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Le 52 poesie pubblicate il giorno 01/05/2015
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scroscia sul tetto la pioggia
ritmo incalzante battente
la notte si fonde col giorno
e niente risplende
più del lampo all'orizzonte
vola la mente a giorni lontani
profumo di maggio nei ricordi sbiaditi
lo stesso scenario e tu
zuppo
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Indissolubili
son certi nodi
di spine e di ferro
che non si piegano
alle tempeste
e alle stagioni
restano indomiti
a piangere ruggine
vacillano
alla violenza del vento
bruciano
al calore feroce del sole
ma restano
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Nella casa del toro, la quindicesima,
conducevo il bestiame ai falò,
il grande cervo alla sua sposa.
Mi portavi
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Dolci sogni del crepuscolo
vorrei rubare al falco il suo segreto
per volare
verso le ampie terre scintillanti di sole
che attendono là
oltre il margine della Notte
per cantare
il mistero della Vita
sotto cieli di meraviglia
perduto
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Asimmetriche gesta
di man scivolare oltre la rupe,
sulle lenzuola di fame, ricoperti di sete
di baci bagnati per quello che costa,
che di te nutrirmi l'idea non mi basta.
Si spingano oltre le nostre passioni,
fatte di gemiti, di graffi e
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L'iride si espande e si posa là
dove la sofferenza, densa, era solo intuita
dove la speranza, vaga, era solo utopia.
Correre non è valso a nulla...
pregare, urlare, piangere, non serve più...
La realtà disperata e
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Il vento sferzando disperde
come foglie desideri e sogni,
sensazioni e ricordi svaniscono
nella nebbia del tempo,
ma riaffiorano filtrati dalla memoria
in una melodia, un'essenza
e tornano alla mente su ali di farfalle.
Impressioni,
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Ingabbiata nel buio,
la tragedia.
Nascosta, ridacchiava,
assaporando sangue.
Saltellava tra spini
di intrigati cespugli,
accartocciati alla melma,
in un maleodorante stagno
di un programmato inganno.
Fari allegri nella notte,
una corsa
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Il mio pensiero veste panni disusi
una mantella di ricordi grigi
mentre cavalca il tempo ad ore
non c'è vento
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| E’ splendido il cielo
d'azzurro ammantato,
ma non ho le ali,
non l'ho mai sfiorato.
E’ alto e maestoso
il monte altero,
ma son so salire
dal suo sentiero.
Perché non posso
come farfalla
volare su fiori
di tanti profumi,
di mille
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| Sublime insuccesso,
partorito da occhi atterriti
e sbarrati
che penetravano strati di vita,
fino all’essenza nascosta ...
Scrutando il buio...
conquistavano spazio...
fondendosi con la sostanza mia.
Triste, orientale versiera,
incanto che
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| Su terre d’antartico come al sole che scotta
assiderate gambe affondano nel gelo
in fila le orme al passo di sagoma errante
rigido ambisco nella bufera di Dio
Da battaglie di sangue ingorde
gelido in soliloquio m’allontano
Pensieri le immense
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Sotto l’abbagliante splendore
del distratto profetico Apollo,
risorgono acuti conoscitori
dell’incomprensibile natura umana.
Frustati ammiratori di un’arte
da tempo dimenticata,
incarnano anonimi scrittori
a cui non è rimasto molto da
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Cellula che nasce dell’oblio
eclatante sorriso di mamma
al generar umanità e stampo,
nasce la prole dell’amor che vive.
Fiore immacolato
tra sillabanti onde delle stelle,
parola d’amore e d’amicizia
regna nel mondo sereno,
allieta
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Niente
più luce velata
Niente
armoniche a suonar di fiato
Niente
profumo tra risvegli primaverili
Pulsa forte alla parete
il
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| Appoggio la schiena alla parete grigia
d’un lettino asettico
respinta dalle tue mani
che premono sul mio petto
lasciando impronte profonde, togliendomi il fiato.
Cerchi la vena da succhiare
procuri tremiti che annullano raziocinio e
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Si Scioglie l'onda nel suo finale
è sull'arenile, l'ultimo suo sussulto
il vecchio muro grigio gli fa corona
mentre un vento salmastro lo schiaffeggia
scavato il suo intonaco
[graffia la pelle]
Lacrime di pioggia acida
su quei
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Uomini
Sono quel che sono
gli uomini
pronti ad alzar la cresta
per farci la festa
sono quel che sono
gli uomini
pronti a far la guerra
per conquistar la terra
Uomini
affascinanti
conturbanti
in giacca e cravatta blu
si sentono
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Cos'è poi, che brucia
là, nel cuore silenzioso
un girasole acceso, in un sogno
oltre l'alba, l'ora prima
e dopo, la neve e lo Smeriglio
dalle sue ali in fiamme
una regola si eleva, severa e pigra
pietre dei lunghi anni, bianche
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Una musica mi avvolge
e si ritrae, come canzone
di un ricordo antico.
Il vento agita le fronde sotto
una pioggia, che non sento
amica.
Più lucida s'adagia sulla rosa,
la goccia che non smette di
cadere.
E nel silenzio fremono
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Dal profondo del buio sei tornato
come idolo supremo del male,
sollevato in alto dall’incosciente
che alle tue pretese di morte
sempre acconsente.
Fitta maglia di rete ha sfilacciato
e allacciato al fuoco
terrore ha seminato.
Nell’opacizzato, ti
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Il profumo del pane appena sfornato,
il sorriso di una donna
affacciata alla finestra.
I campi di grano nel vento
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Ti ho pensata perduta
tra le mie braccia
ai piedi della luna
mormorando
con le costellazioni dell'universo
nel dare voce ai desideri
che ti bramano follemente
I sensi appartengono
ai tuoi sguardi
sulla mia bocca
che ti cerca
tra le
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Tanti auguri a mio zio!
Ce n’hai messo de tempo
n’hai fatta de strada
partito da Monte, paese in sabina,
sei sceso in
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Questo attimo in cui cucini
amore io sono di sopra
nella stanza oltre la scala a chiocciola
dove i suoni fanno esistere la tua presenza
Qui scrivo e intuisco che sei
dove transitorio ed eterno colorano
la tela dal lato che non vediamo
nel profumo
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Muore il giorno,
lungi d’abbracciar la pelle tua,
segnata da rughe,
che ti facean ancor più bella.
Cupo sospiro gelo inonda,
avvolge pensiero chiuso alla mente,
al desio
di veder Te Madre,
pulsa il cuore.
Voglioso sta all'ombra di nube
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| Sembrava richiamarmi stamattina
il fischio d'un uccello sopra un ramo.
Non ero sola,
in mezzo a tanta gente
voleva
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| Impari a decifrare mappe e somiglianze vaghe
ma le parole ora finiscono in se stesse
prima che tu possa fermarle. E nasce
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E cerco ancora la bontà negli altri
me lo dice la strada sotto le scarpe
che mette a dura prova il mio equilibrio
quando l’ho capito? Forse proprio adesso
poiché l’orecchio ha ripreso ad ascoltare
ciò che il vento dispettoso
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Ci siamo dimenticati sai,
lungo giardini di stagioni
nelle nevicate d’inverno
in pollini dispersi dal vento.
Abbandonati, nelle tristi parvenze:
oscenità negate, da fasciature sugli occhi
e poi, indisturbati allontanati
che quasi l’assenza,
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52 poesie pubblicate nel giorno 01/05/2015. In questa pagina dal n° 9 al n° 38.
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