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Le 52 poesie pubblicate il giorno 14/09/2015
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Per
angeli caduti come foglie
fiori che risorgono dal ventre
di una terra che l'uomo
con coscienza coglie,
universi di ignoto.
Rimescola
l'acqua con il fuoco
che genera il seme del potere
su deserti di vuoto.
Ghiaccio
che sfugge
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Che cos’è questo refolo
che mi trascina
verso una luce
di sconosciuto fascino.
Forse è il tuo fiato
di cuore innamorato
che tenta di accarezzare
la mia carne.
O forse è il battito d’ali
del mio desiderio
che vuole
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Tu scaltro
a fingere l'amore
se la luna ti tocca
al novilunio
ti assenti...
Tu flebile
a divorar carezze
lievi spruzzi
ingannano
e lento muori...
Io spettatore
ardente e cieco
al tatto ti sento
i tuoi baci, il sapore
i capelli al
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Il tempo si è fermato
per chi è coperto dalla cenere,
per chi ha cercato attraverso il fumo e la
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Marosi vortici
attanagliano le ore
del silenzio.
Sferraglia un ammasso di ruggine
sulla riva dell'attesa,
slegati
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Vano e insano fu quel sentiero,
assai irto da perseguire
e vituperato il pensiero
né possibile da capire
senza una fede incrollabile
dunque, nel giudizio divino,
e tuttavia molto labile
per conseguir certezza alcuna
Quando alla prova tu fosti
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Hai occhi grandi
impressi nelle ciglia,
tempra innocente
del viso languente,
per non farti guardare,
tra capelli li
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Quante belle poesie fanno i poeti
che pullulano in siti letterari,
con liriche che scrutano nell'animo
travolto dalla crisi esistenziale.
Ma non c'è solo la filosofia
che investe menti volte a discussioni,
spesso il petto è
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Un film un po' datato
ricordi in bianco e nero,
ma giuro, è successo per davvero!
La nave che salpava coi sogni nella stiva,
il cuore si lasciava sulla riva.
La borsa di cartone nelle mani,
sventolio di fazzoletti, il fischio, un nuovo
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| la Luna proietta sul mio volto
un’ombra d’argento
ferme, al confine
fra terra e cielo
restano ad attendere
inquietudini e baci
così, senza impellenza
nel cielo le nubi di sempre
e all’orizzonte
piccole case come presepi
si fondono
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Jibi |
14/09/2015 16:39| 818 |
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| Ricordar quel che fu
del futuro fermato
accarezzano le onde
stringono stretta la sabbia
sulle braccia inerte
un mondo nuovo
attraversa quel piccolo capretto sacrificato
stupito gettato su muli di ferro
paura malsana
scolpita
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| Il tempo ha formato
un nodo nel cuore
di assenza mai sfiorata
Intorno gomitoli sgualciti
di seta che rammendano il cuore
ogni volta che piange si apre,
piccoli inaspettati sogni
mai avverati.
Ecco un'altra stagione che arriva
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Sono viva stasera
sorvolo colline di nebbia,
cingo le dita
strette in bende abbandonate al vento.
Dentro
la rabbia di
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Grazie a te, inclito poeta
dell'infinita immaginazione,
m'accorgo di più ogni giorno
dell'immensa potenza di
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Lontananze affiorano
come sguardi umidi
dentro a un tempo che non riesce a portarti via
dai punti chiusi agli spiragli della mia mente.
Gioco a vivere
mentre silenziosamente tu bussi a porte sprangate
chiuse da me che annaspo per vivere
mentre la
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Che follia!
tra fiori di mare
e lo spettacolo del sole
oltre splendida luna
la guerra
si sfila
la sofferenza
davanti al cielo
spumeggia
sulle vele stanche
fiume di lacrime
in colori mischiate
verso est
una speranza
d'abbracci,
sai ...
il
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dove le nuvole disegnano l'orizzonte
voleremo mano nella mano
con l'illusione delle ali
certi che le nostre voci
nascoste tra le spire del vento
siano un solo canto
e le note
dolci carezze sul viso
accenderanno l'universo
siamo quello che
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Sfiori il mio viso
con leggerezza di piuma,
che pesante precipita nello stomaco;
al sorriso sincero,
ad un gesto gentile
arrossisci, impacciato ma vero
(probabilmente)
solo tu...
Diversamente abile;
noi, ugualmente inabili;
sordi, ciechi,
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| È la linea della mente
a suggellare la distanza
corre tra le vie vicine
cercando un abbraccio condiviso
piena è la parola
pochi sono i gesti
e nel vuoto una mano
tende e aspetta, sguardo.
Siamo pieghe di poesia
voci e grida
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| Ogni allusivo esistere
si propaga nell'aria dura
immagini ripetute a fondo
esistenze multiple
lontane dai binari
Incandescenti
ordini, dilaniati
tutto questo imbroglio
questo vivere
lontano.
io mi astengo dal redimermi
ossa silenziose
ho
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| Le acque ormai taciturne,
magre dell’impeto
del primordio innocente.
La provvidenza, non raccontatela
tante sono le domande
che attendono risposte.
Le certezze, forse conseguenze
dell’erroneità per il tempo
del nostro osservare
che per
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| Non ho più niente da rimproverare al silenzio.
Leggo con sorpresa i poeti dell'incanto.
Mai la mano del peccato
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| Capiterà a tutti, questo non lo so
di innamorarsi e perdere se stessi,
e son felice che sia stata lei a darmi il
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| Tra le dune di sabbia rovente
m’innamorai di pelle e di mani possenti
che mi esplorarono nel silenzio di sguardi
che di fuoco lanciavano parole
e di quei capelli, e delle labbra e d’ogni seno
che di marmo riempiva le mie dita
Quel sapore che di
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| Cosa avvenne mia cara fantolina
quel dì in Pasturago di Vernate
lo saprai più in là negli anni tuoi
quando la mente al saper aperta
sarà e alla conoscenza di un tempo
che pur presente capire non potevi
una chiesa san
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| Sono qui...
attendo che l'alba
appaia e la luce
stacchi i monti
dal cielo.
Guardo l'intenso
che si estende
fino a
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Odio!
Oh quale sensuale impulso
per il mio “ prana “!
Vitale, per molti,
quand’ altro non
conquistano.
Accanto ti si
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Sulla mia faccia è rimasto un soffio
del suo respiro; di notte la brezza,
con la sua moina che tratteggia e fugge
in quel trillare di stelle lontane.
Un'armonia di lei fra corde d’arpa
che travisando desta la spiaggia;
mentre sgela il
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| Ho l’appetito condizionato dai commensali
fedeli a tradizioni
siedo impacciata e scruto.
Ai fianchi parla la noia
visi arrossati, frasi ghiacciate
vibrano a pelle dettagli e sguardi
forse solitudini.
Ridacchia una magica terapia di gruppo
restaura
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| Che giorno è, domando al gatto che mi guarda
con due occhi azzurro intenso, mi sconcerta.
Beato lui sospiro, non ha niente che lo leghi
date orari, onerosi impieghi: solo gesti allegri.
Vive come io vorrei, con il muso
puntato a un moscerino, salta
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52 poesie pubblicate nel giorno 14/09/2015. In questa pagina dal n° 9 al n° 38.
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