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Le 57 poesie pubblicate il giorno 10/09/2015
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E hai tra le mani
le mie spine,
i capelli che lascia
la fanciulla delle sere
di settembre.
E hai tra le dita
tutti gli ululati, i denti
che l’estate ha lasciato
sulla riva, tutti gli incubi
repressi tra le memorie
e le adorazioni, le
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È di pietra il cuor mio
dinanzi a quel vociare nascosto dell'anima
né fuoco né lume faranno più luce
a quel cammino funesto,
mentre s'infrange quella bolla
d'incerta bontà nell'insipida folla
è certa
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| Scorreva la notte
ricomponendo segni e
paesaggi. E,
ancora mi sembrava
d’essere la voce
infruttuosa
che scrive senza suoni e
risuona motivi senza tempo
E senza parole, galleggia
verso un pensiero
che mi ritrova e spegne
quasi fossi un
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Il cuore, condusse il mio viaggio ai tuoi piedi.
Seduto sulla scogliera
lontano da quel suono assordante
ma, immerso nella quiete
come il velato pensiero mio.
Lanterna... un ciclope
pare essere uscito dal poema studiato
sul banco da quella
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La notte non dormo,
la luna mi veglia
mi scrive nel cielo
i tuoi versi segreti
io leggo e sogno
le tue labbra
che si aprono per dirmi
la misura del tuo amore
che io non conosco
e scendo nel silenzio
dove parole e sussurri
al vento
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| Sognante umido riflesso
eterna battaglia sciolta nell'acqua,
caldo vapore su questo specchio
riga d'angoscia e di stanchezza;
quanti me in vent'anni,
ritratti muti di ogni giorno
d'un tempo che tiranno scorre,
e mai invano.
Eppure
a
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C'è il mio dolore qui
a farmi sempre compagnia
fra queste nuvole vuote
che non hanno più pioggia
Ed anche il buio non mi parla
perché il silenzio costa meno
di qualche parola finta
incisa fra le pietre della
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Una serie infinita di rampe
una dopo l’altra,
piano dopo piano.
Tutto ti crollava intorno,
Signora in polvere,
anche la certezza di ritrovare
l’azzurro mattino di New York.
Di te è rimasta l’immagine
di una sagoma spettrale su una
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Dovremmo ardere gli dei profani
nel centro esatto della notte
e poi disperdere le loro ceneri
e nasconderci sul far del
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L’ amor che fra le righe
congiunge due parole.
Dopo
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C’era un sole beffardo tra le spighe riarse
e un viottolo senza fine.
Erano tanti solo ieri
poi la furia segnò la
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L'approdo non ha giunto? Désolées.
Qui, si dona "preci a gratis" e la coscienza si fa pace:
Un
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Un arcobaleno io ero,
sovrapposto alla calda umidità di agosto,
su fondale di colline e cielo mi stagliavo,
nell'odore aspro della terra bagnata
come oro al sole rilucevo.
Seni dolci e selenica pelle avevo
mentre tu assaporavi i miei
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Come le onde si gettavano
io sentivo
il loro fragore
avrei voluto abbracciarle
avrei voluto amarle
vorrei essere la sabbia
e sentirle dentro di me
ma tutto questo
non sarà che un sogno
dove la stagione
potrà finire
ed ogni
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Al cuore privo di stagioni,
basta un ricordo,
tiene svegli
come avvolti dalla luce.
Eri un albero,
le gemme erano baci,
le farfalle rubavano
il nettare ...
Il tempo che t'aveva
fatto innamorare,
s'allontana...
Come una barca,
in
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il giardino delle parole
è verde rame tra i capelli
addolciti dal frinir di primavere
soggiunte al chiaror di rugiada
la dove finirà lo sguardo
s'apriranno le dolci melodie
di crisalide sbocciate
all'avventura del nuovo mondo
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| E poi rimasero silenti,
gli occhi ipnotizzati
le bocche mute
le parole assenti
i respiri abbozzarono
arabeschi d’amore,
i cuori pulsarono all'unisono,
il tempo si fermò impotente,
lo spazio sprigionò luce
(molecole astratte di
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| Or che sabbia e terra si fondono
al sol che generoso si concede
luce sarà su popoli emigranti
nella conca di Caronte
Oh uomini armati con tridenti
sperduti nella sete del potere
di fede presunta dipinti
nel mascherar follia d’olocausto
come
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| per le scale ci si incontra
è vero!
è solido questo alternarsi d'amido
ad ogni colletto consumato
ad ogni culetto adornato
e sui glicini il fiocco rosa...
nello specifico sei una donna in saturazione
dopo che le fauci ti si
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| Esserti dentro è fatto completo.
Agitarmi in te,
morbida come seta
è ineffabile.
Trascrivo il tratto, del dir tuo
e già mi sciolgo.
Sulla schiena il segno
del tuo tormento
e nel grembo l'impronta spessa
del mio
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| Paura di scivolare
nel pantano della vita,
paura di perdere legami affettivi,
paura di strappi che
nessuno potrà ricucire,
paura di non colmare
di voci il silenzio,
paura di ombre interiori
che gravano sull'anima,
paura di
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Paradisi irreali o inferni esenti da roghi,
presenza inquieta d'inferi zampe caprati.
Aspiranti Dee sopportano lieti gli gioghi,
distendono al sole gli erogeni spogliati.
Coi piedi nudi e bianchi seni di quelle,
ninfe che guizzano nelle limpide
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Ho sabotato il tuo core,
con le intemperie del mio amore.
Ho poi disastrato il clima
oltraggioso del mio aspetto
temporalesco interiore,
con aspro livore.
E gl'Inferi m'han predetto;
tuoni di maledizioni,
lampi di malefici...
Quasi in nome
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Domani
è un eco
che muore,
un grido
sospeso nel nulla,
strazio del germoglio
nel contrastar la zolla,
paure
di
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Sogni abbracciati,
eremi displuvi,
com'era il divenire
un contatto
di leggiadre
vesti.
Non si abbia,
quindi,
abnegare la dimora
perché
chiarezza
si lasci invitare
dopo una tersa,
rabdomante
magia.
Si accederà
nel
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| Così ti sento,
in questo amore che sovrasta altro amore,
frammento di tenerezza conficcato
da sempre nella mia carne.
Solo mia tu sei
e di nessun altro,
sangue che scorre nel mio sangue,
tempesta di passione e luce,
solo mia in me che
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Eolo |
10/09/2015 17:09 | 2083 |
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| La vecchia panchina
sul ciglio del porto
mi aspetta ogni giorno
su far del tramonto
Le luci del giorno
fan posto alla sera
e al globo infuocato
che lento scompare
L’olezzo del mare
ricorda il passato
nell’aria si sente
l’aroma
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| Tu rea della mia morte
che giunta in me prematura
dove verdi eran gli anni,
mentre combattei ancor per vita
dinnanzi a me
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E poi mi fermo
penso,
con rassegnazione sei andata via
senza raccontarmi nulla della vita
senza spiegarmi
l’amore come succede,
non hai avuto tempo
Madre.
Mi fermo e penso
non mi hai spiegato nulla
della meschinità degli uomini
non
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| Tu che mi chiami amore,
che sai del mio dolore?
Guarda il mio viso, guarda
rivolto all'infinito,
dove anche il mio
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57 poesie pubblicate nel giorno 10/09/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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