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Le 53 poesie pubblicate il giorno 08/09/2015
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Chiamami
...Autunno
ad ogni pensiero sfuggito nel vento
in soffi d'anima
ad ogni sguardo alla finestra di un tempo
che passa
mentre resta impronta di un cuore segnato
cicatrice di pioggia sul vetro appannato
dal sospiro
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Fiuto l'odore denso, acre e voluttuosamente fatuo
della scia raccapricciante della melma germinosa
suddivisa ordinatamente in ranghi -
politici, ciarlatani, web- mostri, hipster -
chi più ne ha più ne metta.
Cucù, chi
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Dissimile quel tanto a un sorriso
oggi, ci provo a scrivere del nulla.
Quel piallare nella mente ogni sentire
desco senza
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Lentamente
pronunciavi il mio nome
quasi senza respiro
sulle nuvole del cielo
Sicuramente
eri in ritardo sui giorni
che scorrevano
con il loro strano affanno
I colori scuri
annunciavano una stagione
breve ed indefinita
già perduta
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Ho costruito una tana per l'amore
come acqua che spacca le montagne
sono sceso come un soffitto dal cielo
consumandoti i fianchi
Povero cane che sfida la gente
incollato alla distanza del collare
stretto in una vita che non può
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| So camminare sul pensiero
nella linea del viso
lo traccio
nella distanza del sentiero,
si perde
nella linearità del vivere.
Ti guardo,
mi assomiglia la notte
nell'oscurità dei lineamenti
un giorno nasce
come la carezza
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Orgogliosa,
disperata vita!
Oh! Infelice!
Il sangue non pulsa più caldo,
sul viso.
L'anima,
frantumata,
riflette
,come specchio rotto,
scintille variopinte di dolore.
L'ultimo raggio d'amore sconquassa il petto ansimante.
Dalla
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Tra questi nostri monti appenninici
voglio arrivare dalla strada che sale dalla pianura,
voglio arrivare
nella piazza,
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S' affacciano i miei occhi
dalla finestra del tuo viso
e guardano, scrutano...
da qui,
il mondo é un Paradiso.
Poi, mi lascio dondolare
dall'altalena del tuo sbattere le ciglia
e m'accorgo piano
di quanto l'Amore a te
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Lacrime come aculei
sanguinanti, si sciolgono
in gocce di dolore
affranto è l’animo
che non trova amore
in chi gli
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Tornano improvvise
quelle evanescenti albe
d'agosto...
piove polvere d'oro
sulle pareti rugose
della stanza, dove,
tra le ciglia socchiuse,
prendono forma
i giorni avvenire...
azzurri velieri
sospesi tra cielo e mare
paesi
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Occhi azzurri, pelle chiara e labbra rosse
I tuoi capelli: così lenti, nella notte
si confondono, neri...
Incrocio
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Nary |
08/09/2015 17:42| 846 |
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Che bella sei!
tra favole di mare
e lo specchio letterario,
oltre il tempo che vola
il sole
si fa vedere,
Anima
davanti all'amore
canta
sulle tue mani
gli occhi di stagione
in versi d'oro,
ora ...
note di creta
verso sera
in fretta
sai
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Dipingerò una rosa col velluto
dell’olio su una tavola di pino,
la poserò, recisa dal giardino,
su quell’altare che ti accoglie, muto.
Con ocra gialla e un po’ di terra bruna
dipingerò uno scorcio solatio,
due case sole in
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Si sveglia
mattino settembrino, avvolto
nella brezza argentata,
colori sbiaditi d'estate in partenza,
sfumano lievi con la bassa marea.
Accarezzano
raggi onde sonore,
odor di salsedine ancor l'aria inebria,
soffocante calura d'Agosto,
e' solo
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In penombra
nella sua stanza
fiorisce una rosa
dal rosso sbiadito,
il sole un tempo le dava colore
indorava l'alba
con gli attimi vissuti ...
Ora non ci sei,
ma la rosa emana il profumo,
ricordando il tuo amore,
come un gabbiamo in
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Impronte su ardenti
umori di assaporati
glutei ora palpati
stringono seni cocenti.
E dame viziose
afferrano ampia delizia
avvinte dall’impudicizia
di sensualità golose.
Linfe madide fluiscono
sull’imboccata eccitazione
e sensi
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Ho peccato invano nelle frontiere
della depravata perversione,
ho fatto tanto male a persone grate e care.
E seppur ho agitato il Calumet della Pace,
dell'ignorato perdono...
...mi ritrovo qui, solo soletto ad esser
irritato dalle risa del
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| Dondola leggera, le mani ben strette,
e le piccole gambe al vento.
La brezza a scompigliare il sole dei capelli,
fresca, come soffio Borea ti bacia il volto
piccolo capo biondo, botton ‘oro
canti canzoni al dondolar dei piedi
mentre argentina la
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| Difficile sarebbe
il vivere
se non cogliessi ogni dì
l'attimo fuggente
di un raggio di sole
-piccole gioie
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Viaggiano ancora le cose della vita
sui percorsi rapidi e improvvisi
che si accendono in cenere di lontananza e vento;
viaggiano ancora
lenti ritorni ed instancati segni
quali graffi d’autore,
caldi singhiozzi ad aspettare un tempo
posato e di
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Ti cerco nel mio niente quotidiano.
Mi perdo nella dolcezza del tuo autunno
quando trema
nel freddo esule d'ogni giorno
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| Conosco volti che non hanno nome
gente che si ciba di questa assurda vita
come fosse una prigione
conosco uomini cosi impavidi
da credere che non conosceranno morte...
ed io vivro' camminando scalza
su cocci di cristallo
che non mi vedranno
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| Non so poi.
Una virgola attacca un punto
in un flipper di pensieri.
Due pastiglie dai gorghi blu,
ad alta voce sotto una doccia,
come aceto che fa bello
l'orizzonte di vetro di una piccola stanza.
Liberi,
dal tempo limitato in black
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| Odo tuonàr il Temporale, e il giorno
febbrilmente si oscura; e cos'è il grido?
Baldo corsiero s'avanza, e d'intorno
vedi, cuor mio? che versa sangue? E a un lido
di cenere e ossa e di deserti falbi
perduto ei volge; ed io
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| Non c'è luce
se non apri gli occhi;
non c'è respiro
se non mi guardi;
alzo
le mie mani
in cerca di sollievo,
di sguardi
che fanno un cielo
di sole e stelle...
e trovo il tuo sorriso,
che rischiara le albe,
ristora chi
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| Interrogarci ormai non serve,
parlano i silenzi
di questi occhi arditi
e giacerò al tuo fianco
sposa di una vita
spesa nel nostro sogno
acquistato alla fiera
della gioventù.
Viviamo insieme
questi silenzi
nel sogno di domani
e
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Un gelido vento
ha spazzato dal cielo
diademi di sogni
adagiati su mari d’erba,
di verde e di silenzi
ha rapito sonni romantici
e ricordi di cuore
ha fermato
nel dolore della fronte
la passerella dei pensieri
ha tolto all’anima
il
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Julie |
08/09/2015 10:49| 1313 |
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L’anonimato è la religione del codardo
infingardo personaggio che nasconde
l’atto e il gesto.
Distorce la pronuncia,
pretestuoso nel comportamento,
mai è felice e contento.
Soddisfa il suo ego per ferire.
Camuffala voce per non farsi
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Stringo l'anima tra i denti in un vuoto e sferico dolore,
abbraccio il cuore in una morsa nell'avventato tentativo,
raccolgo tracce e direzioni verso strade di nuovo cammino
pellegrino della vita, ancora dell'ultima pia salvezza.
Troppe crepe mi
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Pagu |
08/09/2015 09:42 | 1831 |
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53 poesie pubblicate nel giorno 08/09/2015. In questa pagina dal n° 8 al n° 37.
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