di poco
per scaldarti al fuoco.
Nel mazzo prendi le tue
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| È un desiderio
che si cerca nel sogno, nutre la
volontà di riuscire in questo bisogno;
l’impulsi da sorreggere sono all’eccesso,
manca la disponibilità del terreno per
costruirci il palazzo.
L’adorazione al
denaro, è
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| Lagrime, pianti, scoppiano a dirotto:
son sconsolati; idriche le guance;
l'acqua, dagli occhi, scende al suolo, e
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Vortice sereno,
connubio di anima e cuore...
Mistica unione fra dire e fare,
musica ad evolver nell'io.
Consapevolezza esteriore e interiore,
silente gioia ad evaporar su pelle.
Specchio in radiose forme,
fusti di alberi a sfiorar il
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| Quando il vento spira forte
s’avverte sulle guance;
gli occhi si socchiudono
e lo sguardo quasi s’annebbia
in attesa che la folata
sfoghi l’irruenza altrove.
Nel folto d’un canneto
persiste nel contempo la calura;
scendendo per ripidi
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| Sottili fili dorati
sul tempo che cammina senza sosta.
La pietà del sole.
Ma la
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Al passo cadenzato
rugghia il tempo,
lamentoso ruffiano
mentitore t'abbraccia.
Bisbigliando con l'incedere lento
che mai d'accanto
cesserà il suo ticchio
fendere sprazzi,
di luce e buio.
Ma nebbiosa la via
s'oscura e
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Ripiegati su se stessi
lembi di ricordi
rimasti sopiti nel tempo
crogiolano sotto braci roventi.
Il dolore costantemente represso
in quella fissa dimora
come lava incandescente
ribolle senza trovare la pace.
Basta un nulla, uno schiocco di
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Quei passerotti
stretti in una nuvola d’amore
cercano storditi sotto un vento birichino
che dispettoso spazza via la vita
saltellando qua e là
attirano sguardi
cinguettio fende l’aria
lasciando immaginare
delusione e speranza
particolari
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“Mi chiamo Sonia, sono un ex amante
di suo marito, se mi fa entrare ...”
le disse la ragazza conciliante
e Lara ch’era
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Dal grigiore di una
giornata malinconica
fa capolino il gaio
sorriso della primavera,
breve bagliore di un volto
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Dell'infuocato sol
risuona ognor
smagliante raggio,
incastonato fra le nuvole
come un diamante
svela il gioioso
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Sono voci
voci che si celano tra mille sguardi,
anelano al mistico respiro
e dal silenzio sibilano d'un fiato.
Sono voci che amplificano l'eterno
lo portano a divenir tutto d'immenso,
negli occhi tremano lucenti lacrime
aspettando il
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| Sfoglio immagini del passato,
e l'eco di pensieri contrastanti mi raggiunge...
Oh, potessi aver fatto pace col dolore!
Scioglierlo dalla brina,
e poi cullarlo al seno
senza ferirmi più.
E risorgere,
come fanno i fiori:
senza ieri
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53 poesie pubblicate nel giorno 21/01/2016. In questa pagina dal n° 22 al n° 51.
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