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Le 48 poesie pubblicate il giorno 05/10/2015
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Una carezza essere portati via
dentro polluzioni d’ali,
rimanere su striature secche
quando il piombo mangia la saggezza.
Chiamarsi plausibile
perché si è ciocchi
d’ottani a bruciare,
basta sgualcire la vena
per aprirsi a
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Si anima di dolce il desiderio
sulle rive del calice assetato,
basterebbe una goccia del tuo cuore
per ubriacarmi, resto
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| Nulla più lega le nostre anime.
Su galassie
in opposto cammino
si adagia l’inesplosa polvere dorata
del nostro vissuto amore.
Eppure dissepolte colpe mi agitano
come desertici pensieri
arsi di solitudine bruciano
e gravito verso te
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| C'era una rosa nel deserto
che lasciava chiunque a bocca aperta
Ci si domandava perché fosse lì
Lei era nata tanto tempo fa
e portò con se la felicità
in quel posto in cui niente germoglia
con la sua purezza e
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Un velo d’ombra
scende lieve,
ammanta di tetri pensieri
il viale nudo
di verdi speranze.
Così m’appare
quel che
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A volte vorrei poter cancellare anche la mia faccia
così da non lasciare del mio passaggio, nessuna traccia.
Ormai è troppo che ci provo a restare nell'ombra
seppure ci sia chi ben conosce i miei sentimenti
che assieme ai lineamenti
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In ogni istante
io cerco il Tuo Volto
e lo spirito non riposa:
in cuore cerca il suono della Tua voce.
Attende e ascolta,
la mia anima,
il profumo del Tuo respiro.
Mio Signore!
Fino a quando sarà su di me
la gravità
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Devo andare
la nebbia sta salendo
presto farà freddo
e scenderà la notte
Quando viene sera
ed il vento soffia forte
prima che la luna torni
a raggelare il cuore
Sarà ancora giorno
ed il silenzio avvolgerà
i mattini senza luce
che amavo
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Io,
univoco suono di antiche melodie,
tra i richiami di vecchie stagioni
raccolgo le spoglie del passato
che dalla polvere risorge
per lusingarmi
cantilenando versi di note a memoria
seguendo il ritmo del tempo che passa.
Io,
presente che muore
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| Un polso malfermo
dirige una traiettoria rabbiosa.
La mosca è posata sul miele
anche lei
pare meditare la sua ombra
zampette levate, stranamente immobili
quasi a pregare
senza nessuna scossa
assente il movimento frenetico di
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| E quando manchi io sono
io sono perso
nei sorrisi, in quell’allegria,
di facciata, di routine,
talvolta un po’
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| Alle tremule ombre del tramonto
consegno l'addio all'oggi che verso
notte vola per accodarsi nel silenzio
ai giorni più sereni tuttora vivi al
limbo dei ricordi. Di quando in quando
un brivido, un pensiero, una parola,
una vampata di
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| Hai mai visto un bambino piangere
mentre il vento strapazza un aquilone
impigliato tra i rami
che si dimenano fino a lambire le nubi?
ci si sente come un albero d’autunno
quando ad una ad una le foglie
scivolano lungo il tronco
per poi
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| L'amore che ho vissuto...
filo dorato del dolore
disteso oltre il presente
all'infinito,
è tutto ciò che annoda
la mia sopravvivenza,
realtà del mio sentire in questo
oggi,
nel senso di una storia,
intrisa di follia
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| Scorrono tra nembi e fulmini
caldi effluvi d’un autunno pluvio
sui calvi e umidi culmi
di canne e di giunchiglie
Transita e s’inerpica - hai visto mai talvolta -
nel fiume di traverso che si snoda
una sfilata di albarelle chiocce,
è un’elegia
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| Io, fatto d'interstizio e anima
vibro su atomi sbandati
in acute distanze a creare
imprevedibili iperboli di energia
e materia
in eterno dualismo
onde e particelle transmutano ciecamente
in corpi sottili
contendono configurazioni opposte e
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| Della tua pelle
voglio farne una scabrosa poesia
e assaggiare
il rosso frutto proibito
del tuo prezioso nettare
voglio respirarti
olezzo di raro fiore
ed assaggiare
la tua polpa calda
fremere nella tua carne
senza separazione minima
tra i
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Sabyr |
05/10/2015 17:00 | 5262 |
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| Concertano
immote raganelle
in stagni d’argento
alla novella luna,
un aleggiar
schiude il cielo cupo
e,
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| Nel tempo dell’attesa,
covava un fuoco nella brace
mentre d’abito bianco
stimolavi il vivere.
Ed io scarico
fra le
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| Lasciami umida a deteriorarmi,
ad avvilupparmi timida sul marcio;
a mordermi castagna
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| Ricordi, l'inverno fu primavera, l'estate autunno,
ombrello di fiori a contornar testa,
diadema d'amore.
Passi ad
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Dove sei, ti vedo
eppure sei così distante.
Baciami ora che non è pieno buio.
Ora che non è l’ultima notte del mondo
e le tue labbra,
conservano di me, il sapore.
Sto cercandoti amore,
così chiede il cuore.
Sto
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per la verita' di amore esistiamo.
bramiamo la gioia...
una vita al trionfo dell'eternita'.
e' la'!... dove respiro e' un sorriso.
dove il desiderio e' della felicita' finalmente realizzata.
oh perenne vita d'amore... il dolore non e' mai
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Camera d’ambra
nel bosco incantato
rifugio sicuro.
Nelle nuove sequenze
ritrovo la mia
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Amica mosca
che riposi guardinga
osservo la tua bellezza
e mi commuovo
quando il sole si nasconde
al di là dei tetti
il tuo mantello vibra
di colori chiari e scuri
la vita è un mosaico
di calore e vibrazioni
in un mondo
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Sono e sarò profugo,
dalla terra del sole
andrò nelle valli del freddo,
come un pulcino cercherò riparo
sotto un'ala precaria e malferma.
Dovrò imparare a guardare le stelle.
Spero che il mio Dio
entri nel cuore di
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| Lascialo stare: il vortice del mondo
è cosa da sapienti. A noi non resta
che fare, al par dei bimbi, un girotondo
come se la vita fosse una festa.
Non sia viltà, neppure sia sgomento
ma l'avvertire un grande tradimento.
Scaldiamoci
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| Lasciamoli parlare,
e pure salmodiare,
con tanto fervore pure predicare
perché essi mirano in alto;
non si fa solo per dire
essi predicano a un sereno
e sant’avvenire.
Guardo ancora più in alto
E scorgo questa piana coltivata con
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Ti ho guardato gli occhi:
erano pieni di paura.
Tu non sai che cos’è la paura
non hai fatto in tempo a impararla e già l’hai attraversata
tutto il tuo mondo è paura.
Non è così che doveva andare
nascere per
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La commozione
che respira questa sera
in una tenera luce d’ addio...
Morbida era la luce
come d’ autunno
in sella al
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Nary |
05/10/2015 12:30| 2596 |
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48 poesie pubblicate nel giorno 05/10/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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