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Le 46 poesie pubblicate il giorno 04/01/2016
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E in quelle stradine
sconosciuti anfratti
aspri sentieri inesplorati
mi perdo...
e il senso del tempo si
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Le lettere che avevi scritto
erano nuvole appassite
pensieri che si sbriciolavano
con il passare dei giorni
Eppure il tramonto arrivava
sempre a consolare
le sere e le albe passate
in attesa delle parole nuove
Graffi sulla pelle
le foglie
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E venne il giorno agognato e paventato.
Tu, sola col tuo sogno stretto tra le mani,
indugiavi per raccattare con lo sguardo
le piccole cose cornice dei tuoi giorni.
Lasciavi la vetusta radice
colma d’amor prodigo quale tenera madre.
Stringevi le sue
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| Ripercorrevo il tempo,
non trovando banale il farlo,
tutto aveva un proprio disegno,
nella consapevolezza che senza di te
sarebbe la fine.
Similmente alla farfalla
capivo di avere una breve vita
da aver paura di non riuscire
a misurare o a
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Eolo |
04/01/2016 22:10 | 2061 |
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| Il mio mondo
vorrei trovare
quel dì che tornerò
a rivedere
la mia terra
e lo splendido mare
che ancor ricordo
con tanto piacere.
L'alba che scaldava
al calor del sole,
il fiume che scendeva
dal gran sasso
e rinverdiva prati
e
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| Vidi il sole brillar fra le palpebre,
stille di ambra, nettare di vita.
Gemme lucenti a parlar d'amore.
Vidi l'estate ed infinite praterie...
Fiori di fuoco ad arder con passione.
Notti stellate e luna piena,
anima in volo, vento a
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| Ondeggiante
tra ore e minuti,
il singhiozzo
del tempo
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| Il canto della neve
si respira con gli occhi,
il suo sapore
alleggerisce il peso
di pensieri,
fiocca la neve
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| Trattengo ancora te
in questa notte
che non vuol parlare di nessuno
perché il silenzio la protegge
quando sfiora
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| Dietro i vetri di una finestra
pensosa
guardo la pioggia cadere
su frettolosi passanti.
Come estranea alla mia vita interiore
cerco verità nascoste
scritte sul diario
ma non sul mio cuore.
Solo bugie
frasi inventate
per nascondere
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| Un morbido soffio
bussa all’uscio del trepido cuore,
segue gli inquieti battiti,
sussurra soavi parole.
Il luccichio dei
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| Cercando la donna
mi sorrise una musa
e l'atto d'amor
divenne così un abuso.
D'allor mi si è scatenato
pure un complesso
se la mente di giorno si bea
di un seducente pensiero che,
nel buio della notte
ed in pieno
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| Alati sogni
prendono quota,
in volo libero
seguono traiettorie
di mari e cieli inarrivabili,
opposte inclinazioni
all'effettiva possibilità
di avverarsi.
Nel cadenzare dolce
di pensieri
approdano alle nuvole,
sostando
nell'apice
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| Oh ultra terrestre ma pur deiforme Alieno Lievitan!
Senza di te rischiavamo morituri fati, ogni tristo, moribondo esito...
Ma ti sei catapultato giù dalla nostra sconquassata,
non più gherigliata Madre Terra.
Per aborrire,
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| Mi respira
un fuoco nero
e mi risuonano di
ricordi tanghi coltelli
le mani e gli occhi.
E dondolano
ora
le risate rotonde e avide
rosse e d’oro
come su rami
e gli sguardi
e le attese secche
impigliate
per sbaglio,
anzi,
sbagli certi.
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| Oggi ho parlato al suo cuore
era davvero disperatamente sola.
Ho sfiorato quel senso di vuoto,
sul suo volto scolpito,
dall’allinsonne passato che toglie il respiro.
Ti ho atteso tanto, mi disse
ed io che non sapevo,
ma soprattutto non volevo,
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Chi è quella donna in gonnella?
Ha il naso da burlona,
l'anima da fata turchina
e l'aria da civetta,
ma non
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Nessuna morte avrà mai tuoi occhi
- Cosa credi? -
Anche il deserto ha un'anima
un profonda ferita dove io possa dormire,
o
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Ho atteso la notte bella di luna
per rivivere un sogno di miele
e godere ad occhi chiusi
i tuoi silenzi
che dicono superbe parole
d’amore...
Il cuscino acquista le fragranze
dei fiori d’arancio
e un dolce calore accende
le mie gote di
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A volte ritrarrei altero la dignità distogliendone gli artifici
se solo ascoltando vedessi oltre ogni amorfa sembianza
perciò abbiamo forse deciso di essere conformi all'austerità
in quei piccoli grandi inimitabili confezionati
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| Un misto di noce moscata
e afrodisiaco profumo di pelle,
dedita all’unicità e all’indipendenza.
Ribellione tacita e
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| Vecchie calze
scialle nero
e spessi guanti senza dita,
chi l'ha vista lo può dire
la sua ombra
fa paura
anche
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| ed il codazzo regge ancora
un moccolo di candela
ridono anche i pagliacci nella platea
pur nella loro immensa malinconia.
Sorge spontaneo
il perché di tanto rumore
su una cartuccia a salve.
Orge di nozze andate a vuoto
ed il pianto di
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| In bilico nel cielo sta la luna
ancelle le son le stelle
(sparsi riflettori di fittizie malie)
espressioni di gioia sui volti.
Lusinga e rinnova stuzzicanti unioni
affamata di cuori che solleciti
accolgono il richiamo
(già golosa carne si
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Ancorata sferza la mia brama, sprofonda
risvegliando quel desiderio morbido, trascendentale
d’incollarmi al tuo petto
addormentandomi fin dentro la tua schiena.
Sempre noi, fiato nel fiato
cogliendo nuvole sui fertili prati della nostra pelle.
Ora,
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In coda ai miei pensieri di città,
il mare rimugina il profondo
rielaborando una affermata
negazione di luce;
il mistero della narrazione
trova tempi migliori
di un inverno in affanno
a domande di schiuma;
relitti di pensieri
in balia
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Forse è stato nel tentativo
di ripagarmi in parte
per avermi dopo la morte
subito tradito
che con il tempo da Re
mi avete eletto a Dio
così oggi
m’è bastato schioccare un dito
per tornare da divintà
da dove da
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Turan |
04/01/2016 15:34| 293 |
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Dalla valle del Chianti
con forza s’è imposta
una brezza di modernità.
Frizzante e fresca
come vino novello
ha inebriato le coscienze.
Promettendo di lavar lo stivale
dall’antico letame
s’è insidiata in ogni
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Ho in mente strade per ritrovare visioni,
persone e affetti traditi dall'alta marea
in giornate illuminate da un sole qualunque,
un semplice gesto foriero d'eterna memoria
che l'ultimo istante non ha rubato allo sguardo del cuore;
ogni strada ha
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Pagu |
04/01/2016 13:44 | 1455 |
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Non c’è nulla di nuovo nel mattino,
mi affaccio alla legnaia per due ceppi,
il prato dorme dopo tanti scoppi,
e la nebbia si attarda sul giardino.
Siamo quello che siamo nel prosieguo
dei giorni che ci lasciano la traccia
d’improvvida
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46 poesie pubblicate nel giorno 04/01/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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