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Le 51 poesie pubblicate il giorno 24/12/2015
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A chiave sedarono
il mio potere...
fasci di luce
lampi di terrore
ora avanza quadra l'onda
scarico il comando
in pacchetti deflagranti
cingono d'assedio
nel colore...
stonato il mondo
quindi fugge improvviso
in mezzo la ragione
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Per noi che siamo tanti
e che andiamo avanti
senza arrenderci e
affrontiamo la vita
sempre,
giorno per giorno.
E' Natale,
per chi soffre,
per chi sente il dolore,
per chi mangia un pezzo
di pane,
per chi è solo,
per chi si isola
nella
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una certa luce a flettersi
nella dimora della mente:
quel tuo ostinato cercare
tra i naufragati ricordi
il volto amato
reciso dalle forbici del tempo
nell’assedio degli anni
oggi ti sorprendi
a dar corpo alle ombre
di fantasmi inanelli il tuo
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L'attesa delle notti
non vale la speranza
e la pelle invecchia
nel segno delle lune
Nessuna goccia scura
rifletterà l'alba
e se avrò il mio respiro
forse pregherò la luce
O il buio che muore
e poi ritorna
per restare
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Squillano le campane
annunciano
pace e solidarietà
condotte quaggiù
dal Bambino Gesù.
Doniamo amore
apriamo i cuori
a chi soffre e non ha casa,
alla gente del mondo
che vive nella povertà.
Continuando a
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Sognai ampi spazi aperti
nella coltre del mattino
di quando mi rifugiai
tra le spighe di grano
baciate dal 'incendioso oceano di parole
siamo figli della luna astrale
siamo figli del dio minore
siamo i figli dell'amore
venni al tuo sfarzoso
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| Luci accese nel clamore che s'insegue
in quel vortice pagano intento a bruciare
risorse per rallegrar giuliva sorte,
il business ora detta fitto il ritmo
e la tensione sempre più prende e sale
per la caccia a quell'ultimo regalo.
Sfarzo e
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Due lunghe strade due figure nell'erba
mi accuccio
dove non sono mai stata
c'è una donna che sbatte la luce
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Vorrei un po' di luce
ad aprire il mio cuore
e cantare in coro ...
amatevi ora come mai successo
nella storia.
Vorrei un abbraccio
in colori d'arcobaleno
per scrivere sui colori surreali
che ho visto nel mio cielo reale
spighe di grano in
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Nell’or che tenta
addivenire sera,
la volta è pallido
viola e luccicano
le stelle
come diamanti puri,
ma il
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parole di silenzi
segnano l'aria
e il sole le terge
e a una a una
le ripone nel cuore deserto
il senso d'essere insieme
dicono
e la nostalgia
dell'istante che si è perduto
nascono dal vero
e diventano cenere
ricevono da te
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| Forse Dio non è mai nato e non è mai morto
forse è la nostra illusione, un miracolo
o la nostra maledizione
Forse Dio non è nel cielo
ma dorme dentro di noi in fondo al cuore
Forse Dio è mia madre o mio padre
forse
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Tra le righe duellanti
della luce,
stropicciata nei colori
al tramonto,
restituiremo i nostri corpi
intrecciati ad una promessa.
Così, ci ritroveremo ancora
all’imbrunire, sdraiati
sotto cieli di vetro,
che di riflesso hanno atteso
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| Nella serata Sacra,
in attesa della Santa Nascita,
della rivincita della vita sulla morte,
dell’amore a discapito del dolore,
in pace, riscaldato dall’alito di fuoco
e dalla lingua
di una candela tremolante, prego.
Impetro affinché la
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| E’ la tua cupidigia di solitudine
che affonda nel mio cuore,
spietata come una lama,
inutilmente invisibile.
Ti intravedo in lontananza
con le tue movenze indifferenti
eppure eccentriche
con i tuoi capelli lunghi
e la tua barba bianca
potrei
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India |
24/12/2015 18:34 | 2713 |
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| e vedo ancora nei tuoi occhi
i sogni
le radici nascono dai bulbi
e sento ancora i silenzi sulle tue labbra
le parole nascono dal cuore
sospiro
e nella notte l'eco delle fate
bruma nel buio
sorrido
e guardo il tramonto diventare oro
di chiome al
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| Vigilia
di lunghe attese
di note sospese.
Pensando al domani
di incontri speciali
di ricordi lontani.
Portando il futuro
vicino
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| Nell'incrocio di sguardi
il gelo s'annida,
muoiono in gola
parole che non hanno
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| Quassù in cima
tutto sembra diverso.
Solo adesso focalizzo
i colori e i sapori
che mi son lasciato alle spalle
e dietro le nebbie degli anni
e già mi pento
di non averne goduto
appieno il momento.
Adesso vorrei aver avuto
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| Babbo Natale al centro commerciale
un solo rosso cappuccio
omaggio della casa
nostalgia per la sua casa
Non chiedere
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| Del Natale
non me ne frega niente,
con le sue strade grigie
di un non luogo impertinente
e le sue porte cieche senza spasmi
per le vie striate
da ondivaghi fantasmi,
umbratile biancore lasso
per ombre anoressiche
dal cuore basso,
venti asciutti
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| “Un amore così grande”, fende l’aria
l’acuto del tenore e mi richiama
al tempo che arde l’anima di brama
nel regno di bellezza intensa e varia.
La giovinezza è quella: come un passo
lesto dentro l’immobile esistenza,
e sparge fra i
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| Figlio della pace ogni
mattino dove
vivi la tenera
luce del sogno ancora,
lì dentro la tua chiusa stanza
diventi
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| Le memorie sono il respiro senza tempo
di un accordo effimero tra la vita
e le solitudini dell'anima
Alimentano bagliori improvvisi
tra le pieghe della mente
quasi melodie che ancora entusiasmano
delicate meraviglie che gli anni hanno
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Niente all'orizzonte
niente di niente...
nel silenzio del momento
immobile, mi perdo in me
non ho speranza nel domani
e il futuro appare vuoto...
anche il confine mi appare ignoto
là, dove ogni istante non parla più di me
senza
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Caro Gesù Bambino
di fasce vestito
e luce,
io aspetto
questo Natale.
Vorrei dirti
che t'offro
la mia salute
in cambio
di mia figlia.
Fa' tu
ciò ch'io
non posso fare.
Guidala nella vita.
Casa
è sempre casa per
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| E penso ad un percorso alternativo...
Tronchi di traverso nel sentiero
fermano i miei passi
Sono gli uomini che creano gli ostacoli
che spezzano il ciclo della vita,
la Natura è madre premurosa:
respira per farti respirare
Così ora
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| Pieve antica su francigena via
dorata a festa in questa notte santa
emani una serena nostalgia
mentre si sale tra la
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| S’avvicina ai miei ricordi, il primo Natale
senza te
e vibra
il mio cuore della tua assenza
ch’ è presente
con gli occhi lucidi di sempre
ed il sorriso amorevole di padre
e l’abbraccio che mi manca ormai,
penetra i miei pensieri, il primo
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Quel raggio che discende semplice e puro
dolcemente approda nei vicoli angusti
dove i colori fiutano il proprio destino
migrazioni di pensieri antichi
planano nei pressi di pietre abbarbicate
sulle chiese perennemente in attesa
d’aprire la loro
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51 poesie pubblicate nel giorno 24/12/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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