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Le 53 poesie pubblicate il giorno 20/12/2015 sull'argomento "Festivita'"
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| Questa notte è uno sguardo dolce,
travalica il fuoco acceso
Le finestre danno luci superbe
grappoli di allegria
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È stato semplice
definire il nostro spazio
come buio mai vissuto
in attesa dell'aurora
E di tutte quelle nuvole
spore senza sogno
in cerca di una notte
nella quale fuggire
È stato futile
cercare di salvare
ogni respiro nei
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| Nel tempo delle metamorfosi,
quando la vita ci sembrerà inutile,
o il nostro sentire sarà vuoto,
o ancora quando perderemo il sogno
o non riconosceremo movimenti di misericordia.
Guardo l'urlo di Munch,
in una atmosfera irreale
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Eolo |
20/12/2015 20:28| 1907 |
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| Ti incontrai
non qui
seduta sul solco
del tuo essere
lo spogliai di te
per giungere nel cammino dell'esistere
nel
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ti stringerò tra le mie braccia per non lasciare
sfuggire questo giorno che tu hai inventato per noi,
ti abbraccerò così forte che i nostri respiri
si incontreranno,
per diventare un unico fiato,
In questi giorni che sale
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| Oggi, nell'afosa noia di un inutile Agosto,
fisso il mio riflesso ma non più lo riconosco.
Ho scartato, svogliato, questo amore da te regalato
confezionato con la data di scadenza e destinato
a marcire nell'indifferenza della nostra abietta
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Anche adesso è arrivato
esausto e diversamente cambiato.
Sento ancora i suoni diroccanti
dei mille addobbi antenati ...
Sento ancora le prime grida
della neve nell’anziano balcone.
Era come un rapido saluto,
quello che vidi nell’acerbo
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julia |
20/12/2015 20:20 | 653 |
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Canto d’una donna che nuove parole va cercando
par di vederla su di una nuvola leggera
attenta ad ogni refolo ella va
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Lui nell'angolo del suo dolore,
ultima barriera tra noi...
Io, silenziosa tra le stanze,
impigrita di
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Freddo pungente
e profumo di calicanto
era il natale
racchiuso in una stanza
sempre vuota.
Veniva da lontano il buio
da dove non saprei
lo precedeva il crepuscolo
solitudine d'un bimbo
che nel silenzio celava il dolore
ad occhi ciechi
persi
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Stanotte mugghia forte il mare.
Con effimera egemonia
s’infrange sulle falesie
furente di candida spuma
sotto lo
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M’irritano
le abitudini d’uso
e le ricchezze vuote
delle cose,
poiché nemmeno
un oggetto,
ci appartiene
e parole non sa,
fruscio non gode
e amore non crea.
Affannose corse
contro un tempo
che duole d’incomprensione
un
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Un'altra volta venticinque,
accelera il tempo
la sua percezione,
il punto di vista
connota la realtà
dilata i secondi
confonde gli spazi,
le esperienze prime
diradano in ricordi.
Nelle albe ed i tramonti
susseguono
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DaviD |
20/12/2015 19:59 | 1905 |
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Guardo il mio grembo spento
non brilla sulla pelle scesa
il tremulo palpito di un piccolo Cuore
Sto per morire di Dolore
ma prima di spirare
dico:
Vieni Signore.
Ecco mi sento riempire
non è il vuoto dell'anima il primo a
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e quando spira
il vento dei ricordi
caro nonno
del mio cuore
ancora sei padrone
nella festosa campagna
camminavamo insieme
tu, forte
stringevi la piccola mano
io mi sentivo importante
Il sole abbracciava
rami, frutti
e mele come paffute
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| Ricordi d’un tempo
mentre le stelle guardavo
l’aria del Natale respiravo.
Tra fumi d’incenso
e novene in preghiera
era dolce l’attesa alla festa.
A noi bimbi in chiesa
due mele in regalo
e una manciata
di caramelle.
Sorridevamo ancor
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Cade, seppur luminosa
la sillaba, or muta d'un silenzio
io cerco il fiato, tra l'erbe del meriggio
ho mani silenziose prese da spavento
lassù tra i rami, si intrecciano nel cielo
poca vita, rimane, tra le siepi d'oro
un colpo d'ali,
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| Ti ho sentito scivolarmi
dentro silenzioso
squarciando le tenebre
tra i miei fianchi assonnati
ti ho sentito scendere il fondo
e risalire in faville ardenti
esplose su laviche colate
mentre il fuoco divampava
d’intorno ai nostri corpi aderenti
ti
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| Quanto di te
c'è in me?
Quello che hai visto,
quello che hai provato
pensato scoperto e sofferto.
Come sei stato,
come hai giocato
gioito goduto e amato
e tutta questa esperienza
che chiamo me
poi sarà qualcun altro;
o
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Guarisci le mie labbra
proteggimi dall’ora più distante e silenziosa
fai che neppure il vento possa rimboccarmi il cuore
Rimani. Stammi accanto, fedele
come il solco dell’età che giunge ai rami più nascosti dell’inverno
Sii
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Occhi azzurri ha la sera,
per mano ci prende
e di rosso colore
andiamo a vestirci.
Ci sarà una tenda di stelle
per noi due, sul colle lassù.
Nel silenzio e nella pace
l'amore come un fiore
sboccia, ancor prima dell'alba.
Il
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Non temo la morte,
Viaggio predestinato
verso l'inevitabile e sicura meta
non temo l'addio,
il definitivo e l'assoluto,
il nulla dell'oscuro
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| Si agita sul ramo
quella foglia
chissà perché
chissà se sta tremando
d'amore o di dolore
per
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| Nessuno arresterà oggi, la mia danza
la Terra oscillerà sotto i miei piedi
io sono Dea della danza!
Nulla m'impedirà di suonare
e l’Universo ascolterà le mie note
Niente mi fermerà dal cantare
l'intera
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Jibi |
20/12/2015 12:41 | 4116 |
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| Natale quante lacrime
piangono strappate
alla terra, divorate dalle viscere,
piange la creatura
esulta
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| Passano le corriere nelle tristi
strade all'oscuro abbandonate.
Alienate le povere vittime
passeggiano ignari così
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Io ti starei in pancia, figlio mio,
appoggiata al cuore sacro del tuo nome
con lo sguardo stupefatto e senza peso,
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Lacrima il sasso
sulla rugiada
di un torrente
bollente di ghiaccio.
Follia di nuvole
danzanti in un cielo
soffocato
dai fulmini.
S'intrecciano i rami
sgretolati dai morsi
di cicale impazzite,
urlando il dolore
di una nudità
senza
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Ed eccolo che viene
e porta pace
nei cuori nei rimpianti
e nudo giace
nei miei pensieri ricchi
di speranza
legati ai miei bisogni
e alla mia istanza.
Ed eccolo che entra
e da’ conforto
al male ad il dolore
e a un vecchio torto
col suo
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Sul suo cuore
cantare la gioia,
la speranza,
la melodia di stagioni
spesso finlandese,
suoi occhi di zucchero velato.
Leggevi piano
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53 poesie pubblicate nel giorno 20/12/2015 sull'argomento "Festivita'". In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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