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Le 52 poesie pubblicate il giorno 29/12/2015
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Il quanto
nel divenire sostanza
è pura
e tangibile essenza
che il cercato conforto
avvicina
più di quanto è
quel si possa sperare...
Atomi donati ad altri
impronte mai
cancellerà il tempo
che è l'amico
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| E’ il vento a scompigliare i castelli
e non il freddo che seppur punge gli occhi
non fa rumore
il vento come il brusio dei passanti
nuota tra i rami
agitando le tremule foglie
e spazza lontano polveri e fotografie
ma non i sentimenti
chiusi a
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L’aldilà è di qua
dei moti dell’Anima
nel timore dell’ultimo respiro;
sorridi, nel vedere
chi dal vero
ha percosso battiti di lacrime, il cuore.
La natura sonnecchia
all'apparir del ranuncolo,
reciso, messo a dimora di chi
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il vizio d 'amare
mi attanaglia lo spirito
del ‘inaspettato divenire
come il ritorno a casa
del figliol prodigo
perduto nel’ ombra della luce
Il vizio d'amare
mi fa volare su onde impetuose
verso l'agognata riva
che teneramente attende
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| Muoio con le foglie per davvero
non hanno maschere le stagioni
né la vita quando studia vie di fuga
Muoio ogni volta dentro bozze di pensieri
è il ritmo a comandare il tempo,
baciami prima che arrivino le ombre
prima delle stelle
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| Il tuo sguardo da dietro quel vetro
(che separava i sani dagli ammalati)
e un sorriso aperto su di me
solo per dirmi che il mio taglio corto ti piaceva
e la tua mano in segno di saluto
con l’allegria di un bambino.
Lo stesso sorriso di quando, anni
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India |
29/12/2015 16:59| 2859 |
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| Nei dirupi del suo oltre
acchetati cuore
aggrappato al tuo dolore
Torneranno primavere
a rifiorir le viole
ai bordi dei sentieri
Ci saranno nuovi amori
ad alleviar sospiri
e i molli desii adagiati sugli allori
Alterni e sincopati
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| Con tutti i tuoi pensili giardini
ebbrezze di melo fiorenti
che a furia di correre
dietro al vento di successi
in vane
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Labbra dal sapor bianco torrone,
latte, mandorle e nocciole.
Sapor di ricordi quasi lontani,
pioggia in trasparente visione.
Brindiamo all'anno in arrivo,
verde l'età, nettare di propoli,
rimpianti in solo andata.
Amor, falda di seta,
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Ultra violetto
gracido fiore del mattino
si specchia al nascere del sole
amore tappezzata da sorriso.
Destino coniato dal progresso,
scorre a paradiso allietante del successo
che cuore si apre a sicule
carezze d'anime.
Emozioni si
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| A swing after Christmas,
no joy in the crowd
but finally
lounge stars
shall blossom
even more
like beats which
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| L'Uomo di domani
è su ogni banco
a riposar senza
Madre natura
con la femmina
e il maschio a fianco
in attesa che prima
o poi maturi.
E tutto si compierà
per volere
della mano che
a nessun perdona
come la Pecora
Dolly
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Alle pendici d’una collina fatata
una cara fanciulla giaceva addormentata,
da malefico filtro, ahimè,
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L’inverno incede, e urla agli ontàni ignudi,
e nel mio cuor qui alberga il cimitero
dei sogni miei; e tra le nevi e la nebbia,
e questi spettri di perpetua brina,
e tra le mie ansie e questi miei singhiozzi
e i tetri attimi, e su questa
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Te ne sei andata in silenzio,
in una notte come tante sei partita per non tornare più.
Aspettavo il sorgere del sole per telefonarti,
ma mai avrei creduto di averti persa per sempre.
Quella mattina ti ho telefonato
e ha risposto il
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Il suo viso è una fonte
di tenui colori
accompagna i suoi gesti
variopinte farfalle
che dischiudono girasoli.
La sua voce è un tocco
di campana
che ritorna alla quiete
tra l’effluvio di un onda
di pino silvestre
sul promontorio del
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Qui lascia cadere come amorevol pianto
umide goccioline la nebbia sullo spento
invernal bosco che a terra scivolando
da
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| Questa notte ammiravo la luna
i raggi filtravano
nel giardino dei miei ricordi
mi ritorna l'eco delle mie parole
scritte sottovoce,
erano parole d'amore,
scritte in mezzo ai brandelli
assopiti in un angolo
del cuore per un tempo
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| Appoggiai una scala
precaria nei legni
abbandonando le vertigini dell’ultimo piano
per irrorarmi di quella luce a cascata
dalla finestra occupata dalla ragazza che amavo
con lontana incursione clandestina
restai in condizione d’estasi
libero
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| Il mio violino vibra
a più non posso
col tempo di due quarti
in fa maggiore
ed io che sono un fine esecutore
mi atteggio
come il grande Paganini
ed offro la mia immensa devozione
allla tua bocca
vivida passione
e goccia in mezzo a un
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| Tra le viuzze di Fiorenza vecchia,
col guardo basso, andavo, meditando,
sì come, l'Arno, i pellegrini
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| Chiamato a fermarmi
in attese sterili e infruttuose
mi guardo dentro e attorno
il tempo utile a prendere coscienza dei
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| Oramai è notte fonda,
il paesano focolare,
scalda chi rimane attorno,
chi vuol farsi coccolare.
Sorvola nell'aria,
musica salentina,
è quella popolare,
non vive mai in cantina.
Accanto persone,
che non vedo ormai da tempo,
e
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| Io non ho più niente
più nessuno,
ho perso l'acqua
così il pane
non posso bere
né
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| E guardando l'abbraccio del cielo
al mondo
mi son sentito forestiero della vita
Che se quell'abbraccio che cerco mi manca
non c'è angolo che possa chiamare casa
E così vado abbandonandomi dentro
Ma che ogni mio passo sia bacio
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| È così che poi
ti scrivo dalla notte;
dai giorni che non hanno condizione.
Dentro agli occhi
l’universo s’affaccia al buio
e i fiori puoi ascoltarli dalla luce
- dal profumo del silenzio
appare il tempo.
I gabbiani e il
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Che fortuna
la mia povertà
Quale capitale
la mia indigenza
Per dar felicità
a un bambino
non serve
abbondanza
Per far compagnia
a un ammalato
non sono gli agi
a sostenere
Ricca di povertà
è così
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hy ju |
29/12/2015 14:34| 1225 |
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Assiduità d’impegno
escogita esiti al di là
di vacue parole, l’ingegno
intuisce la realtà
in diverse ipotesi d’amore.
Potresti chiamarle poesie
o raffinate cure del cuore
o tormenti di strazianti malattie.
Estensione verso
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Sí, volle innamorarsi di lei
che gli disse d'avere marito;
già, volle innamorarsi di lei!
Disteso nel cielo
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Ti sogno ancora
sulla candida poltrona
con i capelli d’oro sparsi
sull’avvenente collo.
Sulle ginocchia
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52 poesie pubblicate nel giorno 29/12/2015. In questa pagina dal n° 9 al n° 38.
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