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Le 82 poesie pubblicate il giorno 10/01/2016
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| Mi dissero che l’alba
era fuggita,
da dietro la porta socchiusa
della notte.
Non era più apprezzata,
così ch’ella s’era nascosta
in un angolo, ai bordi del silenzio,
come quando chi ama
fugge per essere ritrovato.
Aveva lasciato
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Piccolo passero senza nido,
cerchi rifugio sotto ali
dove le parole prendono posto
con un fruscio portato dal vento.
Goccia,
che accarezzi gli alberi
senza infrangere il silenzio,
l'amore
aspetta il tuo sguardo
che luccica di verdi
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Ho visto cose che non vedrete
udito frasi che non sentite
affrontato gente da cui scappate
ingoiato l'odio tra le sue
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Non è motivo di rabbia.
La lotta al niente non può compromettere
la tranquillità dell'uomo libero.
La coscienza di chi sa di praticare bene
vince l'umana inerzia dello stolto saccente.
Come il cuore nobile di un povero
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| Troppi silenzi tra le case in legno
lasciate incerte dalla nebbia trafitta
dalla solitudine del paesaggio violentato;
la brina assale il freddo degli istanti muti
stride di ghiaccio
e lascia la levità degli scheletri dei nostri
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| Fuggitiva dei tramonti sono diventata.
Fuggitiva di ciò che una carezza può donare.
Solitaria per la strada di sassi
corro ogni giorno
riguardando dietro le spalle
ciò che quell'albero lontano ha lasciato.
Fuggitiva sono
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| Ti ho cercata
in ogni bottiglia di vino
in ogni mozzicone di sigaretta
Cercavo un senso
cercavo la pace
senza rendermi
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Tacciono i venti
e pure la brezza
non fa giungere
la sua voce
intorno colline di bambagia
soffocano la campagna
in spogli e offuscati silenzi
mentre cala la sera
e le ombre
divorano la luce.
Addio ginestre fiorite
e fili di verde sospesi
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Marial |
10/01/2016 14:53| 1604| |
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| E’ viottolo montuoso
quest’andare pel mondo,
cammino tortuoso,
oscillante
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Nel vaneggiare
in un infinito orizzonte
s'annidano amori lontani.
Vanno nella profondità dei sensi
unti da giocondi ricordi
che cancellano sospiri
tormenti dalle gioie
rimasti nei tempi.
Leggeri sormontano gli oceani
sorvolano
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Ora, la natura dorme
senza respiro, ed io la
sento qui, sul petto.
Lavacri di piogge sui
campi aridi d’inverno,
avvolti nel silenzio.
E immagino, amore, la
tua terra che stringe tra il
rosso delle rocce, l’arcobaleno.
Ora, questa fredda
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dove l’ombra protegge l’oscurità del cuore
lavando di sole ogni attimo vissuto
in quel tempo strano fischiato dal vento
pregusto il colore dell’inchiostro non ancora versato.
Al limite del foglio
l’ultimo respiro parla
rimbalza sulla china, il
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In questo primo giorno d'inverno
il sole ha asciugato tutta la pioggia
caduta sembra come in eterno
mentre la natura è ancora moggia
Le foglie nel cielo volano via
insieme ai pensieri e all'amore
come una barca lascia la scia
come il
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Tutte le mie poesie sono ridicole
non sarebbero mie se non fossero ridicole.
Il bello è che continuo a scriverle
incurante di quanto sia ridicolo.
Capita anche a voi di sentirvi ridicoli,
anche a voi succede di rileggerle
e provare un senso
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Fa miracoli questa legge dal nome
alquanto strano sì tre milioni in Italia
di posti di lavoro nuovi che a
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Questo amore fragile indifeso
sottrae al tempo ogni pensiero
e dolorante vaga.
Disperde il suo nettare
si nutre del suo dolore,
brucia di sensazioni che cadono nel vuoto.
Questo amore incerto, insicuro, evanescente,
offuscato dal suo mistero
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Ho fatto un sogno che sembrava vero,
ero rinchiuso dentro ad una cassa
che stavano interrando al cimitero...
intorno dei parenti la gran massa.
Mentre la terra attorno mi calava
e mi giungeva il tonfo delle zolle
la memoria improvvisa mi
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La luna
sui cartoni
come lenzuola
stese
negli angoli umidi
di ogni città.
La luna
sulle bottiglie
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E... dopo l'ultimo battito,
il silenzio,
avvolgo nell'anima
quel che di dolce è stato,
lascio al corpo
il marcio che mi ha divorato.
Osservo verso nord
l'anima che mi ha baciato,
tra le sue braccia amato.
Son di luce i miei
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Una parola scivolata chissà come
fu brina su di noi sferzata gelida
sul viso, a chiudere gli occhi
come spenti. Appassii al commiato,
prima della notte vera
quella che più assomiglia
alla parte dell'anima, più oscura
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Vorrei usare
parole intrecciate
mute nella forma
dissetate nel pensiero
per lasciare questo mondo
in attimi
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Nella tua mano vedo
tutte le mani del mondo:
la mano che parla alla pietra
che unisce il pollice all’indice che separa il
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Io col silenzio
gioco e mi diverto
del mondo sordo e muto
sono esperto
convinto che a non dire
una parola
il cuore si rinfranca
e si consola.
Il mio silenzio
giudica il frastuono
e definisce il verbo
un vero tuono
che tronfio dei suoi
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Passeggera e lieta
mi accorgo che una sera
chiude le sue porte.
Ora dove cerco?
Un’ altra sorte.
Passeggera è la
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Felice scorrazza tra i vicoli di città assonnata,
un fiore, un fiore in dono
saltellando tra i gradoni d’annata
all’osservo di splendido cielo così lontano.
Omertose finestre sbadigliano al sole che riposa,
ombre a suggellare i
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| scrivo per inoltrarmi sola
nel mistero
perché altri occhi
scrutano e m’inquietano
mia è la silenziosità dei passi
sul foglio bianco
mio è il riverbero
dell'Anima chinata
mentre coloro il mondo
con mari rossi
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Jibi |
10/01/2016 10:09 | 1057 |
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Vedo molti passi
alzare una brezza leggera
ma dentro lo specchio
come può esserci immagine?
Solo aldilà, parole che brillano
l'una sull'altra
vagando
per le curve di una cornice...
Dopo la Notte
com'è reale il
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Scende l'alba nella valle
a portarmi il tuo sì,
dalla finestra vedo
le tue mani che mi invitano,
chiudo gli occhi al sonno
per aprirli all'amore.
La tua bellezza è lì
che si confonde
nell'esplosione colorata
di un
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A motor spento,
rumor
dirada oltre il lontano
mare,
azzurro mantello trangugia
Paure,
frastuono di bombe assordante.
Ciel ferito
piange!
Sulle ali del vento
cammino
ai bordi del silenzio,
rema pensier tacite acque,
isola cheta coglie
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Inchiodati al buio della notte
irresistibile attrazione
funge da unguento
fra i corpi scivolosi,
invischiati di denso
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82 poesie pubblicate nel giorno 10/01/2016. In questa pagina dal n° 39 al n° 68.
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