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Le 14 poesie pubblicate il giorno 26/04/2015 sull'argomento "Amore"
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Venni a schiarirti il cielo.
Bagnando tutto intorno
fino all’ultimo lascito d’acqua
dove poter cadere
Portavo neve fresca ai piedi
ed erano conchiglie -le mie mani
venute a domandarti un bacio
per volare
Così, pioveva il mare la sua
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Incontri fortuiti
sorprendono,
strappando un sorriso,
lo sguardo furtivo
rimanda un segnale
d'assenso.
Chi lo riceve,
celando un velato rossore,
rifugge dal fulmineo dardo,
pur nel cuore
cova un sospiro d'amore,
cullando nella notte
intime
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Quando mi leggerai
col soffio del vento
canterai il mio verso
e sarai unico
ad abbracciare
la mia storia
che farà luce.
Quando
tu ... l’alba incandescente
cullerai il cielo di cristallo
allora ti bacerò
nella meraviglia del
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Insolente buio.
Arrogante silenzio.
Lame taglienti
partoriscono ferite.
Trafitto il mio cuore,
ingoio singhiozzi.
Eco di affilate parole,
lava di spilli fradici di cianuro,
la rete di fuoco mi avvolge,
brucio lentamente.
Crudeltà
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| E nel sentir augelli
il canto si fa mesto all'alba
sia del veder bellezza al vero
sia cercar sorriso al tempo
chi di poesia ognun ne vuole
la vita è vera natura di sole.
E si canta il mare
nell'azzurro andare
dei giorni sparsi
e
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| Scarta l’incerto color dubbio
e imbratta la tua anima
con l’impasto dei colori
eterni della passione.
Ascolta
il ritmo perpetuo
delle tue viscere
che agognano l’arrivo
del venticello caldo
che aiuta
a riscaldare la carne.
Sopporta le
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| Sento il tempo stringermi la gola
sul viso i segni
li vedo
Penso a quando felici giocavamo a rincorrerci e a ridere di noi
A coprirci di abbracci e baci della buonanotte prima di dormire
Alle canzoni urlate e
cantate nei nostri viaggi
Sempre
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| Tu che passi per via, sembri una rosa
non dalla serra nata ma da siepe,
catafratta di aculei dolorosi
da cui secreto s’è tossico umore
urente al tocco e vaporante nebbie
mortali di furori germinati
dall’iraconda incomprensione e pure
da
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Tengo
le parole di carta tra le mani
lasciandole
volare come farfalle
mentre
ascolto le foglie
correre con il sole
mi perdo
nei pensieri di cielo
e mi parla il vento
che carezza piano il volto
baciando
gli occhi tuoi che guardano i
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Sei tu, come l’erba
l’onda inquieta, qui sotto il cielo
sferzata di vento, ondulata e lieta
come un giardino di sera, dove mi porti?
I miei anni sanno ancora di pioggia
respirano il deserto, come il vento
chiaro mattino è la tua voce, socchiude
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Schizzi distratti,
vestiti di bianchi veli inamidati,
fantasie in nuvole di favole.
Fluidi della sera,
clessidre di sabbia,
sbirciano come farfalle,
un volo di goccioline dorate,
si posano sul telefono che squilla,
là sulla flebile
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| Salutarono i talami
degli avi e fu il salir
alla casa dei gerani.
Il lento scivolare,
l’intrecciarsi delle mani
fu commistione di sangue e sacro.
Tempo e Morte a cosa così rara
sospesero il loro operare,
nell'indivisibile e nel
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| ora è tutto chiaro
nessuna emozione traspare
dallo sguardo perso nel vuoto
eppure... una volta ti ho amato
fremendo al ricordo il tempo
si è fermato in quello spazio
spoglio dei pensieri
dove il riflesso canuto
mi parla di te
ci
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| Tanto, troppo silenzio in questa notte,
come un torrente di parole inghiottite dalla malinconia
avverto il calore di una lacrima sul mio viso,
bussa disperata in un velo di ricordi.
Inginocchiato in un baratro di giorni irrisolti
ho barattato la
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