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Le 52 poesie pubblicate il giorno 19/10/2015
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Voglio
le tue ombre amiche
sul mio corpo
sulla mia anima
in lacrime
nessuno dovrà vedere.
Arroccata alle porte
di un altro tempo
respiro
echi d'infinito
istanti mai più vissuti
voglio
le tue ombre calde
sui miei
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A tratti
chiaroscuri del mio sentire
arrivano quasi distrattamente.
Prima il sole poi il buio
e nulla più.
Cieli di pece
angosce di passato
spavaldi ricordi insopprimibili.
Tutto è oscurità
mentre il sole illumina
ogni
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Distese di rigidi tappeti di apatite
vampiri negli occhi
impietriti da polvere di gesso
apparenze casuali, trovate sulla mulattiera
visioni in bilico
sui se, sui ma, sui già
sbrecciano in pensieri ruvidi, scheggiati
a ferir l’anima
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Più
che la parola
poté il tocco
fremevano le dita
sfiorando i nostri
angoli segreti
pregni di voluttà
Più
che il tocco
poté il silenzio
nudo e solenne
intimo abbraccio
oltre il corpo
trascendenza
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| Come un
placido fiume, scorga amore;
triste pensare; l’orgoglio non
fa cogliere il frutto, di questo
cuore!
L’altruista,
non ha paura del morire;
nel dedicarsi ai suoi bisogni,
lo ha fatto come un esercito
gentile.
L’immagine
non
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| Se mai la vita avesse una via d'uscita
invece ci riporta sempre sul trampolino
così per caso o forse per dovere
salii le scale per tuffarmi all'alba.
Su quel trampolino stava un pollo
con gli occhi pieni di vernice
le scarpe appoggiate al
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Hanno ucciso...
un uomo
bastarde tre parole semplici
un microcosmo
avvolto in fuoco oscuro
dove prima germogliavano
anche indesiderate
viole irradianti la speranza ...
Lapilli di deserto
orrore infiammano
il tormento infinito...
A
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| S’affollano domande
alla mente che osserva sul vetro
un trasudare di gocce
che sembrano lacrime
e scivolano giù in lunghi filari
appoggiandosi al bordo.
Si mostrano oggi quei lampi
che squarciano nuvole scure
come fili intessuti
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È la voce d'autunno
quella che si strappa
al collo del cielo
un principio imperioso
che ha per compagnia la foglia
e scuote gli arbusti feriti.
Stanotte l'ho sentita
in modo quasi umano
- fedelmente fiato alla luna -
con un grido puro
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E intanto
aspetto voci
che rimbombino
nel mio vivere consueto,
risposte che urleranno
forte
il mio domani...
nel limbo
di cattedrali deserte
le mie solitudini disperate
restano
come inascoltate...
e una lacrima scorre
su un volto
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Possa un battito di ciglio durare una vita
e in esso contenere l'essenziale.
Non è il tempo da seguire
ma la sua storia da percepire;
la scriviamo con mano e bocca
un lavoro di instancabile memoria
la cui notte sia di ispirazione
e il
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| Tempo di ieri dove un arte muoveva le mani
in quell'intecciar di sala e salicchio era lei
maestra in quell'arte di trillar quest'erbe di natura,
in quel rivestir il vetro ignudo c'era estro
e dinamico saper di mestiere genuino e antico...
mentre
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| Le ferite della terra sono lava,
quelle dell’anima sono dolori:
magma infuocato che brucia cenere
e vento che la cosparge sui fiori.
Porterò il mio dolore per sempre,
finché non sarò cenere anch’io.
Porterò il tuo dolore
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Mille giorni di felicità irraggiungibili
mille e mille, e ancora cento notti di lacrime
e contare i giorni roventi nelle langhe
tra le viti fantasma che sterili parlano
d’un sole scoppiato dentro la neve
-il gelo m’è compagno e
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Nell'aria un profumo di zagara
è sottofondo alla memoria
di giorni d'infanzia
e di cieli aperti al sole.
Come
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| Ancora insieme
dopo il flagello della tempesta
le nuvole sul capo
lo sterminio nel cuore
Ancora insieme
i convolvoli respirano i cancelli
un uccelletto sparuto vola basso
la luna sonnecchia dentro il pozzo
I tuoi occhi cercano i miei
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| Quando tutto diventa dolore
e ti chiedi soltanto:"Perché?"
quando morsa ti stritola il cuore
e destino
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| Ho scoperto troppo tardi
che volevi illuminare il tuo dolore
con le acque stellate e fresche della notte.
Dove hai
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| Ora le strade
si fanno solitarie.
risuona ancora l’asfalto
bagnato lucidissimo
di passi frettolosi eppure
stanchi;
irregolare echeggia il passo
d’uno zoppo
stremato,
di contro al cielo scuro
che giallo rigurgito rilascia
della vecchiezza
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Sconfinato è il richiamo
del tuo vento...
mi scuote
alla radice della mente
...passi furtivi
altri sguardi
altri sorrisi
impertinenti solleticano
avvinghiano come lava bollente.
Tra noi
baci sospesi
cercati, mai negati
intesa a
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Nuvola invischiata in ragnatela
ingabbiata nel tuo disegno
non possiedo ciò che é mio
Ladro d'essenza
tu
sfiorisci colori!
Camelia d'inverno
mi dimeno tra i tuoi arti
glaciali come la morte,
oblio borderline
tra acuti
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Io,
minuscolo atomo
dell'universo,
di giorno m'agito
ad ogni sussurrar
di vento.
E la notte,
solitudine immensa
e quiete profonda,
miro estasiato le stelle
al chiaror della luna,
e, ad una ad una,
le dipingo
coi colori dei miei
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52 poesie pubblicate nel giorno 19/10/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 52.
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