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Le 56 poesie pubblicate il giorno 06/10/2015
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Sotto i cipressi dove si tace
gorghi e ricurve spine di cuore,
torce, rigira l'artiglio rapace
ora che sento un solo dolore.
Ella morì di gladio affilato:
tre miserabili segni d'amore
tre tagli sghembi di un dissennato
a separare dal
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Jim27 |
06/10/2015 20:59 | 1503| |
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Le stelle si son staccate dal cielo
son cadute in frantumi sul pavimento
svelando desideri e speranze.
Ho raccolto i cocci
e chiusi in un diario.
Ho staccato la luna e
deposta in un baule.
Ho spento il sole,
ho avvolto il cielo piegato
come
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devi ammetterlo
come nave incagliata ti senti
bravo al più
nel leggere fondi di caffè
non certo alla tua portata
della poesia il rinnovato sangue
i frammenti di stelle la lucente
coda di cometa a cui s’attaccano
in sogno i bimbi
non certo
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| Si gira il bavaglino,
diventa un mantello
Le sbarre del lettino
sono i muri di un castello
Un pupazzo che è caduto
è un amico da
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| S’imporpora il mattino
da levante, mentre lieve
riluce nel roseto
uno sfavillare di pupille.
Mi rinfranca
il tenue ingemmarsi
d’avorio ed ametista
tra le urne disadorne.
Ed assorto nello sterminato
effondersi di quiete
un poco si
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| Di giorno occhi chiusi dal dolore
di notte occhi aperti sognando
T'ammirai come luna nel suo splendore
l'inverno ti
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Alan |
06/10/2015 23:25| 2230 |
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| Musica provata
in vibrazioni bambine
raggi di sole
ricordi di un’infanzia ovattata
in una casa di mille primavere.
Pertugio di
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| Un sibilo
ed è temporale,
un turbine di pensieri
mi trascina nell'imbuto
dell'incoscienza,
il sottile
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Metti la camicia
dei giorni d’autunno
e finalmente
resteremo soli con la pioggia
Con i colori tenui
di questa sera immobile
qui sopra i silenzi
coltivati come germogli
Spore di buio
da accarezzare in due
quando dicembre si avvicina
e c’è
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| Si fa notte nel giorno che langue,
tu generoso amico non puntare il dito
se tocchi la carne viva ti scotti,
rientra nei ranghi o saranno lacrime e dolori.
Tu vedi sempre quel cielo terso
ove l'inciucio non trova spazio,
intorno mutano gli scenari
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Il dolore è come un petalo di rosa
che si posa sul cuore
non ci si da all’inizio nessun peso
perché neanche emette un rumore.
Ma poi mette giù radici profonde
germoglia in petali e spine
con la carne che è sotto si
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In una notte densa
smarrito guardo
immaginando i seni tuoi
E sono ombra
pensiero nell'istante
fluttuar e fremito
il fiorir del nespolo
quando si posa il vento.
E sono ombra
quando vorrei dirti
con pressione del palmo
della lunga
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Il sangue del mio sangue
l'amore del mio amore
la gioia nel mio cuor
la forza nel dolore
l'asprezza del domani
racchiusa nel divenire
la lacrima che scorre
il cielo che si colora d'azzurro
e il profumo di una rosa
la tua essenza ed il
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sarà una sera qualsiasi
caldo colore di occhi che sorgono
sole di un tramonto che brucia
l’ultima veste del giorno
sarà una sera qualsiasi
il cielo a dipingere
nuvole in divenire
bambagia di silenzi
ad ovattare i sensi
sarà una sera
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Ho cambiato vita ultimamente
un po' per necessità
un po' per non morire.
Oggi è tutto diverso
anche se
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Tra i confini della più sperduta terra,
senza una fine.
Non provo a toccare la mia pelle,
perché anch'essa è confine
della mia visione inesplicabile.
Domande non sorgono,
né buie o lucenti,
creazione fittizia
di un
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Ecco la sposa con l’espressione franca
vestita di candore come nuvola bianca
abbagliante stringeva a sé il
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Sussurra
il mare
in questo sfumare
del giorno
A ricordarci
che in
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Cos’è questo fervore che avverto
giù, nel profondo dell’anima.
Un esplosione di vita mi pervade lo
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Primavere
archiviate in un libro
da leggere
per rivivere i giorni,
con occhi socchiusi
a piedi nudi
percorri il sentiero
nel giardino
tra cisti e oleandri,
nessuna mano
recide le rose,
petali schiusi
in un quieto nido,
con rami
profumati
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E poi tutto cambia...
castelli costruiti su base d'acciaio
vengono giù
come castelli di sabbia.
E poi tutto cambia
il tempo guarda avanti
e quelle lancette
ferme nella mia mente
da troppo tempo,
ora
scorrono in fretta...
E poi tutto
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i lunghi silenzi intrecciarono
le trame
dell'ultimo racconto
soffio di vento
che lieve
accenna al freddo
furono giorni di pioggia
e d'arcobaleno
le fronde degli alberi
si vestirono d'oro
le chiome corvine
divennero neve
venne la fine
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Ci siamo posseduti dentro
senza toccarci, vibranti
al suono di melodie dei corpi
che danzavano nenie
Muti, ci scoprimmo usignoli
sfiorando le labbra che sussurravano poesie d'amore
-sconosciuti-
Abbiamo percorso le stesse vie
che di dolore
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Da Sparone che nella Val dell’Orco
siede dopo l’ascesa che’l fiato toglie
ed il cuor porta per certi tratti in gola
lungo è il sentier che qual serpente
muove nel folto di castagneti adorno
bosco al fin dell’erta alta a veder s’apron
di
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Sto ritraslocando nel tuo, un tempo beffato core,
nel tuo animo straziato...
or cotonati in ogni filata, rosea venatura.
Per moltiplicare, riprodurre, riproporre
affinità encomiabili e durature.
La tua essenza vitale profuma di adorata
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| Quando smetti di sognare
l’amore non bussa più alla tua porta,
affiorano i ricordi più lontani
e torni bambino rincorrendo l’infanzia perduta.
Quando smetti di sognare
vedi tutto in grigio spento,
sembra vacillar il mondo sotto i tuoi piedi
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| Questa vita è una tra tante,
un soffio di vento stellare,
un accidente biologico,
una schiuma di oceano
che bacia
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| Portami con te
quando guardi il cielo,
quando sorridi
attraversando un sogno...
Portami con te
quando ti senti solo
tra
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| In questo silenzio di pioggia
il vibrare degli asfodeli
trasmette all’aria una carezza lontana.
Parole cantano la nostalgia
della vita vissuta
e la paura di quella a venire.
Ritorno alla mia terra
isola perduta
dove il tempo ha lasciato
ricordi
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| Si svegliò,
entro la conchiglia,
Stella di mare.
Teneva
versi di corallo,
perle d'affetto,
ed un libro di pensieri
colorato.
Vide
un bagliore
di luce, farsi vita.
Non lo scordò
mai più.
Chiese
d'andar tra gli
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56 poesie pubblicate nel giorno 06/10/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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